Un altro annuncio di lavoro che fa discutere. L'OCST: «Professione sotto attacco, urge il contratto collettivo»
CHIASSO - Cercasi architetto con sette anni di esperienza. Iscritto all'albo in Ticino. Insomma un professionista fatto e finito. Ma pagato meno di uno stagista: 1500 franchi (lordi) al mese.
L'annuncio - comparso nei giorni scorsi su Indeed.ch - è fresco fresco di pubblicazione, e nell'ambiente sta suscitando indignazione. «Contratto di lavoro: part-time. Stipendio: 19mila franchi l'anno» precisa l'azienda, uno studio d'ingegneria con sede a Chiasso.
«Certo colpisce che si cerchi un architetto per una cifra del genere» commenta Martin Muntaner, presidente del comitato OCST Architetti, Ingegneri e Disegnatori. «L'azienda in questione ha evidentemente bisogno di qualcuno che possa firmare dei progetti in Ticino. Non certo un lavoro da neo-laureati».
L'azienda in questione, al telefono con tio.ch/20minuti, afferma di non avere «fatto nulla di male» e che lo stipendio offerto è da intendersi per un posto di lavoro al 50 per cento. Ben al di sotto - comunque - dei minimi salariali previsti dal contratto collettivo firmato nel 2018 da sindacati e Ordine degli architetti (Otia). I salari base - per un architetto alle prime esperienze - partono da 60mila franchi l'anno.
L'accordo però non è ancora in vigore. Depositato a Berna, è in attesa di una approvazione definitiva da parte della Seco. «I continui casi di dumping salariale sono la prova che l'introduzione del contratto è necessaria e urgente» conclude Muntaner. «Ne sono la prova annunci come questo». Del resto non è certo il primo caso. E rischia di non essere l'ultimo.