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CANTONE / SVIZZERAIl Ticino chiede a Berna di prolungare la finestra di crisi per un'altra settimana

21.04.20 - 19:28
Se la Confederazione acconsentisse, il nostro Cantone non dovrebbe allinearsi alle direttive nazionali fino al 4 maggio
Ti-press (Francesca Agosta)
Il Ticino chiede a Berna di prolungare la finestra di crisi per un'altra settimana
Se la Confederazione acconsentisse, il nostro Cantone non dovrebbe allinearsi alle direttive nazionali fino al 4 maggio

BELLINZONA - Il Governo ticinese ha inviato una lettera alla Confederazione per richiedere di poter prolungare di altri sette giorni la cosiddetta finestra di crisi legata alle misure messe in atto per contrastare l'espansione della pandemia, lo ha comunicato la RSI.

Se Berna decidesse di acconsentire alle richieste del Consiglio di Stato, l'estensione della finestra di crisi permetterebbe al Ticino di non allinearsi alle regole in vigore per tutti gli altri Cantoni fino al 4 maggio. Data che sarebbe definitiva, visto che nella lettera è esplicito il fatto che questa è l'ultima richiesta di proroga.

La lettera non fa l'unanimità - La lettera questa volta non ha però convinto tutti i partner sociali. Il sindacato Unia non ha infatti voluto sottoscrivere l'accordo, dichiarando di non trovarsi concorde alle modifiche messe in atto in seguito alle richieste dell'economia cantonale.

Infatti, nella richiesta ticinese sono inclusi degli allentamenti. In primis, è presente la richiesta di permettere a un massimo di 15 operai (invece dei 10 attuali) di poter lavorare contemporaneamente nei cantieri. Inoltre, viene richiesto di aumentare il limite d'impiego per l'industria dal 50% al 60%.

La situazione di disaccordo potrebbe pesare sulla decisione di Berna, visto che l'articolo 7e dell'Ordinanza sui provvedimenti contro il Covid-19 richiede un accordo sostenuto da tutte le parti coinvolte, compreso patronato e sindacati.

Domani mattina Berna dovrebbe comunicare la propria decisione in merito, e capiremo così lo scenario che ci aspetta nei prossimi giorni. Come detto infatti dal Presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta lunedì in conferenza stampa, il Cantone comunicherà domani sera le decisioni riguardanti il regime che varrà a partire da settimana prossima.

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COMMENTI
 

Mattiatr 3 anni fa su tio
''I Cantoni sono sovrani per quanto la loro sovranità non sia limitata dalla Costituzione federale ed esercitano tutti i diritti non delegati alla Confederazione.'' ''La Confederazione lascia ai Cantoni la massima libertà d’azione possibile e tiene conto delle loro particolarità.'' '' Il diritto federale prevale su quello cantonale contrario.'' L'ho letto in un bel libro che consiglio a tutti, la trovate su internet, si chiama costituzione svizzera. I cantoni sono tutti considerati uguali, pertanto il Ticino non può richiedere di essere l'unico in stato di emergenza.

SSG 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
e voilà! l'eccezione per lo stato d'emergenza per il Ticino.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a SSG
A dire il vero non mi piace come precedente, in pratica si stanno gettando le basi per violare nuovamente la costituzione federale in futuro. Brutta storia.

Fran 3 anni fa su tio
Perché i nst scìenziati Berset, Koch, Merlani, Vitta e Co non si orientano all'esempio di Hong Kong? Loro, 7 milioni su un territorio limitato, non devono chiudersi in casa. Scuole e div attività chiuse da metà febbraio. Ristoranti aperti. Tutti! obbligatoriamente con mascherine. Alle entrate misuraz febbre e disinfettante. Nessuno porta guanti. Hanno 125 infettati! Ma. Hanno chiuso il confine con le zone rosse! Cosa che il Ticino non fa. Il Ticino apre a oltre 20000 frontalieri che vengono dalle zone più rosse del.secolo! Il Ticino esige una "finestra". Per impedire a NOI di lavorare. Non ai frontalieri che vengono da Varese e Como, i peggior messi!!!

ugo202230 3 anni fa su tio
Risposta a Fran
Il problema è che da noi non ci sono mascherine sufficienti per tutti, quindi..... a casa Vedrai, fra 1 o 2 settimane quando saremo riforniti di mascherine, allora sarà obbligatorio indossarle. Non ci resta che piangere

Fran 3 anni fa su tio
In Italia non possono nemmeno uscire di casa. Como, Varese zone rosse. Luino un aumento di infettati. A noi TI è proibito recarci in italia. A noi TI viene impedito di lavorare. Ma oltre 20'000 frontalieri che a casa loro NON possono mettere il naso fuori casa, possono venire a lavorare in TI. Noi a casa. Loro in mezzo a noi! In Ticino gli infettati è morti stanno diminuendo, ma non possiamo lavorare. Al nord Italia stanno peggiorando, ma LORO da NOI possono venire.... Scommettiamo che nell'arco di 2 settimane dal rientro frontalieri avremo la 2. ondata!

ugo202230 3 anni fa su tio
Vero, una settimana probabilmente non cambia molto. Ma vi è un piccolo ma, il governo Ticinese vuole chiedere la proroga fin ad inizio maggio, e come la mettiamo con i 20000 o 25000 frontalieri che entrano tutti i giorni sul nostro territorio? Nulla contro il frontalierato, ma qualche cosa non quadra. O rimane tutto chiuso fino ad inizio maggio o così è discriminazione, visto oltretutto che noi Svizzeri non possiamo recarci all’estero, anzi se ti fermano con la spesa, Fr. 100di multa. Ma scusate, noi ticinesi abbiamo la peste.Gia siamo l’ultima ruota del carro, ora basta le regole sul nostro territorio devono valere per tutti, Ticinesi, Svizzeri tedeschi e francesi, e frontalieri. Allora si possiamo parlare di parità nei diritti e naturalmente doveri.

Maxy70 3 anni fa su tio
In Ticino ovviamente non si è in grado di concordare una presa di posizione fra tutti i partner e poi presentarsi uniti nei confronti di Berna. Se i Ticinesi non vanno neppure d’accordo fra di loro, il Consiglio Federale a chi deve dare ragione? “Divide et impera”, il Ticino perderà la possibilità di prendere provvedimenti in modo autonomo. Congratulazioni. Non si impara proprio mai nulla!

roma 3 anni fa su tio
Ben fatto.

Evry 3 anni fa su tio
Certo, ma misure più severe per i frontalieri che al loro domicilio NON pssono uscre di casa !! come la mettiam ? Ci sono allggi liberi da noi ! Inoltre abbiamo tanti disoccupati da noi mi quali si devono integrare da subito e formarli all'eventuale impiego !!! tante PAROLE ma FATTI zero !!!

MEO 3 anni fa su tio
Uuuhhhhh!!!!!

Hardy 3 anni fa su tio
Ovviamente potrei sbagliarmi, non essendo del mestiere, ma credo ci voglia pazienza. Davvero non vorrei che si torni alla normalità un po' troppo frettolosamente e capiti un nuovo contagio, magari peggiore, ergo si riparte da zero e altri 6 mesi a casa. Credo sia giusto ripartire con importanti misure, e un ruolo fondamentale lo giocherà la popolazione che dovrà essere paziente e comportarsi correttamente.

tip75 3 anni fa su tio
tra l altro come la mettiamo con l italiano che entra qui a lavorare ma in italia non può uscire di casa?ricominciamo da zero???pensate bene alle regole di igiene e distanza e fatele rispettare, aprite le dogane quando apre l italia e non prima e quando le regole saranno rispettate e uguali per tutti. definite sanzioni severissime per chi non le rispetta con tanto di restituzione degli aiuti e attribuzione di responsabilità per attentato alla salute poi certamente si può pensare di aprire ove possibile essere rigorosi

tip75 3 anni fa su tio
tipico ticinese si cerca di strappare accordi cambiando le carte...quasi fosse un tu mi dai due io ti do uno....andate a vedere nei supermercati dove han già smesso di rispettare regole e dosar la gente...irresponsabili, per soldi venderebbero la mamma

Pollon75 3 anni fa su tio
Aggiungerei... oh tutti o nessuno! Coerenza!

Pollon75 3 anni fa su tio
Siamo tutti operai alla fine. A parte chi lavora in banca??

Pollon75 3 anni fa su tio
Riaprire sarebbe stata un piccolo boccata d’aria . Così preparatevi al fallimento di moltissimi. Questa volta non sono d accordo con Il Ticino mi spiace... nn sopravvivere o con 4 spicci che ci danno???????? nulla contro chi dal Italia oggi è venuto. A lavorare qui..ma loro si è io no. Eh non mi sta molto bene. Che la Confederazione non molli,!!!

giampa 3 anni fa su tio
Risposta a Pollon75
I frontalieri che entrano in questi giorni sono operai in fabbrica soprattutto, non certo banchieri

Pollon75 3 anni fa su tio
Riaprire sarebbe stata un piccolo boccata d’aria . Così preparatevi al fallimento di moltissimi. Questa volta non sono d accordo con Il Ticino mi spiace... nn sopravvivere o con 4 spicci che ci danno????????

Fran 3 anni fa su tio
Va beh. Noi Ticinesi dobbiamo stare a casa. Mentre 1/3 dei frontalieri (oltre 20'000!!) ha ricominciato a lavorare. Ma vi sembra normale questo?? Oggi alle 17.00 le strade del Gambarogno erano affollate: di auto targate italia. Senza i frontalieri le nostre strade sarebbero LIBERE e abbandonate. Ciula: NOI siamo COSTRETTI da parte di VITTA & Co di restare in clausura. Via libera solo per i badìn!

Norvegianviking 3 anni fa su tio
Risposta a Fran
Allora al posto che fare sempre i piangina (sport preferito da noi ticinesi), anzichè far costituire le aziende agli stranieri, apriamole e creiamole noi, diventiamo imprenditori, esponiamoci, mostriamo coraggio, così (a parole) assumeremo solo autoctoni. Salvo poi vedere i bilanci e capire che anche avere in azienda qualche permesso G non sarà mica un dramma...

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a Fran
Non hai mai pensato quali sono le categorie che possono lavorare e quelle no? Hai detto giusta una cosa, le nostre strade senza i frontalieri sarebbero libere e abbandonate, libere per mancanza di traffico e abbandonate per mancanza di operai frontalieri che le sistemano!

Fran 3 anni fa su tio
Risposta a centauro
Non mi sembra di aver visto un cantiere stradale aperto.

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a Fran
L'ho inteso in senso generalizzato.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Vero, se in Ticino chi si lamenta facesse qualcosa per cambiare la propria situazione saremmo la prima economia in Svizzera. Ovviamente criticare la classe imprenditoriale è un must, si accollano a tutti i peccati di pochi.

Mirketto 3 anni fa su tio
Bello vedere tutti gli esperti che si confrontano...qui nei commenti!!!

marco17 3 anni fa su tio
Non è che tenendo chiuso tutto più a lungo i morti risusciteranno e i malati guariranno più in fretta. Chi vuol continuare a stare rintanato in casa, lo faccia pure, nessuno glielo impedisce. Ma che costoro non impongano agli altri le loro paure e le loro isterie. Grazie.

giampa 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
Forse non è ancora chiaro a tutti che questo virus purtroppo uccide. Più si tiene la maggior parte della gente a casa = meno contagiati inutilmente e soprattutto più possibilità di vaccino per tutti al momento della libertà

miba 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
Concordo e tutto comincia a trasformarsi in una farsa. Volevamo prendere quale esempio la Lombardia? Quasi ci siamo: regioni che litigano tra loro, chi ha fatto meglio e chi ha fatto peggio, scaricamento a più non posso di colpe a destra ed a manca... E per quale o quali VALIDI motivi il Ticino non dovrebbe allinearsi con Berna e tutta la Svizzera???

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
È il fascismo del ventunesimo secolo

giampa 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Siamo un Cantone piccolo, 300000 abitanti. Vai a vedere le cifre dei contagiati ticinesi, ca 3000, e fatti la risposta del perché Giustamente il Ticino chiede ancora tempo a Berna prima di allinearsi

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a giampa
Tu rovesci il senso delle cose: il Ticino ha voluto e ottenuto misure più severe, ma il tasso di contagi, malati e morti più elevato del resto della Svizzera. Come mai nella Svizzera tedesca dove prendono le cose in modo meno drastico, ci sono molti meno contagiati e meno morti? L'intensità e la gravità della malattia non dipende dalle misure di confinamento prese. I più confinati di tutti, i degenti nelle case anziani, sono tra i gruppi più duramente colpiti. È poco probabile che si siano contagiati facendo jogging, andando nei supermercati o lavorando sui cantieri.

pulp 3 anni fa su tio
Risposta a giampa
Esatto... ben 1 per cento. E ca. 0.1 per cento di morti. Nessuno fra 0 e 20 anni. La metà over 80. Fai tu... ma la problematica iniziale (emergenza sanitaria) l'abbiamo superata... adesso pensiamo a far vivere chi è stato salvato... sennò si muore d'altro (e la crisi economica è peggio fidati)

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a giampa
In Ticino ospita 350'000 persone, quindi nella conta non hai considerato il Mendrisiotto. La percentuale dei contagi quindi raggiunge quota 0.8%. Inoltre bisogna considerare che infetto non significa morto e che nell'arco di due settimane ci sono anche delle persone guarite, e non solo infette. Inoltre secondo i dati di fatalità federali in Svizzera c'è stato un decesso sotto i 30 anni, 4 dai 30 ai 40 e 2 dai 40 ai 50, per un totale di 7 totali, su più di 27'000 contagi e più di 1700 decessi. Quindi come sempre vige in primis il buon senso, cosa pare sempre più rara, durante uno dei servizi di patti chiari difatti un infetto intervistato è andato a pranzare dai genitori perché era rimasto a casa per malattia (allora ammettilo che sei bigolo). Inoltre il Ticino non ha il diritto a livello costituzionale federale di chiedere un trattamento speciale rispetto agli altri cantoni. Ah, non dimentichiamoci che il tasso di fatalità maggiore è stato rilevato perché in Ticino il Covid ha visto ampia diffusione iniziale nelle case anziani, non perché siamo speciali. Chiudere gli occhi dinnanzi a una probabilissima recessione pensando che fra un mesetto te ne tornerai a lavoro esattamente come prima è pura fantasia

giampa 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Aggiungo che pensare di tornare alla normalità significa anche pensare di far tornare al lavoro gli altri 50000 frontalieri provenienti in buona parte dalla Lombardia, ovvero la regione più colpita in Italia....

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a giampa
I frontalieri sono 67'000, che come dici bene vengono dalla Lombardia e dal Piemonte, che presentano una situazione territoriale al Ticino. Ergo è come se ci fossero 50'000 persone che si spostano da Lugano a Bellinzona per lavoro, solo che in questo caso non frega niente a nessuno. Il fatto è che se un domani si vogliono avere delle imprese in cui lavorare, non dobbiamo limitare il flusso di chi ci lavora, ma garantire una buona igiene nei posti di lavoro e limitare i contatti ravvicinati. In CH interna io sono stato mi hanno piazzato a lavorare in segreteria e gli apprendisti in pratica non hanno più una postazione fissa, niente pause e disinfettante dappertutto. Senza poi considerare il blocco di parchi, centri sportivi pubblici e norme di sicurezza nei negozi. Il Ticino continua a essere l'unico cantone in cui ho visto code di bigoli davanti ai kebabbari, con o senza frontalieri.

giampa 3 anni fa su tio
Risposta a marco17
Sbagli, la percentuale di contagiati nel nostro Cantone non è la più alta della Svizzera, c'e' Ginevra prima. Aprire tutto di nuovo significa riaprire anche le scuole e mettere dunque a rischio anche i nonni che si occupano dei nipoti dato che i genitori lavorerebbero durante il giorno

miba 3 anni fa su tio
Risposta a giampa
Contagiati in Svizzera: meno dello 0,30% della popolazione. Decessi avvenuti in Svizzera di persone SANE: 0,015% della popolazione. Queste sono le cifre REALI del covid19 nel nostro paese... Se ci pensi un attimo arrivi da solo ad una considerazione più che logica e scontata :)

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a giampa
Forse non ti è ancora chiaro che siamo tutti mortali e che l'alcol. il fumo, il cancro e persino l'influenza stagionale e la canicola uccidono, e che di qualcosa dobbiamo morire. Questa è unica delle poche certezze.

giampa 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Riaprire significa riaprire anche le scuole. Vai a dirlo alle centinaia di allievi che hanno chiesto giustamente a gran voce di chiudere le scuole

pulp 3 anni fa su tio
Risposta a giampa
a chiedere a gran voce la chiusura delle scuole sono genitori isterici e male informati. Rapporto UNICEF italia... morti in italia tra 0 e 20 anni ZERO!!! Ricoverati in terapia intensiva fra 0 e 20 anni ZERO. E parlo dell'Italia... una delle nazioni se non la nazione più colpita.

giampa 3 anni fa su tio
Risposta a pulp
L'università americana dice tutt'altro: Il Coronavirus colpisce più bimbi del previsto: “Per uno in terapia intensiva, infetti altri 2.381” Il numero di bambini contagiati da Coronavirus potrebbe essere di molto superiore a quello riportato finora. E' quanto emerso da una ricerca dell'Università della Florida del Sud, secondo la quale per ogni minore che necessita di terapia intensiva per Covid-19 ce ne sarebbero altri 2.381 infettati dal virus: "Gli ospedali dovrebbero prepararsi ad un afflusso di pazienti più giovani".

lollo68 3 anni fa su tio
Risposta a pulp
E sono gli stessi che ora chiedono che non vengano riaperte con tanto di petizione. Io farei una petizione per aprire le scuole superiori pure all'11 maggio! I miei figli non vedono l'ora di andarci!

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a giampa
Secondo i tuoi dati dovrebbe esserci un bambino e mezzo infetto in Ticino.

seo56 3 anni fa su tio
Saggia decisione!!!

ciapp 3 anni fa su tio
ahah a berna per quest'anno abbiamo già chiesto troppo , i bonus sono finiti!!!!!!!
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