Un credito di 3 milioni di franchi per risistemare le piste ciclabili della Capitale. Lo chiede il municipale Christian Paglia. Ecco il nostro video
BELLINZONA – Basta con quei buchi e con quelle fessure per le strade della Capitale. Christian Paglia, municipale di Bellinzona, ha recentemente annunciato su Instagram di volere richiedere un credito di 3 milioni di franchi per sistemare tutte le vie “problematiche” della Città. «Molte delle quali – fa notare – sono anche ciclabili, con evidenti disagi per chi si sposta in bicicletta».
Reazioni contrastanti – Tio/ 20 Minuti si è recato a Bellinzona per capire come vive questa situazione la gente del posto. Davanti all’inviato, munito di microfono e di apposito casco protettivo in testa, le reazioni sono contrastanti. C’è chi appare notevolmente soddisfatto dalla proposta di Paglia. Chi sostiene di avere paura delle buche. Chi, invece, minimizza e sostiene che la condizione attuale delle vie bellinzonesi è già più che buona.
È una Città per ciclisti – «A Bellinzona ci si muove tantissimo in bicicletta – riprende Paglia –. Non è più tollerabile che ci siano certe buche. Sono pericolose. Qualcuno potrebbe cadere e farsi male sul serio».
La via dell’incubo – Di recente il Corriere del Ticino ha addirittura fatto un tour per le vie della Capitale, definendo la pista ciclabile di via Pizzo di Claro, nel quartiere di Pratocarasso, come una specie di incubo.
Occhio alla periferia – «Effettivamente – precisa Paglia – le tratte da ripristinare non si trovano solo nella parte centrale della Città. Ma riguardano anche la periferia. La richiesta di credito è stata avanzata. Bisognerà vedere se verrà accolta dagli organi competenti. Si tratta comunque di un budget ragionevole e destinato al benessere della collettività».
Una superficie maggiore da curare – Infine, un’ultima annotazione. «Vorrei evidenziare, inoltre, che si tratta di fondi che puntualmente dovrebbero essere investiti per la manutenzione stradale. Con la Grande Bellinzona, la superficie a cui dobbiamo badare è notevolmente aumentata ed è opportuno che tutti abbiano lo stesso trattamento».