Si moltiplicano le segnalazioni, ma fino ad ora nessun avvistamento in Ticino
Due esemplari tuttavia sono stati avvistati in Svizzera. Per l'entomologo in ogni caso: «Non c'è da temere»
LUGANO - Ci son paure, ataviche, dure a morire. Quella per gli insetti è sicuramente una di queste. Soprattutto se trattasi di specie pericolose per l'uomo. Fu così qualche tempo fa per il ragno violino, lo è in questi giorni per il presunto arrivo della famigerata "vespa killer". Gli avvistamenti, sempre più frequenti, hanno spinto alcuni lettori a interpellarci (foto o video alla mano) per chiederci se il ronzante esemplare avvistato nelle loro abitazioni (o nei pressi) potesse appartenere alla specie importata dall'oriente.
Per identificarli abbiamo girato il materiale fotografico a un esperto, per la precisione all'entomologo Michele Abderhalden, che per il Museo Cantonale di Storia Naturale del Dipartimento del territorio si sta occupando di organismi alloctoni invasivi. E in particolare proprio delle vespe esotiche.
«Vespa “killer” - ci tiene subito a precisare - è un termine improprio e non specifico. Anche noi al Museo abbiamo ricevuto negli ultimi tempi alcune segnalazioni con questa denominazione e sono da riferirsi alla vespa velutina. “Killer” ha un vago sentore di clamore sensazionalistico», sottolinea.
Secondo Abderhalden, gli esemplari da noi presentati non dovrebbero appartenere alla specie recentemente balzata agli onori delle cronache: «Sembrano tutti calabroni comuni (vespa crabro) e non vespa velutina», spiega.
Avvistamenti reali dell'esemplare "velutina", in Ticino, per ora non ce ne sarebbero: «Attualmente arrivano solo segnalazioni di calabroni. In Svizzera al momento risultano due esemplari, uno osservato nel Canton Giura, l’altro nel Canton Vaud».
L'entomologo ne ridimensiona pure la pericolosità: «Non lo è più delle vespe normali e dei calabroni. Se si è allergici, tutte queste (anche le api) possono causare uno shock anafilattico! Da notare che la velutina ha dimensioni più piccole di calabroni e di altre vespe. Vero è pure che la velutina, nelle nostre regioni dove le api non sono abituate a un simile nemico, è un temibile predatore».
Come arrivano? «Probabilmente con del vasellame importato dalla Cina nella zona di Bordeaux (a causa della globalizzazione). Basta guardare una carta dei commerci internazionali e vedere i luoghi di origine di molte mercanzie, se questi hanno condizioni ambientali simili alle nostre è facile che specie adattabili e opportuniste possano fare il balzo tranite gli invii commerciali. Senza nemici naturali, senza incontrare difese locali e antagonisti hanno il campo libero».