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CANTONE«Colti di sorpresa da quest'accelerazione del Consiglio federale»

06.05.20 - 17:00
Il Governo ha fatto il punto della situazione. Ristoranti e bar: «Chi non rispetterà le disposizioni dovrà chiudere»
Norman Gobbi
Il Governo ha fatto il punto della situazione. Ristoranti e bar: «Chi non rispetterà le disposizioni dovrà chiudere»

Il Consiglio di Stato e lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) aggiornano la popolazione e i rappresentanti dei media sull’evoluzione della situazione legata al Coronavirus. 

Per la prima volta dall’inizio della crisi, non sarà però Christian Vitta il “portavoce” del Governo. Il direttore del DFE ha infatti ceduto proprio oggi la presidenza del Consiglio di Stato a Norman Gobbi, il quale ricopre questa carica per la seconda volta (la prima era stata nel 2015/16).

Oltre ai due rappresentanti dell’esecutivo cantonale, alla conferenza stampa è presente il Responsabile dei Servizi generali della Polizia cantonale Elia Arrigoni.

 

17:56

La conferenza stampa è finita.

17:56

Sulle riunioni dei vari Municipi e Consigli comunali, anche lì bisognerà rispettare le norme dell'Autorità federale di sanitâ pubblica. Così come fatto questa settimana dal Parlamento federale.

17:55

Sul debito pubblico che inevitabilmente crescerà, Vitta ha detto che bisognerà elaborare un serio piano di rientro che richiederà comunque diversi sforzi su più anni. Senza però andare a gravare sulle future generazioni.

17:51

«Si può accedere all'IPG se ci sono giustificati motivi per non aprire», ha detto Vitta rispondendo a chi chiedeva se per gli esercenti che non vogliono aprire sono previsti degli indennizzi.

17:50

C'è molta incertezza sui bar. Potranno aprire, ma i clienti dovranno rimanere seduti, è stato ribadito. «Mancano 5 giorni ma non abbiamo i documenti per dare le risposte a un settore che di risposte e certezze ne ha bisogno», ha sottolineato Gobbi.

17:47

A breve verranno anche presentate le misure del Consiglio di Stato a favore del settore della ristorazione e di quello turistico. «Molti turisti svizzeri passeranno le vacanze in Svizzera e il nostro obiettivo è che le trascorrano in Ticino», ha detto Vitta.

17:46

Da Berna hanno detto che dall'11 maggio si può aprire, ma mancano le disposizioni che poi la Polizia andrà ad applicare», ha detto Gobbi. Ulteriori dettagli dovrebbero poter essere forniti venerdì. Per quanto riguarda i dati dei clienti, questi verranno conservati per 14 giorni.

17:44

Sullo spazio pubblico il divieto d'assembramento è di responsabilità del singolo, il gerente potrebbe però essere responsabile se non rispetta le disposizioni, ha detto Arrigoni rispondendo a chi dovrà pagare eventuali multe nel caso di assembramenti all'esterno degli esercizi pubblici.

17:42

Anche gli anziani potranno tornare nelle osterie, ha precisato Gobbi. Limitazioni sugli orari di apertura invece non ne sono previste. Chi non rispetterà le disposizioni dovrà chiudere, è stato confermato da Arrigoni. Nessuna multa o ammonimento, quindi.

17:37

Discoteche, locali notturni e locali erotici resteranno chiusi. «Anche numerosi esercenti (ristoranti e bar) hanno evidenziato prudenza sulla riapertura, sia perché non sanno come i clienti reagiranno alle nuove disposizioni, sia perché il numero dei coperti dovrà essere ridotto», ha detto Gobbi. In molti quindi rinunceranno ad aprire, anche perché chi vorrà bere un caffè non potrà farlo al bancone ma dovrà sedersi.

17:34

È il momento delle domande. Nella prima risposta è stato confermato che l'accelerazione del Consiglio federale per quanto riguarda bar e ristoranti non era stata prevista dal Governo cantonale.

17:30

Dopo Gobbi è intervenuto Elia Arrigoni, che ha parlato delle regole per gli esercizi pubblici: «Non siamo ancora a conoscenza di tutti i dettagli dell'ordinanza federale, ma ciò che è certo è che bisognerà rispettare il distanziamento sociale. Se ciò non è possibile, bisognerà installare delle barriere in plexiglass». Non ci potrà inoltre essere alcun contatto fisico fra esercenti e clienti. Insomma, Arrigoni ha riassunto le disposizioni in vigore anche sul psoto di lavoro. «Se il piano di protezione non verrà rispettato le attività dovranno chiudere».

17:28

«Avevamo previsto un'apertura della ristorazione per giugno, ma il Consiglio federale ha optato per un'accelerazione. Confidiamo nella disciplina dei ticinesi», ha concluso Gobbi. 

17:23

La seconda parte della conferenza stampa, Gobbi è entrato più nel dettaglio sulle misure in vigore da lunedì prossimo. «Le osterie e i bar sono luoghi d'aggregazione, ma bisogna capire che anche in questo caso le cose saranno un po' diverse e bisognerà adattare le abitudini», ha detto. Anche se il caffè al mattino o la birra dopo il lavoro sono una tradizione radicata nel nostro territorio. Servirà attenzione sia da parte degli esercenti, sia da parte dei clienti.

17:19

Il richiamo finale è di non abbassare la guardia e di continuare con il "passo del montanaro". «Solo rispettando le regole individualmente riusciremo a ripartire come Cantone», ha concluso.

17:17
Norman Gobbi
17:16

«La popolazione ticinese è stata diligente durante questa fase. Nell'imaginario collettivo eravamo un po' dei "casottisti", ma abbiamo dimostrato di non esserlo», ha sottolineato Gobbi. Questo ha permesso di appiattire la curva e di guardare il futuro in modo positivo.

17:14

Anche Gobbi, come Vitta, ha apprezzato il buon funzionamento del sistema federale. «Dopo aver superato la prima onda, dobbiamo pianificare il domani che sarà diverso rispetto a quello che eravamo abituati ieri». Un esempio? La classica stretta di mano, che non c'è stata oggi durante il passaggio di consegne fra i due consiglieri di Stato.

17:12

Dopo Vitta ha preso la parola il neo presidente del Governo Norman Gobbi, che ha ringraziato Vitta per l'intenso lavoro svolto in questi mesi: «L'avete visto di più voi rispetto alla sua famiglia», ha sottolineato ironicamente. Gobbi ha parlato dell'aspetto più doloroso della crisi, il doversi staccare dai propri cari senza poter dare un ultimo saluto e senza poter esprimere le proprie emozioni.

17:09

«Non temete i momenti difficili, il meglio viene da lì. Cari ticinesi, sono fiero di voi», ha concluso Vitta.

17:08

Nel suo intervento, Vitta ha quindi fatto un bilancio della fase più acuta della crisi, che ha coinciso con il suo impegno quale presidente del Governo. «In questi mesi le priorità del Consiglio di Stato sono cambiate, da una fase progettuale a una di tutela della salute della popolazione». Vitta ha quindi ringraziato tutti per l'attaccamento dimostrato al Ticino. «Ci tengo ad esprimere gratitudine verso chi ha collaborato con me, dai collaboratori più stretti, ai colleghi di Governo, allo Stato maggiore cantonale di condotta. Il settore sanitario e anche i giornalisti che hanno garantito una quotidiana e costante informazione».

17:04

«Insieme abbiamo affrontato questi mesi di situazioni completamente nuove e surreali con grande coraggio», ha detto Vitta ripercorrendo le limitazioni che hanno contraddistinto il nostro Cantone, dalle attività economiche, a quelle sportive, alle scuole. «Ma la comunità ticinese è unita e solidale».

17:02

È iniziata la Conferenza stampa del Governo. Il primo a prendere la parola è stato Christian Vitta, che ha espresso un sentimento di affetto verso chi ci ha lasciati e ha ricordato il motto: "Uniti ce la faremo".

16:46
Ti Press (archivio)
16:44