Le agenzie postali si stanno infilando ovunque. Anche alla RSI. Quella di Comano, però, non è stata la prima follia
MERIDE – E ora anche la RSI si trasforma in un’agenzia postale. La notizia comunicata di recente dal Gigante Giallo ha fatto storcere il naso ad alcuni abitanti di Comano. Ma aprire un’agenzia in una radiotelevisione non è l’operazione più folle fatta in questi anni dalla Posta. Dal 2012, infatti, c’è addirittura il museo dei fossili di Meride a svolgere questa funzione. «Può sembrare strano – spiega Francesca Vivian Salatino, impiegata allo sportello –. Eppure la cosa funziona e piace alla clientela».
Conti da fare quadrare – La Posta, dagli inizi del 2000, è confrontata con un costante calo dei volumi: -65% per le lettere, -45% per i pacchi e -40% per il traffico dei pagamenti. Dal 1999 il Gigante Giallo opera come un’azienda privata, senza sostegni pubblici. I conti devono quadrare. Se un ufficio non rende più, bisogna trovare una soluzione alternativa.
Sicurezza al primo posto – «Il fatto che la gente venga da noi per le operazioni postali – evidenzia Salatino – ci porta anche visitatori in più per il museo. È un dato di fatto. Per ragioni di sicurezza non si possono prelevare cifre troppo elevate e i pagamenti possono essere fatti solo con la Postcard (e non con i fossili, come abbiamo ironicamente tentato di fare)».
Una reazione emotiva – Tutto bene dunque? No, come dimostrano alcune voci raccolte nel video di Tio/ 20 Minuti. Ogni volta che un ufficio postale tradizionale chiude, c’è un’insurrezione. Si teme una perdita di posti di lavoro. E non solo. «La Posta è un elemento della nostra identità svizzera – ammette Scossa –. Capiamo la reazione emotiva della gente».
Quello che dicono i sondaggi – In realtà, guardando ai sondaggi sulle oltre 1000 trasformazioni verificatesi finora in Svizzera, la popolazione sembrerebbe apprezzare la formula della “filiale in partenariato”. «In particolare per gli orari di apertura – dice Scossa –, spesso significativamente più estesi rispetto a quelli di una filiale tradizionale, nonché per la possibilità di sbrigare le operazioni postali mentre si fa capo ai servizi offerti dal partner, ad esempio un negozio».
Il progetto – È un concetto chiaro quello del Gigante Giallo. «Entro fine 2020 si vuole un aumento dei punti di accesso a livello svizzero da 4200 (dato del 2016) a 4600».
Non tutti gli uffici postali diventeranno agenzie – La strategia prevede anche la trasformazione di filiali tradizionali in filiali in partenariato. «Dei 110 uffici postali tradizionali presenti in Ticino – conclude Scossa –, 48 sono dal 2017 oggetto di verifica. Di questi, 22 sono stati nel frattempo trasformati in altre forme di esercizio. Nello specifico 17 in filiali in partenariato e 5 attraverso l’implementazione del servizio a domicilio».