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CANTONE«Così rischiate di perdere i vostri grotti»

27.04.20 - 11:45
GastroTicino lamenta un'assenza di aiuti dai Comuni e incalza: «A rischio 12mila collaboratori»
tipress (archivio)
«Così rischiate di perdere i vostri grotti»
GastroTicino lamenta un'assenza di aiuti dai Comuni e incalza: «A rischio 12mila collaboratori»

LUGANO - Quello della ristorazione è certamente uno dei settori che maggiormente hanno accusato il colpo inferto dalla pandemia di coronavirus. A rischio, come sottolinea oggi GastroTicino, sono «migliaia di posti di lavoro, decine di milioni di indotto, e la sopravvivenza dei ristoranti, bar e grotti» ticinesi.

Ciò nonostante, fa notare l'associazione di categoria, alla richiesta di aiuto avanzata a tutti i Municipi del Cantone il 9 marzo, sono state pochissimi i feedback positivi (poco più di una quindicina di comuni).

Proprio per questa ragione e visto l’esiguo numero di risposte, le Sezioni regionali di GastroTicino hanno deciso di prendere nuovamente posizione all’indirizzo dei Comuni ticinesi spedendo una lettera nella quale si insiste sulle richieste già avanzate (che riportiamo qui di seguito):

- esenzione dal versamento della tassa base sui rifiuti;
- esenzione dal versamento della tassa sull’utilizzo del suolo pubblico e i tributi sulle insegne;
- prevedere tempi di pagamento più lunghi per i tributi scoperti di loro competenza;
- non appena la situazione migliorerà, favorire il rilancio delle attività legate al settore, riducendo tasse e balzelli;
- ridurre i vincoli legati agli eventi e manifestazioni locali quando sarà il momento di tale
rilancio.

Un passo, questo, che per GastroTicino è ormai «improcrastinabile poiché il settore della ristorazione e dell’albergheria è tra i più importanti a livello economico, generando normalmente un indotto e un ritorno economico alle varie regioni del Cantone di svariate centinaia di milioni di franchi, molti dei quali alimentano anche le casse comunali».

Un settore che, è sotto agli occhi di tutti, vive ormai una situazione disperata: a oggi sono infatti oltre 6 le settimane di chiusura totale con, sottolinea GastroTicino, «un futuro a dir poco incerto per i 12’000 collaboratori colpiti dalla crisi a livello cantonale».

«I vostri/nostri grotti, che tutti decantano come orgoglio regionale e non - conclude l'associazione di categoria -, non possono più aspettare a lungo perché la stagione, in parte già persa, sarà sempre più corta, con la conseguenza che non sarà possibile mettere fieno in cascina per affrontare un inverno tradizionalmente di chiusura. Rischiamo, quindi, di perdere un patrimonio culturale incalcolabile!»

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COMMENTI
 

Lilly Formina 3 anni fa su tio
Quando le cose vanno bene i ristoratori ti spennano e in molti fanno il diavolo a quattro per non darti l'acqua del rubinetto, adesso invece sono diventati tutti comunisti ed invocano l'intervento dello stato in economia.

anndo76 3 anni fa su tio
Risposta a Lilly Formina
guarda che li hanno obbligati a chiudere, non hanno chiuso perche' incapaci. cosa centra il comunismo ? tu stato se mi obblighi a tenere chiuso devvi assumerti le responsabilita' , anche economiche . cosa ti pago a fare le tasse, iva etc? solo per mantenere gente in disoccupazione e assistenza?

guttalak 3 anni fa su tio
Sono attivo da molto tempo nel settore a differenza delle solite sparate di Gastroticino facevamo già fatica prima della crisi; ora anche se dovessimo riaprire domani non cambierebbe nulla saremmo sempre più in difficoltà in tutto il settore (siamo un attimo realisti i tempi Gold sono un ricordo) una famiglia ci penserà due o tre volte prima di uscire a cena...a livello dei grotti di quelli veri purtroppo possiamo contarli con il lumicino in tutto il Cantone

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a guttalak
Bravo, condivido.

volabas 3 anni fa su tio
Risposta a guttalak
Riflessione corretta

streciadalbüter 3 anni fa su tio
Meglio vivi e senza grotti che morti con i grotti.

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
Yes!

vulpus 3 anni fa su tio
Dai commenti mi sembra che il testo dell'articolo sia stato travisato. Questi esercenti non invocano tout court la riapertura, ma unicamente un aiuto da parte dei comuni inerente la miriade di tasse che devono pagare. E non mi sembra che domandino poi la luna nel pozzo, ma unicamente un segno e un supporto, senz'altro dovuto se questi comuni hanno interesse a mantenere sul loro suolo queste attività caratteristiche e tradizionali. Se poi pensiamo che sono aperti solo nella bella stagione, ci vuole veramente poco. Salvo poi lamentarsi che gli esercizi pubblici rimarranno chiusi .

miba 3 anni fa su tio
Ma quei cartelli e le strisce bianche e rosse sono poi formalmente legali? Si parla di assembramenti di non più di 5 persone, non del divieto di utilizzare un posto per sedersi in un esercizio pubblico chiuso (magari per stare solo un po' all'aria con il proprio portatile...). Secondo me quindi se i cartelli e strisce li ha messi l'esercente va bene ma se questi li ha messi e/o fatti mettere la polizia questo non è legale...

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a miba
É ovvio che li ha messi l’esercente.

miba 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Tra un "presunto" ovvio ed una certezza corre un abisso....

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Ha piazzato pure le statuine fiere in divisa? ;-)

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Haha.. non credo. Certo che la foto, senza conoscere il reale motivo della presenza di una pattuglia, é alquanto ambigua.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Il termine stesso di compromesso esclude automaticamente il pieno rispetto di una delle parti. Quello che è prioritario fare è fare in modo che si trovi una soluzione che limiti l'impatto economico e quello sanitario. La chiusura totale non ha messo in crisi esageratamente il sistema sanitario, visto che non si sono occupate nemmeno due cliniche sulle 15 in Ticino. È quindi anche prioritario salvare il salvabile, visto che nella migliore dei casi i fallimenti verranno sostenuti dalla cassa disoccupazione, non voglio nemmeno immaginare quello che succederà quando questi soldi finiranno. Diciamo che scampato un pericolo, non vedo perché crearne un altro.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Chidevo per un amico, sai piazzarli nei parchi magari preverrebbe la confusione fra giardino e tola del rut ;-)

miba 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Così per informazione. Oggi pomeriggio sono passato in bici davanti ad un esercizio pubblico con le strisce bianche e rosse e sulle stesse era scritto "polizia"

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Ci credo. Anche se lo trovo un agire ambiguo a meno che la polizia é intervenuta su richiesta del gerente.

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Che dire hai ragione, come sempre

miba 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Più che aver ragione ho scritto il post per un motivo chiaro e cioè che qualcuno che ne sa più di me (magari un esercente...) dica come stanno realmente le cose :)

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a miba
É giusto!

Don Quijote 3 anni fa su tio
L'intervento dello stato non può impedire il decorso della natura. Se vuole allungare la vita dei più anziani, non è chiudendo tutto e negandisi importante entrate che può riuscirci. Deve fare quello che non fa da parecchi anni, migliorare le strutture per gli anziani, aumentare i posti letto in cure intense e anche il personale medico, magari made in Suisse, costerebbe meno della ciofeca attuale. Tutti gli anni gli ospedali sono al limite nel periodo influenzale e gli ospiti sono sempre gli stessi ..

Spirito1 3 anni fa su tio
...praticamente Seo si é definito quello che é...un nullafacente ce passa il tempo a passeggiare per i boschi.... Per questa gente é ovvio che non cambia niente...

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a Spirito1
Hai ragione e ne vado fiero. Geloso??

miba 3 anni fa su tio
Risposta a Spirito1
Spett. redazione di TIO, evidentemente il filtro automatico non funziona al 100%... Ogni tanto mi scontro anch'io con seo56 (fa parte del gioco di idee e/o pensieri differenti) ma dare pubblicamente del NULLAFACENTE ad una persona lo trovo estremamente offensivo e scorretto......

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Grazie:-).

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a miba
E ti lamenti? Io settimana scorsa ho riscritto 3 volte un post senza allusioni personali a nessuno, letteralmente una risposta razionale (riconosco quando faccio degli attacchi o delle allusioni offensive, non frequento la terza asilo). Diciamo che dopo la terza volta ho perso la speranza.

miba 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Eh dai, quello che è giusto è giusto. Ma aspetta a ringraziare...al prossimo articolo su Trump ci beccherwmo sicuramente :):):). Una buona serata :)

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Chi Trump “il grande” .... :-) ... buona serata anche a te.

ramis 3 anni fa su tio
Se si possono chiamare ancora grotti, ho seri dubbi. Quando senti la puzza di patate fritte a 1 km. di distanza per me non é un grotto ticinese...se poi guardi il menu é meglio non parlare... lasciamo perdere i prezzi.

miba 3 anni fa su tio
Hai perfettamente ragione ma purtroppo hai omesso di indicare che l'isteria del covid19 probabilmente fa più danni che non il coronavirus stesso. La gente (più o meno normale) necessità di tornare alla normalità ed ai contatti sociali messi in parking e l'economia in generale, inclusa la ristorazione ed i grotti, deve riprendere altrimenti saranno guai seri. O forse sei dell'opinione che la Svizzera può mantenere illimitatamente nel tempo ed in denaro chi ha perdite?

miba 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Per seo56 (risposta finita al posto sbagliato)

francox 3 anni fa su tio
Mangiare e bere. Mascherina. Incompatibili. Sarà durissima per bar e ristoranti.

JefNiro 3 anni fa su tio
Triste dirlo ma tutti questi fallimenti faranno la fortuna di chi rileverà le queste attività quando tutto tornerà alla normalità... perchè prima o poi tutto tornerà come prima, qualche accorgimento di qua e di la e via! La storia dell'uomo insegna, non è cambiato dopo mille e mille altre malattie..per fare un esempio, pensate che dopo la storia AIDS tutti usano le precauzioni? Si continua a morire di AIDS...2018 -> 770 mila.

gigipippa 3 anni fa su tio
Perché non prolungare le prossime stagioni?

Libero pensatore 3 anni fa su tio
Risposta a gigipippa
In che senso prolungare? In inverno nei grotto la gente non ci va, non è possiamo prolongare l’estate...

mokina 3 anni fa su tio
Se riaprire,vuol dire ammalarsi.......allora non ci sto!! parlo da ristoratore!!

spank77 3 anni fa su tio
Risposta a mokina
Nei ristorante le regole sarebbero facilmente applicabili con la distanza dei tavoli. Ovviamente con Massimo 1/3 dei posti totali. Per I bar ovviamente no.

Don Quijote 3 anni fa su tio
Risposta a mokina
Tu basta che tieni chiuso, dove sta il problema? I virus influenzali sono sempre in giro, e il CV19 non è diverso dagli altri.

miba 3 anni fa su tio
Risposta a mokina
Ti ha risposto bene Don Quijote qui sotto, alias se vuoi e se hai paura tieni semplicemente chiuso, dov'è il problema? Non puoi tuttavia pensare di contare sugli aiuti statali a tempo indeterminato, ma scherziamo?

Libero pensatore 3 anni fa su tio
Risposta a spank77
Saranno anche facili da applicare, ma se un ristoratore perde la il 50% della sua capacità di accogliere clienti, alla fine sarà in perdita e quindi fa prima a non aprire del tutto. Per ristoranti e alberghi servono aiuti ad Hoc, altrimenti falliranno e basta. È una scelta politica

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a spank77
E con i camerieri, cuochi, pizzaiolo, ecc. che vengono dalle regioni più infette dell’Italia come la mettiamo?

comp61 3 anni fa su tio
Risposta a spank77
Un ristorante con 30 coperti non campa con 10, mi sembra chiaro... È un grosso problema

miba 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
E come la mettiamo che all'inizio del covid19 ti vantavi pubblicamente in questo blog di essere andato a cena con amici in centro a Milano???

vua 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
mi raccomando quando vai in italia ricordati mascherina altrimenti come la mettiamo

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a vua
Tranquillo, per rispetto degli altri, la metto anche quando esco per andare a fare la spesa (in Ticino) o quando é impossibile mantenere la distanza sociale.

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a miba
E allora, eravamo agli inizi di febbraio e non c’erano indicazioni contrarie.

Equalizer 3 anni fa su tio
Non mi faccio meraviglia, molti comuni sono ai livelli dei ristoratori stessi come finanze, alla fine dell'anno avanzano un paio di mille, c'è poco da da aiutare. Ormai dobbiamo farcene una ragione, lo scenario cambierà, non si può aiutare tutti, e quelli che andavano avant a "bütt e scarpüsc" sono destinati a chiudere per sempre.

seo56 3 anni fa su tio
La salute viene prima. L’ultimo pensiero dei ticinesi, in questo momento, é quello di andare per grotti o al ristorante.

spank77 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Con le giuste precauzioni, meno tavoli, mascherine e registro dei clienti dovrebbero lasciare aprire. Personalmente ritengo un contro senso lasciare aprire centri giardinaggio dove non si puo controllare la distanza (qui a Zurigo oggi è una CATASTROFE: no distanze, troppa gente...peggio del Black Friday !!! ) e poi dire no ai ristoratori con posti a sedere distanziati.

bledsoe 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
ma le viene mai in mente che c'è gente che invece vuole uscire e ricominciare a vivere? non è perché ci sono alcuni che continuano a vivere nel panico che tutti la pensano così. meglio vivere meno che morire tappati in casa a 125 anni!

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
La preoccupazione di molti (non parlo in nome di tutti) è di tornare a una vita più o meno normale: poter lavorare, guadagnare da vivere, anche andare al grotto. Se tu vuoi startene recluso va bene, ma non obbligare gli altri a farlo con frasi fatte del genere "la salute viene prima".

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
Ehi! Personalmente non mi sento recluso. Esco, faccio i miei aperitivi e grigliate (nel rispetto delle norme attuali), faccio le mie camminate e nel fine settimana vado in montagna con una coppia di amici. Dei ristoranti, bar e grotti oggi ne posso benissimo farne a meno.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Rispetto ciò che fai, perché sono il primo a non aver mai smesso di andare in montagna vivendoci e avendo la fortuna di avere una cascina (risistemata con la cura che solo un muratore come mio padre poteva avere). Ritengo però che nel rispetto di chi ci vive di ristorazione (operatori del settore, persone sole, ecc.) che trovare un compromesso per riprendere sia più che giusto. Sopra tutto considerando che il fallimento di questi non dovuto a cause personali porta frustrazione e disoccupati, cosa che nel mio piccolo voglio evitare.

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
D’accordo con te. L’importante che il “compromesso” avvenga nel pieno rispetto della salute di chi vi lavora e dei clienti e credimi non sarà facile.

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a bledsoe
Ahahah ... guarda che non vivo nel panico. Personalmente esco, vado in montagna o al fiume, faccio le mie grigliate in giardino, mi trovo con gli amici rispettano la distanza sociale) ecc. ecc. Guarda poi tu e dimmi chi è il frustrato...

bledsoe 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
E allora di cosa si lamenta? Lasci vivere gli altri, no? La frustrazione non capisco c'entra in questo caso. E impari a dar del Lei, cos'ha, cinque anni?

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a bledsoe
È meglio farsi una bella risata .... ahahah.... mi pare che sei TU che non sai vivere non gli altri...

bledsoe 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
A giudicare da quanto scrive direi proprio "beata ignoranza"! Arriverà la resa dei conti anche per lei e qualcun altro riderà (non io visto che non avrò mai a che fare con gente della sua risma)

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a bledsoe
Occhio alla bile! -:)

comp61 3 anni fa su tio
Condivisibile, ma non si riapre se è pericoloso per tutti.

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a comp61
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