Un'interpellanza firmata dalle commissioni delle opere pubbliche e della gestione è stata recapitata in Municipio.
Il cantiere, dopo la posa dei massi ciclopici avvenuta nel lockdown, è infatti nuovamente fermo. «Non tutti i contratti d'appalto sono stati firmati».
GAMBAROGNO - Il nuovo porto del Gambarogno continua a far discutere, tanto che il Consiglio comunale non esita a definire «preoccupante» lo stato dei lavori. «A tal proposito - precisa il Presidente del legislativo Paride Buetti - è stata consegnata al Municipio un’interpellanza firmata all’unanimità dalle commissioni delle opere pubbliche e della gestione».
Il cantiere, dopo la posa dei massi ciclopici avvenuta durante il lockdown, è infatti nuovamente fermo. Secondo «voci che circolano», il motivo è da ricercare nel fatto che non tutti i contratti d’appalto sono tutt'ora firmati. «Purtroppo faccio riferimento a voci - continua Buetti - in quanto ufficialmente il Municipio non ha informato la Commissione opere pubbliche e nemmeno il Consiglio comunale».
Buetti parla poi di «informazione carente» e che non corrisponde a quanto deciso e richiesto dal legislativo di Gambarogno. «Con l’approvazione del credito supplementare di 4.5 milioni era stata richiesta una maggiore trasparenza e di creare una commissione di accompagnamento al progetto».
Il Presidente del Consiglio comunale conclude dicendosi sfiduciato da un progetto che ormai risale a più di 20 anni fa e che prevede un costo complessivo di 19 milioni di franchi.