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CANTONEMeno criminalità transfrontaliera durante il lockdown

13.08.20 - 15:27
Il fenomeno è dovuto alle restrizioni di viaggio. Per Berna i controlli sistematici alla frontiera «non sono necessari»
Archivio Keystone
Fonte ATS
Meno criminalità transfrontaliera durante il lockdown
Il fenomeno è dovuto alle restrizioni di viaggio. Per Berna i controlli sistematici alla frontiera «non sono necessari»

BERNA - La lotta alla criminalità transfrontaliera è una delle maggiori priorità, ma il Consiglio federale non ritiene necessario reintrodurre controlli sistematici al confine in una situazione normale. Lo sostiene l'esecutivo rispondendo a un'interpellanza del consigliere nazionale Alex Farinelli (PLR/TI) riguardante i controlli alle frontiere nel periodo del lockdown.

Una reintroduzione generale dei controlli sistematici al confine violerebbe l'accordo di Schengen, scrive l'esecutivo nella sua risposta, precisando tuttavia di prendere sul serio le preoccupazioni delle autorità locali e della popolazione.

La situazione relativa alla sicurezza in Svizzera e, in particolare, nelle regioni di confine è sotto costante osservazione, assicura il Consiglio federale.

I dati sulla criminalità - Il deputato ticinese chiedeva tra le altre cose un bilancio dei crimini tipicamente transfrontalieri - ad esempio furti e rapine - nelle regioni di frontiera, nel corso degli scorsi mesi di marzo, aprile e maggio, nonché delucidazioni sugli effettivi impiegati nelle zone di confine.

Dai dati rilevati dall'Amministrazione federale delle dogane (AFD) - per altre informazioni il governo rimanda ai singoli cantoni - nel periodo marzo-maggio 2020, emerge che rispetto allo stesso periodo nei tre anni precedenti, a livello nazionale, il numero di fermi effettuati in materia della ricerca di persone è diminuito di circa il 40%, mentre nell'ambito del contrabbando di merci e dei passatori del 55%.

In seguito ai diversi provvedimenti di lockdown e confinamento adottati dai paesi europei e alle conseguenti restrizioni di viaggio, la vita pubblica in Europa si è praticamente fermata, influendo quindi anche sulle attività criminali, sottolinea il Consiglio federale. Per tale motivo, aggiunge, non è possibile trarre conclusioni per quanto riguarda l'impatto della chiusura dei confini sulla diminuzione della criminalità transfrontaliera in una situazione normale.

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