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«Le mascherine vanno usate di più»

CANTONE«Le mascherine vanno usate di più»

04.05.20 - 06:30
Lo dice il dottor Christian Garzoni, sottolineando che bisogna comunque lavarsi le mani
Archivio Tipress
«Le mascherine vanno usate di più»
Lo dice il dottor Christian Garzoni, sottolineando che bisogna comunque lavarsi le mani

LUGANO - Mascherina sì o mascherina no? La questione è molto dibattuta, ancora di più ora che la Svizzera ha avviato un graduale e lento ritorno alla normalità. Secondo un recente sondaggio Tamedia sul coronavirus, oltre la metà della popolazione elvetica (il 59%, in Ticino addirittura il 77%) si dice favorevole a un obbligo di mascherina.

Ma la Confederazione lo ha ribadito a più riprese: ne raccomanda l'uso quando le distanze sociali non sono garantite, e serve agli operatori sanitari e ai malati per non infettare i sani, «non è comunque proibito indossarle». Nel frattempo le imprese di trasporto pubblico hanno stabilito che a partire dal prossimo 11 maggio, quando scatterà l’aumento dell’offerta, a bordo dei mezzi la mascherina sarà raccomandata quando non è possibile mantenere le distanze.

Una recente relazione della task-force elvetica sul Covid-19 che tratta proprio la questione della mascherina è giunta alla conclusione che il rapporto rischio-beneficio gioca in gran parte a favore dell’uso generalizzato delle mascherine in quelle situazioni, appunto, in cui non si riesce a rispettare la distanza sociale. A patto comunque che sia accompagnato dall’igiene delle mani.

«Usiamola di più» - «È una strategia della politica sanitaria elvetica: si usano le raccomandazioni, non gli obblighi. Lo stesso avviene per i vaccini» ci dice il medico Christian Garzoni, specialista in malattie infettive e direttore sanitario alla Clinica Luganese Moncucco. «La raccomandazione va però resa un po’ più chiara ed esplicita: la mascherina va usata di più dove la distanza non è mantenuta».

Si parla dunque di situazioni in cui non è possibile mantenere la dovuta distanza sociale. «Si potrebbero fornire indicazioni più puntuali: sui mezzi pubblici, nelle interazioni sul luogo di lavoro e in ambienti di lavoro in locali chiusi quando non c’è la certezza delle distanze, e magari anche negli esercizi pubblici» afferma il medico.

L’aumento dell’interazione - Insomma, le autorità federali hanno cominciato ad allentare i provvedimenti contro la diffusione del nuovo coronavirus e le persone hanno voglia di uscire di casa, di tornare a incontrarsi. «Ora che si torna fortunatamente a interagire di più con gli altri, ben venga uno strumento come la mascherina che ci può proteggere dalla diffusione del virus».

Lo sottolinea la task-force scientifica. E lo ribadisce anche il dottor Garzoni: «La mascherina non sostituisce però una corretta igiene delle mani e il mantenimento della distanza sociale nel limite del possibile». Il rapporto del gruppo di esperti osserva, comunque, che nessuno studio evidenzia un calo del rispetto delle norme igieniche a causa dell’impiego della mascherina. Non escludendo comunque che il rischio esista.

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