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CANTONENon è consigliato, ma gli over 65 potranno fare la spesa

08.04.20 - 18:00
Il Governo elimina l'esplicito divieto. E riserva per gli anziani la fascia oraria mattutina fino alle 10.00 nei negozi.
TiPress
Il Governo elimina l'esplicito divieto. E riserva per gli anziani la fascia oraria mattutina fino alle 10.00 nei negozi.
Le nuove disposizioni sono valide dal 14 al 19 aprile.

 

Il Consiglio di Stato presenta le disposizioni valide in Ticino da martedì 14 a domenica 19 aprile, legate all'emergenza coronavirus.

Rimane pressoché in vigore il blocco delle attività produttive non essenziali e restano chiusi i cantieri. Ma su un aspetto della vita quotidiana il Governo fa (parzialmente) marcia indietro: "l'esplicito divieto" per gli over 65 di andare a fare la spesa. A loro sarà riservata nei negozi la fascia oraria mattutina - fino alle 10.00 -  Il resto della popolazione è invitato ad andarci dopo le 10.

Cosa cambia, da martedì 14, per le attività economiche? Allo SMCC è delegata la concessione di autorizzare, per attività non procrastinabili o di interesse pubblico, l'apertura di ditte che intendono impiegare contemporaneamente a regime ridotto 10 o meno persone, nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale. Sono permesse pure all'interno delle aziende attività svolte singolarmente senza la presenza di altre persone e senza contatto con il cliente. Via libera anche alle attività per la cura del verde svolte da meno di 5 persone.

19:10

La conferenza stampa è finita. Grazie di averla seguita su Tio.ch!

19:10

Come si giustifica l'allentamento delle misure per gli over 65? È una risposta alle critiche? Chi entra dopo le 10 verrà bloccato?

Vitta: «Se gli anziani vanno dopo le 10, nessuno vieterà loro di entrare. La misura introdotta nella fase acuta era una decisione responsabile per proteggre i più vulnerabili. Questo ha messo in moto un meccanismo di solidarietà. Si è creata unità. Al Ticino ha fatto bene. Oggi il sistema è pronto anche per questa evoluzione. Chi vorrà ancora farsi aiutare potrà continuare a farlo, anzi è il miglior modo per continuare a proteggersi. Chi non vorrà, potrà recarsi nei negozi, preferibilmente al mattino, fascia migliore per loro vulnerabili. L'invito principe è voler continuare con il regime che ha ben funzionato fino ad oggi».

19:08

Perché una fascia d'età al mattino agli over 65? Non si crea promiscuità?

Gobbi: «L'obiettivo non è avere promiscuità dando una fascia preferenziale agli over 65. Anche dentro i negozi devono rispettare le distanze sociali e le norme d'igiene».

19:06

Gli over 65 sono comunque invitati a rivolgersi a parenti/amici/volontari...

Gobbi: «L'obiettivo è evitare di recarsi presso i centri di vendita. Il divieto è nato sul fatto che 9/10 degli ospedalizzati erano over 60. Volevamo tutelarli. Ma oggi la gente è più consapevole e crediamo di poter continuare a invitare gli anziani a farsi aiutare».

19:05

Se gli anziani non vanno a fare la spesa al mattino, non si rischia di avere negozi vuoti fino alle 10?

De Rosa: «Abbiamo deciso questo provvedimento, un suggerimento, invitando la popolazione a non andare nei negozi fino alle 10 sulla base delle indicazioni che abbiamo ricevuto. Il flusso dei clienti è cambiato e ce l'hanno spiegato proprio i negozi».

19:03

Lavori di cura del verde ripartono settimana prossima solo per Comuni o anche imprese di giardinaggio?

Vitta: «Comuni e giardinieri, se con cinque o meno persone, ed è esclusa la costruzione. Sono attività permesse, non serve chiedere l'autorizzazione. Ma rispettando le regole».

19:02

Le misure restano quasi le stesse settimana prossima... Vi attendete più richieste? Pensate che la Confederazione stia un po' seguendo il Ticino?

Vitta: «Da quanto comunicato, l'indirizzo della Confederazione è il prolungo dell'ordinanza fino al 26 aprile, nonostante siano più leggere rispetto al Ticino. Poi parlano di allentamenti. Ma attendiamo le loro comunicazioni. 

Potrebbero esserci nuove autorizzazioni da parte dello SMCC. Con la decisione permettiamo anche a singole persone di lavorare all'interno delle attività. Ad esempio il garagista che lavora da solo e non può contagiare nessuno. O il pittore all'interno del locale, se è da solo. Il Ticino rimane con regole comunque più restrittive».

18:59

È aumentato il traffico però...

Vitta: «Non tutto il movimento è legato ad attività lavorative... anzi! L'invito resta a limitare i movimenti allo stretto necessario. Il flusso alla frontiera è ai minimi storici. È una movimentazione interna.

Per quanto riguarda le deroghe, parliamo di circa un centinaio di autorizzazioni concesse, comprese le aziende con 5 o meno dipendenti. Complessivamente sono 3000 gli impiegati legati a queste autorizzazioni. Meno del 50% della forza lavoro in una situazione normale. Vi è tutta una serie di attività che sono autorizzate automaticamente (settore agricolo, farmaceutico, sanitario, emergenze e picchetti) che non figurano nella statistica. Grazie alla hotline tante domande vengono filtrate e non tutti chiedono la deroga se non possono».

18:55

Le aziende con deroga violano le norme?

Gobbi: «Nei controlli svolti sul territorio, si è constatato il rispetto delle norme sanitarie e delle condizioni di autorizzazione (numero di persone presenti), in base all'autorizzazione rilasciata. Hanno dimostrato responsabilità anche le aziende».

18:54

Cosa cambierà alle frontiere?

Gobbi: «Stiamo applicando allentamenti "leggeri". Settimana prossima non prevediamo grandi cambiamenti alle frontiere. Sono allentamenti alle disposizioni, ma non allineamenti ad altri cantoni. I controlli alla frontiera, anche con l'Italia, continueranno fino al 26 aprile».

18:53

La popolazione under 65 è invitata a non recarsi nei negozi fino alle 10, ma gli over 65 potranno recarvisi anche più tardi?

Vitta: «Sì».

18:52

Che dire del pranzo di Pasqua in casa con i parenti?

Gobbi: «Non mettiamo il poliziotto davanti a ogni appartamento. Quello che è stato comunicato in tutta la Svizzera è che si parla di stretta cerchia familiare. Non che arrivano da ogni parte della Confederazione. Un pranzo di famiglia che di solito è molto più largo. Quest'anno il "Pasqua con chi vuoi" non può essere ammesso. Sappiamo che arriveranno tante segnalazioni dai cittadini, le sentinelle sul territorio».

18:51

I primi allentamenti non mettono tutti d'accordo. Oggi è apparso un appello di sindaci, politici e medici. Anche il Merlani ha parlato di "eccessivo entusiasmo". Non è prematuro? 

Vitta: «Sono allentamenti e correttivi ben ponderati. Con il consenso unanime anche del settore sanitario. Restano misure più restrittive degli altri cantoni. È giusto affrontare anche il percorso verso la discesa».

18:49

È vero che negli ospedali Covid-19 i medici sarebbero in difficoltà a dimettere i pazienti guariti che vivono con persone a rischio?

De Rosa: «Non c'è una definizione ufficiale di guarigione. Il criterio è che devono passare 48 ore dalla sparizione dei sintomi e 10 giorni dalla loro apparizione. Confermo che per ragioni di prudenza si sta valutando su un periodo supplementare di isolamento per casi complessi e decorsi più severi».

18:48

Quando verrà presentato un piano di sostegno economico da parte del DFE?

Vitta: «La strategia è chiara. Interventi a corto termine per salvaguardare la liquidità. Misure che hanno permesso allo Stato di dilazionare i pagamenti, rinunciare agli interessi di ritardo e altro. Viene istituito ora un gruppo per le misure strutturali, quelle che passata l'emergenza per rilanciare il paese. Stiamo già lavorando. Uniti affronteremo anche l'emergenza economica».

18:46

Quante sono le ditte non autorizzate a lavorare che sono state pescate nell'illegalità?

Gobbi: «Il 23 marzo erano state constatate 27 aziende non autorizzate. Dopo sono state aperte 10 procedure ordinarie per attività non conformi alle disposizioni. Un numero non elevato. Le segnalazioni che arrivano, permettono di intervenire in maniera immediata».

18:45

Se in Ticino migliorerà prima la situazione, potremo allentare le misure prima di altri cantoni?

Vitta: «Il Ticino è l'unico ad avere una finestra di crisi aperta. Abbiamo convinto Berna della nostra necessità. Allentamenti progressivi, ponderati e controllati che seguiranno l'evoluzione non ci porteranno mai ad andare oltre agli altri cantoni. Se caso ci avvicineremo a loro. Oggi abbiamo un regime di restrittezze simile a quello italiano».

18:43

«La responsabilità sta salvando vite umane», conclude De Rosa.

18:42

«Capiamo il bisogno. Ma non è il momento di festeggiare con le grigliate di gruppo e le partite a calcetto. Uscite a fare una passeggiata ma vicino a casa e da soli.

Continuiamo ad ascoltare quello che ci dicono gli esperti. Che il virus è tra di noi e ci resterà a lungo. Prima di poterci considerare immuni ci vorrà tempo. La guardia deve restare alta. 

Abbiamo ribadito che per conoscere l'effetto delle misure occorre attendere almeno 10 giorni. Vale anche al contrario. Apriamo un po' dopo Pasqua? Ma potremo valutarne l'impatto sui contagi solo dopo 10 giorni.

Bisogna continuare a rispettare le misure. L'obiettivo resta proteggere la salute e garantire al sistema sanitario di poter continuare a gestire tutto bene. Continuiamo ad agire come finora, con responsabilità. Ogni decisione sulle misure da allentare o riprendere deve essere proporzionata. Se i malati aumentano, dovremo stringere. Se diminuiscono, possiamo leggermente allentare, in maniera graduale. Questo fa oscillare le curve dei contagi».

De Rosa non dimentica gli "altri malati": «È fondamentale che non si verifichi anche il picco dei pazienti critici con altre patologie perché con la crisi si è atteso il ricovero».

18:38

«Il numero dei decessi resta importante. A chi è stato toccato duramente va il nostro pensiero di vicinanza e tutto il nostro affetto. Siamo giunti in cima al picco anche con fatica. Ma non è finita qui. Con questa fatica nelle gambe va gestito il resto del cammino. Siamo impegnati in una maratona, non in uno sprint. Chi va in montagna lo sa bene. Si può scendere e poi tornare a salire. Può mettere a dura prova anche la resistenza psicologica. Occorre continuare a camminare con rispetto, disciplina, attenzione. Entriamo in una fase difficile. Dovremo continuare a operare con fiducia lungo un percorso molto insidioso. L'incertezza e l'equilibrio precario saranno le nostre certezze. Questo virus resta fuori dalla comprensione. Dobbiamo aspettare prima che la scienza potrà darci risposte. È impossibile prevedere il ritorno alla normalità e cosa sarà questa normalità. Ma dobbiamo proseguire con adattamento e coscienza. La distanza sociale e le norme igieniche devono essere rispettate. Dobbiamo continuare a restare a casa. Agli anziani e le persone vulnerabili: continuate ad appoggiarvi agli altri. Ognuno deve fare la sua parte».

18:35

Prende ora la parola Raffaele De Rosa, direttore del DSS: «I dati dimostrano una tendenza alla diminuzione, ve lo confermiamo. Il picco è stato superato. Le strutture sanitarie hanno retto la prima ondata. I pazienti continuano a essere presi a carico dal nostro personale sanitario a cui va la riconoscenza. Estesa a tutti i cittadini e alle istitutizioni. Avete dimostrato attenzione, rispetto e solidarietà. Grazie di cuore per aver mostrato a tutti il volto più bello del Ticino, in questa situazione di necessità. È grazie a voi se è stato possibile reagire tempestivamente e superare una situazione che resta difficile e delicata». 

18:33

«È importante ricordare che tutte le misure hanno portato a risultati concreti. Anche i prossimi passi saranno importanti da seguire con disciplina. Vogliamo evitare di fare passi indietro. Chiediamo pazienza per sopportare le limitazioni, per contribuire al bene comune».

18:31

«Confermo che in Ticino, Grigioni e Uri verrà fatta un'informazione comune e anche un'opera di dissuasione per lo spostamento in Ticino (dal San Bernardino e dal San Gottardo) per ragioni turistiche. Non ha senso scendere a sud delle Alpi». 

18:30

«Riprendendo il fatto degli assembramenti... la polizia cantonale e quelle comunali monitora la situazione. Le irregolarità vengono sempre sanzionate. Si continuerà in questo modo».

18:29

«Ieri in videoconferenza ci siamo confrontati per capire cosa ha funzionato in queste settimane e cosa poteva essere migliorato. Abbiamo avuto un flusso di informazioni regolare che ha permesso anche di recepire le preoccupazioni delle municipalità (come l'intervento nelle aree pubbliche per assembramenti). Alcune zone sono state chiuse.

Alcuni Comuni devono affrontare anche la gestione e la cura del territorio. Anche i Comuni potranno riprendere la cura del verde, con pure la lotta alle neofite. Anche le infrastrutture sportive potranno tornare a essere curate nel loro verde.

La collaborazione con gli Enti locali continuerà anche oltre. Dal sostegno all'economia, in ambito sociale, agli anziani».

18:26

Prende la parola Norman Gobbi, direttore del DI: «Il percorso è lungo, ma non lo abbiamo fatto da soli. I Comuni hanno recepito il ruolo di responsabili dei propri cittadini, anche gli over 65. Tutti i 115 comuni hanno messo a disposizione i servizi di consegna a domicilio. Gli anziani non sono mai stati lasciati soli». 

18:24

«Domenica è Pasqua. Significa passare oltre, andare verso il nuovo, lasciandosi alla spalle qualcosa. Richiama rinascita, speranza. Che ben si concilia con la primavera. Un significato importante per noi ora in questo momento difficile - conclude Vitta -. Esprimo un augurio di speranza e fratellanza a tutti. che gli sforzi ci permettano di lasciare alle spalle questo momento difficile per il paese. Continuiamo il nostro cammino insieme, uniti ce la faremo».

18:23

«Vi posso dire che i momenti che strappano un sorriso sono pochi ma ci sono. Ringrazio i bambini che ci scrivono parole di meravigliosa forza e disegni di speranza. Grazie di cuore a voi ragazzi che siete il nostro futuro, ci date la forza di continuare e ci fate vedere una prospettiva migliore».

18:22

«Il Governo ci tiene a ricordare agli over 65 di usufruire dei volontari. Affinché questa categoria di persone, a cui teniamo molto, sia tutelata e protetta dal virus», aggiunge Vitta.

«Quello che stiamo vivendo è un cammino lungo, con vette e salite. Un cammino intenso, difficile e in salita. Abbiamo percorso tanti passi insieme, con sforzi e sacrifici estremamente importanti. Gli specialisti ci hanno comunicato che abbiamo oltrepassato la prima vetta, dalla quale però abbiamo visto anche il lungo cammino che ora ci attende. Ora stiamo affrontando una piccola discesa, che ha però insidie e ostacoli. Occorre procedere con la giusta attenzione per non inciampare. Dobbiamo continuare con la giusta e massima attenzione per non vanificare quanto raggiunto insieme. Dopo la discesa potranno esserci altre salite. Che speriamo meno ripide. Ma dipende da noi. Dobbiamo continuare ad attenerci alle regole. La meta non è ancora stata raggiunta e il percorso non è finito. Vogliamo raggiungere la meta in salute ed è per questo che ci dobbiamo impegnare. Serve attenzione, responsabilità e unione».

18:19

Vitta aggiunge: «Per gli over 65 il Governo ha deciso di evolvere la situazione. Viene richiesto loro di limitare gli spostamenti e farsi aiutare da parenti/amici/servizi di volontariato per la consegna della spesa. Ma la popolazione è invitata a lasciare loro a disposizione l'accesso ai negozi di generi alimentari nella fascia oraria mattutina fino alle ore 10 (dal 14 al 19 aprile).

Resta valido per tutti l'invito a restare a casa e ridurre al minimo necessario gli spostamenti. E rimangono proibiti gli assembramenti organizzati o spontanei con più di cinque persone in luoghi pubblici».

18:16

«A oggi sono già stati erogati oltre 750 milioni di franchi di crediti solo per il Ticino. Il Governo estende a tutto l'anno 2020 la rinuncia agli interessi di ritardo maturati sui crediti fiscali.

È stato pure istituito un gruppo di lavoro per affinare gli interventi strutturali per rilanciare il nostro paese nei prossimi mesi».

18:15

Lo SMCC, tramite la Polizia cantonale con le polizie comunali, vigila sul rispetto delle disposizioni. 

Per informazioni è a disposizione la hotline informativa SMCC Attività commerciali (0840 117 112). Ma si invita a rivolgersi dapprima allea ssociazionidi categoria di riferimento dei diversi settori. 

18:13

Ancora una novità: Sono pure permesse, nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale, attività per la cura del verde, esclusa la costruzione, svolte da 5 o meno persone senza contatto diretto con il cliente.

18:13

Altra novità: Sono permesse attività svolte singolarmente senza la presenza di altre persone e senza contatto con il cliente, escluse le attività sui cantieri chiusi e le strutture accessibili al pubblico.

18:13

Allo SMCC è delegata la concessione di autorizzare, per attività non procrastinabili o di interesse pubblico, l'apertura di ditte nell'industria, nell'artigianato e nel commercio oppure altre industrie che, per attività non procrastinabili o di interesse pubblico, intendono impiegare contemporaneamente a regime ridotto 10 o meno persone (fino al 13 aprile sono solo cinque persone) e che certificano il rispetto delle norme emanate dall'Ufficio federale della sanità pubblica. Tutte le attività devono essere svolte nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale.

18:10

Sono permesse tutte le attività che possono essere svolte a domicilio in modalità remota. L'accesso agli uffici non è ammesso per il pubblico. Un'eventuale presenza in ufficio deve essere limitata ed è possibile solo nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale. 

18:09

Le attività nei cantieri restano sospese. Lo SMCC può concedere deroghe nel caso in cui esista un'evidente urgenza o preminente interesse pubblico.

18:09

Restano garantite le attività del settore agricolo, di trasformazione agro-alimentare, della selvicoltura e della pesca.

18:08

Possono rimanere operativi asili nido e servizi simili necessari, così come pure i servizi a sostegno della popolazione anziana o bisognosa, incluse le badanti.

18:08

Possono rimanere operative le strutture sanitarie, socio-sanitarie, studi e strutture di professionisti della salute, servizi SACD che erogano prestazioni urgenti e necessarie come definito dal medico cantonale e non procrastinabili a data successiva.

18:07

Gli alberghi possono continuare a esercitare solo per accogliere personale legato alle attività permesse e alla gestione dell'emergenza a patto di non accogliere contemporaneamente più di 50 persone (personale incluso), garantire le norme igieniche accresciute e di distanza sociale, non aprire il bare altri servizi quali aree fitness, spa, ecc.

18:06

Possono, come finora, continuare a operare servizi di distribuzione di cibo (compresa la consegna a domicilio), mense sociali senza scopo di lucro, mense negli ospedali e nelle case di cura, punti vendita di generi alimentari e di prima necessità, di articoli medici e sanitari, farmacie e drogherie, chioschi, stazioni di servizio, banche, uffici e agenzie postali, funerali nella stretta cerchia familiare.

18:06

È confermata la chiusura di tutte le attività commerciali e produttive private, compresi ristoranti, pub, gelaterie, food truck, agriturismi, rifugi e capanne, bar. Come pure parrucchierie, estetiste e centri massaggi, anche a domicilio. Chiuse pure le strutture ricreative e per il tempo libero. 

18:05

Per quanto riguarda le aziende, Vitta informa di avere discusso le misure con i rappresentanti che le hanno condivise. Anche il Consiglio federale le ha approvate proprio oggi.

Prevedono un'evoluzione controllata delle misure, ricordando che anche la prossima settimana in Ticino sono previste misure più restrittive per la finestra di crisi concessa.

18:04

L'Amministrazione cantonale resterà chiusa anche settimana prossima.

18:03

Le nuove misure decise dal Governo sono valide dal 14 al 19 aprile.

18:03

«Malgrado i segnali positivi il virus è ancora presente e la guardia è ancora alta».

18:01

Apre la conferenza stampa Christian Vitta. «Il rallentamento dei contagi è un dato positivo che deve però essere salvaguardato da ognuno di noi». Il presidente del Consiglio di Stato si stringe alle persone toccate dall'emergenza coronavirus, soprattutto a chi ha perso una persona cara.

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