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Vuole adottare un cane per il nonno. La risposta: «Lo lasci tranquillo»

LUGANOVuole adottare un cane per il nonno. La risposta: «Lo lasci tranquillo»

19.08.20 - 08:13
La donna si è sentita discriminata. Via di Fuga si difende: «Possiamo decidere a chi affidare un animale».
Keystone - foto d'archivio
Vuole adottare un cane per il nonno. La risposta: «Lo lasci tranquillo»
La donna si è sentita discriminata. Via di Fuga si difende: «Possiamo decidere a chi affidare un animale».
E aggiunge: «La gente che non riceve un cane da noi non deve offendersi, può cercarlo altrove»

LUGANO - «Buongiorno, sto cercando un cane di piccola media taglia già adulto per mio nonno. Contattatemi». Recita così il messaggio ricevuto negli scorsi giorni dall’associazione Via di Fuga, un team di educatori cinofili e di volontari che si adopera per il recupero di cani detenuti in canili e della loro adozione. Ma il botta e risposta che ne è seguito non è piaciuto al mittente, che si è sentito discriminato.

L’associazione, in uno scambio di e-mail, chiede alla persona interessata l’età del nonno e la sua situazione abitativa. «Ha 89 anni e vive in una grande casa con giardino. In un appartamento c’è lui, nell’altro il figlio con la famiglia». A quel punto la presa di posizione di Via di Fuga: «Perché vuol dar lavoro a una persona così anziana? Avete già avuto un cane? Credo che sia bello fargli godere il tempo coi nipoti, non sovraccaricarlo con un impegno. Lo lasci tranquillo».

Parole ritenute «fuori luogo» da chi aveva intenzione di adottare un animale. Che a quel punto passa al contrattacco: «Se nonostante la possibilità di far godere al cane una bella vita, in un contesto familiare agiato che potrebbe provvedere ai suoi bisogni, in una grande casa con giardino, vi ferma il fatto che uno dei componenti della famiglia ha 89 anni - risponde -, allora abbiamo due visioni differenti sul benessere di un animale». 

Se da una parte c’è una persona “offesa”, dall’altra l’associazione rivendica il suo ruolo e le sue scelte. «Rispondiamo a ogni richiesta ma la gente che non riceve un cane da noi non deve prendersela, può cercarlo altrove. Abbiamo i nostri principi», spiega la presidente Jasmine Veronelli. Che Via di Fuga sia “selettiva” viene rivendicato con orgoglio: «Non affidiamo cani come fossero dei pacchi. Vogliamo tutelare il bene della famiglia e dell'animale».

In particolare, le richieste di adozione vengono accettate «se conformi» e con «poco margine di ritorno». «A oggi non conosciamo nessuno che si sia preso cura del cane di un anziano, quando lui finisce in casa anziani - aggiunge ancora Veronelli -. Dopo meno di 24 ore l’animale viene portato al rifugio».

Infine, Via di Fuga lancia un appello alla popolazione: «Ci piacerebbe ricevere tante richieste da parte di persone con un vero interesse nell’ adottare un povero trovatello in cerca di casa, per dargli affetto. Scrivere con la presunzione di avere una situazione economica agiata non ci impressiona. In 15 anni abbiamo dato in affidamento 400 cani e ne sono ritornati solo due. Possiamo permetterci di declinare una richiesta di adozione se non la riteniamo conforme».

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