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CANTONENessun focolaio. Ma i casi sono importati, soprattutto da giovani

20.08.20 - 18:47
C'è chi ha deciso di annullare alcuni eventi in programma a breve e fermarsi provvisoriamente.
TiPress - foto d'archivio
Nessun focolaio. Ma i casi sono importati, soprattutto da giovani
C'è chi ha deciso di annullare alcuni eventi in programma a breve e fermarsi provvisoriamente.
Il Cantone: «29 in isolamento in Ticino, 83 in quarantena. Sono persone rientrate sul nostro territorio e loro contatti stretti»

LUGANO - «Abbiamo deciso di mettere in stop i nostri eventi per il momento. È la scelta più dura ma anche la più saggia». È in questo modo che l’organizzatore di eventi Olympus di Lugano ha comunicato tramite social la decisione di sospendere le serate, a cominciare dall’evento del 23 agosto che è stato annullato. Il motivo, stando al post, sarebbe «la nascita di alcuni focolai di coronavirus a Lugano» che avrebbe toccato «soprattutto i giovani».

Un passo indietro che è nel contempo un atto di responsabilità verso la comunità visto che - come precisato negli scorsi giorni dall’Oms - la pandemia attualmente «è spinta dai contagi tra gli under 40». Il ritorno dalle vacanze all’estero di molti giovani ticinesi potrebbe poi essere un’ulteriore miccia nella diffusione della pandemia nel nostro cantone.

Attualmente - conferma infatti il Servizio informazione e comunicazione del Consiglio di Stato (SIC) - la maggior parte dei casi in Ticino sono importati dall’estero. E «si tratta soprattutto di giovani».

I dati che emergono dal contact tracing indicano «29 persone in isolamento» (contagiati) e «83 in quarantena» (i contatti di chi risulta positivo al virus). Maggiore invece è il numero di persone in auto-quarantena per il rientro da un Paese a elevato rischio di contagio, ovvero 636.

Il Cantone, però, non conferma la notizia «giunta» ai responsabili di Olympus Lugano. «Attualmente non ci risultano focolai sviluppati in Ticino - aggiunge il SIC -. I casi fanno appunto riferimento a persone rientrate sul nostro territorio e a contatti a loro stretti».

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