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CANTONEIl coronavirus non ferma gli escursionisti

21.07.20 - 06:38
Gli appassionati della montagna non sembrano aver paura della pandemia.
Samuele Morisoli (Wild Ticino)
Il coronavirus non ferma gli escursionisti
Gli appassionati della montagna non sembrano aver paura della pandemia.
La situazione però comporta tanti compiti in più per i guardiani.

LUGANO - Logorate dalla passata quarantena, molte persone stanno scegliendo la natura per le vacanze e il tempo libero. Per chi cerca ristoro nelle capanne alpine c’è però qualche regola in più da rispettare quest’anno. «Le persone sono obbligate a portare la propria biancheria da letto. Quando prenotano ne vengono informate», spiega Graziano Berri, responsabile della capanna Cògnora, «Abbiamo fornito del disinfettante, ma il nostro è un rifugio non custodito. Dunque il rispetto delle regole sta alla responsabilità individuale», aggiunge.

Gli avventori dei rifugi non sembrano essere molto preoccupati dal coronavirus: «Ho la sensazione che chi va in montagna non abbia paura. Probabilmente chi ne ha preferisce rimanere a casa», afferma Elena Vanoni, guardiana della capanna Pian di Crest. «Molte persone non percepiscono alcuni aspetti legati al Covid e a volte si dimenticano di mantenere le distanze», concorda Niccolò Scarselli, della capanna Basodino.

La situazione non è facile: «Abbiamo dei costi maggiori poiché il personale lavora a pieno regime. Nonostante la riduzione dei posti, ci sono più mansioni di pulizia da svolgere», dice Scarselli, che aggiunge: «Abbiamo ricevuto poco supporto in questa difficile situazione ma diamo sempre il meglio». 

A partire da questa settimana vige l’obbligo, per gli addetti alla clientela, di portare una protezione per il viso: «Dobbiamo lavorare con guanti e mascherina e disinfettare in continuazione», racconta Elena Vanoni, «Noi abbiamo comunque più responsabilità. Per esempio, cerchiamo di dividere i gruppi in modo tale che non mangino nello stesso momento».

L’affluenza però è molto alta. «Ci sono più riservazioni degli anni scorsi e dobbiamo fare rifornimento di cibo e bibite più spesso», afferma Berri. Dello stesso avviso anche Elena Vanoni che spiega: «Se arrivasse qualcuno senza prenotazione sarebbe un problema per quanto riguarda il distanziamento».  

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COMMENTI
 

sedelin 3 anni fa su tio
buon lavoro a tücc e buon divertimento agli escursionisti.

sedelin 3 anni fa su tio
"riservazioni" :-/ prenotazioni :-)

Um999 3 anni fa su tio
Sinceramente non ho capito il nocciolo della questione in questo articolo, è un problema perché ci sono più presenze? Chi va in montagna non ha paura del COVID19? I sistemi di sicurezza che debbono adottare gli operatori come del resto in tutti gli altri lavori? Questo articolo è una lamentela perché si fanno le vacanze tra le nostre bellissime montagne? Boh, il titolo sembra quasi una provocazione, „il corona Virus non ferma gli escursionisti“ ... quindi?
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