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CANTONE«Le e-bike hanno democratizzato l'uso della bici»

26.08.20 - 06:01
A luglio picco d'incidenti, ma a preoccupare è la convivenza coi pedoni. Le raccomandazioni del presidente di Pro Velo
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«Le e-bike hanno democratizzato l'uso della bici»
A luglio picco d'incidenti, ma a preoccupare è la convivenza coi pedoni. Le raccomandazioni del presidente di Pro Velo
Secondo Marco Vitali il flusso sulle ciclopedonali andrebbe diviso. «Il casco? «Ne raccomandiamo l'uso, ma trovo arrogante imporne l'obbligo, quando si fa troppo poco per garantire la sicurezza in altro modo»

LUGANO - Accelera il numero degli incidenti stradali con bici elettriche coinvolte. A luglio in Ticino si è registrato il picco record, 7 casi, contro i 3 nello stesso mese del 2019 e i 2 dell’anno prima. E agosto - funestato pochi giorni fa dalla caduta letale di un 62enne in zona Alpe Cardada - non promette bene. Negli ultimi anni la tendenza è all’aumento, rileva la Polizia cantonale: «In quest’ottica e con obiettivo privilegiato le e-bike, vi è in corso, tramite filmati pubblicati anche sui social, una nostra campagna di prevenzione con Strade Sicure».

Attriti e scintille - Ma più che l’aumento dei sinistri, quasi fisiologico e legato al boom dell’utilizzo del mezzo di trasporto autonomo innescato dal Covid, preoccupano gli attriti crescenti con gli altri utenti della strada. Ad Agno, di recente, il Municipio ha chiesto, invano, al Cantone di bandire le e-bike più veloci dalla ciclopedonale a lago. Inoltre si dibatte sull’obbligo generalizzato del casco (oggi in vigore solo per i modelli “rapidi”, che corrono fino ai 45 km/h), e in più si parla di regolamentare l’uso di queste due ruote. 

«Separare i flussi» - Bici elettriche vittime del proprio successo? «Le e-bike hanno democratizzato l’uso della bicicletta» sostiene Marco Vitali, presidente di Pro Velo Ticino. Da un utilizzo più diffuso e popolare può nascere qualche problema: «L’inesperienza - concorda l’ex ciclista professionista - può essere all’origine di qualche difficoltà alla guida dell’e-bike. Ma questa è la ragione per cui noi diciamo che bisognerebbe garantire più sicurezza sulle nostre strade con percorsi dedicati». Quanto alle ciclopedonali, il parere di Vitali è chiaro: «I flussi tra pedoni e ciclisti andrebbero, quando possibile, divisi. Invece se ne realizzano ancora con una larghezza non adeguata e senza separazioni. Qualcosa sta cambiando, in meglio, come dimostra il nuovo ponte sulla Maggia».

Pedalando tra diritti e doveri - Ai diritti del ciclista, da sempre minacciato da un traffico motorizzato dilagante, corrispondono però anche dei doveri: «La nostra raccomandazione è di segnalare il proprio arrivo, rallentare quando ci sono pedoni e tenere le distanze.  Quel metro e mezzo che pretendiamo dagli automobilisti in sorpasso, andrebbe osservato anche dalle bici verso chi cammina. È una regola di buona convivenza e di rispetto reciproco». Tra gli inviti, e qui diamo la parola per un inciso al broker assicurativo Mirko Giorgi, c’è anche quello di avere una copertura assicurativa: «Al momento - conferma l’assicuratore - non vi è nessun obbligo di stipulare una responsabilità civile per l’utilizzo di una bicicletta con pedalata assistita al di sotto dei 25 km/h. Una normale polizza Rc senza supplementi comprende anche questa copertura».

Casco: «Imposizione arrogante» - Guidare nel traffico è una questione di testa, in tutti i sensi: «Noi raccomandiamo l’uso del casco, ma renderlo obbligatorio crea più inconvenienti che vantaggi. Ci sarebbero problemi di messa a disposizione nel bike sharing. In più, ora, si sono aggiunte anche le misure d'igiene. Sarebbe complicato e penalizzerebbe troppo l’uso della bici elettrica lenta specialmente per le brevi distanze. Inoltre nessuno ci ha ancora fornito una statistica dettagliata che dimostri grossi danni per mancato uso del casco. Trovo arrogante l’imposizione del casco quando si fa troppo poco per garantire la sicurezza in altro modo». Come? «Anche abbassando i limiti di velocità.  Ad esempio sulla strada cantonale tra Melide e Paradiso, un tracciato stretto, senza ciclabile e con scarsa visuale, dove andrebbero messi i 50 km/h per tutelare i ciclisti. Invece l’amministrazione cantonale, in cui scarseggiano evidentemente i ciclisti, ribatte che si darebbe alle bici una falsa sicurezza. Ma non è vero».

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COMMENTI
 

seo56 3 anni fa su tio
La maggior parte dei ciclisti sono irrispettosi, maleducati e arroganti, sono i veri pirati della strada. Su e giù dai marciapiedi, sulle strisce pedonali, semafori rossi a go-go, zigzag tra le vetture, ecc. ecc.

vulpus 3 anni fa su tio
Ci sono troppe sponsorizzazioni per questo tipo di biciclette. All'utente costa poco e quindi tutti ad accaparrarsi questi mezzi e a girare, pedalando poco o nulla. Si infilano dappertutto. Ci sono le piste ciclabili e che vadano su quelle. Fuori dalle strade del traffico comune. Poi non pagano nemmeno le tasse.

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Caro Vitali, in certi luoghi fare una ciclopista è praticamente impossibile, a meno che si demoliscono le case che danno direttamente sulla strada. A meno che Pro Velo se ne assume le spese !!

miba 3 anni fa su tio
Cronaca di ieri 25 agosto 2020 pomeriggio. Alle 14 tra sulla strada tra Solduno e Ponte Brolla (trafficata) il papà davanti in bici ed il figlio (5-6 anni con la biciclettina) che pedalava dietro. Poco dopo a Riveo semaforo rosso per lavori (sono il primo davanti), una ciclista passa con il rosso mentre in senso contrario (con il verde) arrivava un camion. Situazione: il camion ha dovuto fermarsi e la ciclista non sapeva più come fare per trarsi d'impaccio (non potevano incrociarsi). E pensare che questi fenomeni probabilmente oltre alla bici guidano anche un'automobile..........

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Il Italia il Governo elargisce un "bonus" che nessuno ha mai visto ;-)) In un servizio di ieri su Italia 1 l'aumento dei furti di bici è arrivato quasi al 70 % e un appostamento fatto dalla troupe ha mostrato che in un minuto 10 ciclisti sono passati tranquillamente con il rosso. Forse sarebbe il caso di spiegare a certi signori che la pista ciclabile richiede le stesse norme di una strada adibita alle autovetture ;-))

sedelin 3 anni fa su tio
rispetto vs arroganza. fintanto che certi (non tutti) ciclisti credono di poter fare ciò che vogliono non rispettando le regole stradali e gli altri utenti non ci sarà soluzione.

ctu67 3 anni fa su tio
Per i pedoni mi sembra un'ottima idea mettere il casco...infatti da ciclista vedo troppi speedy gonzalez dell'ebike !!!

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a ctu67
Scusa? Ho capito bene che i pedoni dovrebbero mettere il casco ? Già che ci siamo obblighiamoli a equipaggiarsi come un portiere di disco su ghiaccio !!!

Frankeat 3 anni fa su tio
E' un dato di fatto che le ebike hanno fatto salire in sella persone che per 40-50-60 anni della loro vita non hanno mai pedalato. Non conosco la situazione in città e nel traffico, ma grazie ai motori si ritrovano spesso in zone discoste di montagna, personaggi in eMTB che sono saliti grazie alla spinta elettrica, ma che poi non hanno idea di come si faccia a scendere, prendono troppa velocità e purtroppo ogni tanto succede anche la disgrazia. Speriamo che 'sta moda passi in fretta.

francox 3 anni fa su tio
Una vera possibilità di miglioramento della qualità di vita sta nella micromobilità ma il fatto che è a buon mercato, fa si che non venga spinta da chi comanda. Niente benzina, assicurazioni, targhe, posteggi, multe, radar. Poco interessante per l'economia. Il cittadino deve essere munto a fondo, niente scappatoie.

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a francox
Interessante per chi le vende ;-))

Maxy70 3 anni fa su tio
Se non nevica, non cadono le valanghe...

jena 3 anni fa su tio
Troppa gente che chiede rispetto (distanza ecc) ma non lo sanno... manco si spostano... ho fatto un video a morcote con 5 str che mi hanno fatto andare fino a Melide a 30 km/h

francox 3 anni fa su tio
Risposta a jena
clacson. funziona.

Scooby92 3 anni fa su tio
Il numero di incidenti è aumentato e su questo non ci piove, ma perché penalizzare gli automobilisti? Non so se qualcuno di voi ha già visto come va in giro la maggior parte di questi soggetti.. Per la maggior parte del tempo seguono le regole della strada poi però ad un certa si improvvisano pedoni uscendo così dalla strada e usando le strisce pedonali per tagliare alla pene di cane. O ancora, semaforo rosso, cosa fanno alcuni (perché generalizzare è sbagliato e bla bla bla)?! Voll easy, se nessuno passa, passano loro... E di altri esempi è pieno... C'è chi va in semiautostrada, chi si raggruppa pensando di essere al giro d'italia, etc.. Gli automobilisti non sono di sicuro innocenti, ma i ciclisti/e-biker nemmeno!

Equalizer 3 anni fa su tio
Tre quarti di coloro che usano la bicicletta elettrica, non avrebbero mai acquistato una bici "normale", l'avevo già scritto in passato, la bici elettrica è un motorino ma con un diverso propellente, andrebbe quindi trattata in egual modo del primo

lollo68 3 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Non sarebbe male fare un esame come con il motorino ed imporre il casco che può salvare la vita!

bubi_67 3 anni fa su tio
Cosa vuol dire 7 casi rispetto a 3 dell'anno prima... Forse sarebbe importante sapere quanto sono le biciclette in circolazione per poter fare un analisi, un confronto. Inoltre l'aumento di biciclette porta sicuramente ad una diminuzione dei veicoli (auto, moto, ecc.) in circolazione e di conseguenza anche meno incidenti con questo mezzi, sarebbe anche interessante avere questi dati per un analisi, un confronto

Duc de Blangis 3 anni fa su tio
Non solo tra e-biker e pedoni, ma anche tra e-biker e ciclisti "normali". Un tempo si andava tutti più o meno alla stessa velocità e al limite ti superavano i finti professionisti con la tutina. Oggi ti arrivano anziani sformati sparati a trenta orari che impazienti e arroganti scampanellano per chiedere strada. Viene voglia di ribaltarli e di applaudire quando si schiantano. Tra le invenzioni più idiote del secolo.

francox 3 anni fa su tio
É ovvio che con l'aumentare delle e-bike in circolazione aumentano gli incidenti con le e-bike. Potremmo tornare a vivere come nel 1890, così non ci sarebbero infortuni automobilistici, incidenti d'aviazione o con la corrente elettrica, truffe informatiche, ....

ugo202230 3 anni fa su tio
Risposta a francox
Se continua ad demonizzare i ciclisti, certo ci sono gli incivili ma il problema è che in Ticino abbiamo poche tratti riservati ai ciclisti, un sacco di marciapiedi a destra e a sinistra delle carreggiate che non servono a nulla. Per quale motivo non facciamo solo marciapiede largo dedicato ai pedoni e ciclisti? Enzo che questo eviterebbe molte discussioni, problemi e cosa più importante incidenti. Ma purtroppo questo non capita le strade vengono rifatte, asfaltate a nuovo, ma lasciano sempre marciapiede a destra e sinistra. Disastro assoluto.????????

lollo68 3 anni fa su tio
Risposta a ugo202230
Forse in città perché ci sono tante strade dove i marciapiedi nemmeno esistono!
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