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CANTONETi offrono aiuto gratis, ma poi “non sanno” le leggi?

23.03.20 - 08:00
Legali classici troppo cari: niente paura. Ora c’è un nuovo servizio di consulenza per i meno abbienti
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Ti offrono aiuto gratis, ma poi “non sanno” le leggi?
Legali classici troppo cari: niente paura. Ora c’è un nuovo servizio di consulenza per i meno abbienti
Le incognite, tuttavia, sembrano essere parecchie. L'opinione di Sascha Schlub, membro del Consiglio dell'Ordine degli avvocati ticinesi

LUGANO - Avvocati classici troppo cari? Non c’è problema. Sul mercato da qualche tempo è spuntata un’associazione no profit che si occupa proprio di fornire servizi legali gratuiti ai suoi iscritti. L’idea è, infatti, quella di fare in modo che la figura dell'avvocato diventi alla portata di tutti. Anche di coloro che non si possono permettere di pagare cifre enormi per fare valere i propri diritti. 

Quel “ma” che stona – Iniziativa lodevole e interessante. Eppure c’è un “ma” di troppo. Alcune persone che si sono avvicinate a questo servizio, avrebbero subito gettato la spugna. E non solo perché veniva richiesta una quota associativa iniziale di diverse centinaia di franchi. Che ci può anche stare. No. A frenare i potenziali clienti sarebbe stata la presunta scarsa conoscenza delle leggi svizzere da parte di chi lavora nell’associazione, con sede nel Luganese.

Voci che si inseguono – Voci in tal senso sarebbero arrivate anche ad alcuni avvocati della Svizzera italiana. Sulla questione Tio/ 20Minuti ha interpellato Sascha Schlub, membro del Consiglio dell’Ordine degli avvocati del Cantone Ticino. «Sulla base dello scopo che si prefigge l’associazione – spiega – è certamente positivo offrire un aiuto alle persone che si rivolgono a loro. A livello operativo tuttavia è importante sottolineare come un’associazione simile deve potersi avvalere di professionisti che abbiano le competenze necessarie per tutelare chi, appunto, è in difficoltà».

Il contratto in più – Su un opuscolo figura che l’associazione agisce in maniera stragiudiziale. Ma non è possibile che un’associazione che agisce in materia stragiudiziale si rechi in tribunale. E così il cliente di turno si trova a dovere stipulare uno strano “contrattino” supplementare con un avvocato legato a questa associazione. «Di principio – precisa Schlub – lo scopo indicato dall’associazione a registro di commercio è perfettamente lecito. Non essendo tuttavia a conoscenza delle reali attività svolte dall’associazione, non possiamo esprimerci in merito».

Consigli per chi è disperato – Ma quindi cosa deve fare chi si trova spaesato, senza soldi, e rischia di finire in mani sbagliate? «Il nostro ordine, ad esempio – sostiene Schlub –, offre a tutti coloro che lo richiedono la possibilità di ottenere, in cinque sedi e regolarmente, una consulenza giuridica della durata di mezz’ora al costo di trenta franchi, importo che rimane nelle casse della nostra corporazione per coprire le spese correnti di questo servizio».

Solo inutili minacce – Contattata da Tio/ 20 Minuti, la persona responsabile dell’associazione non ha mai risposto al telefono e non ha mai richiamato. Si è limitata a scrivere diverse email in cui ci minacciava di denuncia. Eppure, con una semplice conversazione si sarebbe potuto fugare ogni dubbio. Così non è stato. 

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