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CHIASSOAggredito dal capo, resta senza disoccupazione

02.07.20 - 06:30
È successo a un aiuto-cuoco in un ristorante del Sottoceneri. I sindacati: «Fatti gravi, da denunciare»
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Aggredito dal capo, resta senza disoccupazione
È successo a un aiuto-cuoco in un ristorante del Sottoceneri. I sindacati: «Fatti gravi, da denunciare»
L'aggressività sul lavoro è un problema meno raro di quanto si pensi. Il caso di un 30enne frontaliere

CHIASSO - Aggredito, e disoccupato. Un 30enne frontaliere di recente si è rivolto ai sindacati e alla polizia, dopo essere stato aggredito dal proprio datore di lavoro. La vicenda è meno rara di quanto si pensi (abbiamo riferito casi simili in passato): ma come conviene comportarsi in queste situazioni? 

I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, e sono stati raccontati dallo stesso protagonista sul gruppo Facebook "Frontalieri Ticino". «Tutto è iniziato da un diverbio per motivi futili» ha raccontato a tio.ch/20minuti l'uomo, che da gennaio a giugno ha lavorato come aiuto-cuoco in un ristorante del Sottoceneri.

Il rimprovero verbale – racconta il lavoratore – sarebbe degenerato in un'aggressione fisica, con mani addosso e spintoni. La reazione del dipendente? «Me ne sono andato sconvolto, e mi sono recato in polizia». La vicenda viene segnalata dall'interessato ai commissariati di Chiasso e Lugano, ma non è sfociata in una denuncia per aggressione. 

«In casi simili consigliamo sempre di aprire una vertenza, anche in assenza di testimoni» spiegano dal sindacato Ocst di Chiasso, a cui il 30enne si è rivolto in cerca di consiglio. «Un'aggressione sul lavoro è un fatto grave e va sempre denunciata». Nella fattispecie le cose finiscono diversamente: l'aiuto-cuoco rassegna le dimissioni. «Non ho voluto imbarcarmi in una causa dall'esito incerto» spiega. «E non volevo recarmi al lavoro un giorno di più». 

Una decisione comprensibile, ma sbagliata. «In questo modo il lavoratore ha perso il diritto alla disoccupazione» spiega Nenad Iovanovic dell'Ocst. «Così è doppiamente penalizzato». Ma il dilemma è meno raro di quanto si potrebbe pensare, sottolinea Giangiorgio Gargantini di Unia: «Non capita tutti i giorni, ma abbiamo avuto diversi casi. Specie nei settori più sotto pressione, le tensioni possono esprimersi in episodi di aggressività, sia fisica che verbale e psicologica». Il consiglio in casi simili: primo, diffidare il datore di lavoro – formalmente – dai comportamenti aggressivi. Secondo, aprire una vertenza per ottenere una disdetta consensuale. Ed eventualmente chiedere un risarcimento. 

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COMMENTI
 

Pongo 3 anni fa su tio
sembrano quelle storie degli studenti che prendono una sberla dal docente e vanno a piangere dalla mamma

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a Pongo
Se permetti le mani addosso a un dipendente non si mettono per nessun motivo, se questo dopo una spintonata cadeva magari sulle piastre roventi o su una pentola piena di acqua bollente con conseguenze gravi andavi tu a giustificare il suo capo? ma per favore non scrivere cretinate!!!

miba 3 anni fa su tio
Era il commento al post di seo56

Heinz 3 anni fa su tio
Tutta la storia non la sappiamo, ma basta con ste menate (frontaliere, ticinese, africano, svizzero etcetc) : sul posto di lavoro il primo che alza le mani ha torto, chiunque sia, il rispetto reciproco è dovuto. Il resto è politica avariata...

MIM 3 anni fa su tio
Risposta a Heinz
concordo

Pongo 3 anni fa su tio
Risposta a MIM
rimane il fatto che non puoi non presentarti più al lavoro da un giorno all'altro e pretendere la disoccupazione

miba 3 anni fa su tio
Breve e chiaro. Pienamente d'accordo!

VECCHIOTTO 3 anni fa su tio
Tanto can can perché è un frontaliere! Adesso aiutato dal sindacato e eretto a martire troverà un posto di lavoro a livello cantonale.

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a VECCHIOTTO
Ma glielo auguro.....se non fosse stato un frontaliere non sarebbe cambiato nulla.

seo56 3 anni fa su tio
Prima sempre sentire le due campane. Questi sono pettegolezzi non giornalismo!

Heinz 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
100% d'accordo

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
In ogni caso non si aggredisce una persona con spintonate, a torto o a ragione.
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