Lo dicono i meteorologi della Confederazione. Intanto in montagna sbocciano le violette
BERNA - «Le violette stanno fiorendo». Questa mattina le temperature arrivano a 15 gradi, il tempo è soleggiato, e una bella foto di un manto fiorito campeggia sul profilo Twitter di MeteoSvizzera.
Tutto in regola, non fosse che è l'inverno più caldo di sempre. Le temperature registrate dalle stazioni di misura di MeteoSvizzera sono di tre gradi sopra la media nella serie rilevata fino ad ora, a partire quindi dal 1864.
«È un inverno da record» sentenzia MeteoSchweiz. «Ein Rekordwinter». E da Locarno Monti giunge un'eco di conferma. «L'informazione è già attendibile anche se mancano ancora alcuni giorni alla fine dell'inverno meteorologico» spiega l'esperto Luca Panziera. «Le temperature si sono mantenute costantemente sopra la media, tranne pochi giorni agli inizi di dicembre. Questo sia in pianura che in montagna, dove l'anomalia è stata più marcata».
Un'anomalia che però è sempre meno tale. Sul podio degli inverni più caldi, prima d'ora, c'erano il 2007, il 2016 e il 1990. «In generale - spiega Panziera - nell'ultimo trentennio gli inverni sono stati quasi tutti sopra la media». Quello che volge al termine ha scalato tutte le posizioni, guadagnandosi la poco invidiabile palma. Ormai però sembra che ci si sia fatta l'abitudine. Giovedì è prevista un'altra giornata soleggiata, ma con foschia nelle pianure. E le violette saranno sbocciate.
Das wird ein #Rekordwinter 2019/2020. Fast 3 Grad wärmer als normal seit Messbeginn 1864. Die bisherigen Top 3 (2007, 2016, 1990) werden deutlich überboten. #meteoschweiz pic.twitter.com/VbbtTid0k5
— MeteoSchweiz (@meteoschweiz) February 18, 2020