Nonostante la riapertura della frontiera, i ticinesi sembrano ancora restii dal recarsi in Italia
PONTE TRESA - Prima dell'arrivo della pandemia di coronavirus, non era raro vedere il formarsi di lunghe code alle frontiere con l'Italia, nei weekend e nei festivi, per recarsi su suolo Italiano per una gita, per andare a mangiare qualcosa, vedersi con amici e parenti, o fare la spesa.
Oggi invece, il primo weekend dopo la riapertura da parte dell'Italia della frontiera, i ticinesi sembrano ancora poco convinti della situazione in Lombardia. Forse complice il tempo non esattamente soleggiato, o la tanto discussa impossibilità di andare a fare gli acquisti all'estero, il valico di Ponte Tresa è rimasto perlopiù vuoto.
Nel corso della settimana, l'Agenzia federale delle dogane aveva indicato un incremento dei transiti fino al 20% rispetto alla settimana passata, tuttavia, i flussi sono ancora decisamente inferiori al periodo pre-pandemia, e le persone che si sono recate dalla Svizzera all'Italia per motivi turistici sono state pochissime.