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LUGANO«Il fatturato delle aziende precipita»

06.05.20 - 19:30
Il direttore dell'AITI Stefano Modenini sulle prospettive industriali in Ticino: «Pesante l'impatto nei prossimi mesi»
tipress
Al lavoro in una fabbrica di orologi, a Stabio
Al lavoro in una fabbrica di orologi, a Stabio
«Il fatturato delle aziende precipita»
Il direttore dell'AITI Stefano Modenini sulle prospettive industriali in Ticino: «Pesante l'impatto nei prossimi mesi»
Tra intoppi e dubbi, le industrie ripartono. Ma la seconda metà dell'anno potrebbe essere la più dura

LUGANO - Nel post-lockdown, il mondo degli affari naviga a vista. Sul Ceresio c'è chi da giorni prova a organizzare un incontro con dei clienti a Milano. Si può fare? Non si può? «Impossibile scoprirlo, le autorità italiane nicchiano» lamenta un disperato imprenditore del Luganese. «Non so come fare».

Le trasferte lavorative sono consentite, in teoria. Ma le associazioni di categoria confermano che, a cavallo del confine italo-svizzero, gli intoppi non mancano. «Sappiamo di aziende che hanno avuto ritardi e difficoltà a fare entrare dei tecnici dall'Italia, per degli interventi inderogabili nelle fabbriche» spiega Stefano Modenini, direttore dell'Associazione industrie ticinesi (Aiti). In uscita dal Ticino «le difficoltà sono ancora maggiori».

Lunghe attese in dogana, ritardi, accessi negati. Mentre a Berna si discutono i primi passi verso la riapertura delle frontiere, il mondo produttivo della Svizzera italiana inizia a spazientirsi. Il problema dei "rallentamenti" non riguarda solo i frontalieri, ma i viaggi di lavoro in generale: «Speriamo che i movimenti diventino più agevoli nel corso delle prossime settimane» auspica Modenini. 

Meno ottimismo, invece, sul fronte finanziario. Gli industriali prevedono un semestre in salita. «Stiamo vivendo settimane frenetiche dove molte aziende evadono gli ordini bloccati nei mesi scorsi. Ma la preoccupazione è per cosa ci sarà dopo» spiega il direttore di Aiti. «Una volta esaurite le richieste accumulatesi, se non ci sarà una ripresa a livello internazionale assisteremo inevitabilmente a delle ristrutturazioni». 

Occhi puntati sul secondo semestre del 2020, dunque. Ricordando che l'80 per cento della produzione in Ticino è rivolta all'export. «È presto per fare previsioni, ma se la prospettiva non cambia i licenziamenti saranno inevitabili» avverte Modenini. Anche perché «la capacità produttiva viene ridotta di molto dalle regole per il distanziamento sociale» precisa il portavoce degli industriali. Una cosa è certa, finora: «Il fatturato delle imprese sta precipitando. E alcuni settori, come la filiera aeronautica, avranno un impatto pesante».

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COMMENTI
 

GIGETTO 3 anni fa su tio
E chi se ne frega caro Modenini....prima di tutto viene la salute dell'intera popolazione anziani, giovani, etc. Mica dobbiamo lasciarci le penne per l'economia, la finanza e il Modenini.....

Don Quijote 3 anni fa su tio
Si sente spesso dire prima la salute e poi il resto! Questo concetto vale solo quando quelli che non lavorano sono una minoranza e hanno il supporto di quelli che lavorano, producendo i vari servizi per continuare a vivere. Leggendo i vari commenti non mi stupisco che il mondo sia afflitto da tanti problemi da migliaia d'anni!

tip75 3 anni fa su tio
non insegnate a modenini a piangere....il problema è mondiale, ci sono rami molto più colpiti delle industrie per favore basta...la salute prima i soldi poi. pensiamo una volta al bene nostro e a quello del mondo. il prima del virus era una follia..dovrebbero usare il tempo per pensare a qualcosa di meglio per chi vive e lavora qui invece di sfruttare continuamente l export e prendere gente da fuori e renderci la vita invivibile per soldi

Sandokan85 3 anni fa su tio
Risposta a tip75
Belle parole Tip. Per ogni ultranovantenne che potrà vivere fino a 93, avresti dovuto pagarli tu sti 20 miliardi.

anndo76 3 anni fa su tio
Risposta a tip75
concordo sulla salute. Purtoppo ( e spero di sbagliare ) a settembre/ottobre faremo i conti con altre "morti", tra cui quella sociale etc. e il problema e' globale purtroppo. Speriamo di sbagliare

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a anndo76
Mettiamola così, la salute prima di tutto, io dopo due mesi senza alcun contatto oltre ai colleghi e ai famigliari (quando capita) sto impazzendo. Pensare che dovrò passare un anno intero senza poter far niente, visto che quel pochissimo che c'era è stato annullato, mi sta facendo scoppiare la testa. Io sono fortunato, perché il mese prossimo mollo il lavoro per 10 mesi di militare, questa è una di quelle situazioni che ti fanno odiare il lavoro, quindi ti rovinano la vita. La psiche non deve essere in salute quanto il corpo? (se non di più). Tra l'altro il cantone non aiuta visto che per qualche bigolo che fa una passeggiata hanno tappezzato la mia valle di radar, casualmente la sera quando torno da lavoro.¶ Diciamo che più si sarà esageratamente cauti, e più si pagherà in termini di disoccupati, depressione (economica e psicologica) e tutto ciò che ne consegue.¶ Inoltre non sarebbe una schifezza se l'EOC pubblicasse le risorse disponibili e quelle necessarie per un paziente COVID-19. Ho faticato a trovare i posti letto, figuriamoci se mai sapremo quanto personale serve per un paziente e se veramente siamo in crisi sanitaria. (per quanto riguarda i posti l'ultimo picco ne ha occupati il 70% ca.)

Bandito976 3 anni fa su tio
Dalla Lombardia entrano indisturbati, coronavirus e non, dal Ticino non si puó andare in Lombardia. Che senso ha? Ed a Berna decidono di riaprire le dogane.

anndo76 3 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
be' non e' cosi. dalla Lombardia entrano solo coloro che vanno al lavoro, ( tra cui 4.600 persone che lavorano in ospedali ticinesi ) il resto non entra. Per noi andare in lombardia e' lo stesso ( validi motivi di lavoro, urgenze sanitarie etc ) . Hanno solo dato l'opportunita' ad entrare in ticino a chi lavora, se no eravamo in totale ginocchio .

Giovanii 3 anni fa su tio
Lock down fino a settembre. È tutta salute per il pianeta. Anti traffico. Aria fresca e meno frontalieri. Ringraziamo al posto di piangere.

anndo76 3 anni fa su tio
Risposta a Giovanii
se riesci a mantenere tutto ( infrastrutture, alimentazione,costi , stipendi etc ) per me puoi fare lockdow tutto l'anno :)

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a anndo76
Ricordiamo però che niente lavoro vuol dire niente contributi e niente imposte, quindi in automatico nessuna ipg, disoccupazione, assistenza, sussidio, ... Vediamo poi per quanto ringrazierà ;-)

Mirketto 3 anni fa su tio
Se non ci fosse Modenini che mondo sarebbe....
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