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L’appello della Clinica Santa Chiara: «Non stressate La Carità»

LOCARNOL’appello della Clinica Santa Chiara: «Non stressate La Carità»

18.03.20 - 09:11
La direttrice Daniela Soldati: «È stato designato ospedale Covid-19, si deve dedicare al coronavirus»
PM - Tio/20Minuti
L’appello della Clinica Santa Chiara: «Non stressate La Carità»
La direttrice Daniela Soldati: «È stato designato ospedale Covid-19, si deve dedicare al coronavirus»
Il video nella struttura. Parla il responsabile della logistica: «Il nostro pronto soccorso è a disposizione di tutti gli abitanti del Locarnese»

LOCARNO - «Non stressate i colleghi della Carità. Si stanno facendo in quattro per fare fronte a questa difficile emergenza». L’appello arriva da Daniela Soldati, direttrice della clinica Santa Chiara di Locarno. Ed è rivolto in particolare a chi, residente nel Locarnese, necessita di servizi non legati al nuovo coronavirus. «La Carità è stata designata ufficialmente ospedale Covid-19 (ora pure la Moncucco di Lugano). Insomma, chi ha bisogno d’altro venga da noi». 

Complementare alla Carità – E per altro si intende soprattutto la necessità di ricorrere al pronto soccorso, oppure al reparto maternità. Gianni Marinelli, responsabile della logistica, ci accompagna all’interno della struttura. Grazie alle immagini video, riusciamo a percepire come la Santa Chiara (che è privata) sia estremamente attrezzata per essere complementare alla Carità in questo preciso momento storico. «Il nostro messaggio è quello di non sovraffollare il pronto soccorso della Carità – ribadisce Marinelli –. Vi aspettiamo. Una volta giunte sul posto, le persone saranno indirizzate nella maniera più adeguata».

Massima sicurezza – «Il nostro personale è equipaggiato in modo corretto – fa notare Soldati –. Subito all’entrata effettuiamo un pre triage che ci permette di ammettere tutti in sicurezza. Finora il sistema ha funzionato bene. Siamo pronti a potere sopperire a tutte le urgenze “No Covid-19”. Eccezion fatta per le situazioni in cui c’è un imminente pericolo di vita. In quel caso, i pazienti vengono trasportati a Bellinzona. Il nostro reparto maternità è pronto attualmente ad accogliere tutti i parti del Locarnese, con procedure specifiche per evitare un eventuale diffusione del coronavirus. Tutti i nostri reparti sono sicuri, equipaggiati per proteggere gli addetti ai lavori e i pazienti stessi. Siamo a vostra disposizione».  

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