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GAMBAROGNOLa Via del Ceneri presentata a Magadino

13.02.20 - 10:57
Il progetto è stato illustrato a un centinaio di persone ieri sera. L'inaugurazione ufficiale è prevista per il 21 marzo
Terre del Ceneri / Sertus
La Via del Ceneri presentata a Magadino
Il progetto è stato illustrato a un centinaio di persone ieri sera. L'inaugurazione ufficiale è prevista per il 21 marzo

MAGADINO - Ieri sera, mercoledì 12 febbraio, la casa comunale di Magadino si è gremita di oltre un centinaio di persone, interessate a scoprire le novità rappresentate dalle Terre del Ceneri e dalla Via del Ceneri.

Il sindaco del Comune di Gambarogno, Tiziano Ponti, dopo aver sottolineato che il 2020 sarà un anno particolare per il comparto, vista l’apertura della galleria di base che attirerà l’attenzione di tutta la Svizzera, ha introdotto il progettista della via del Ceneri, l’architetto Christian Rivola dell’atelier ribo+ di Cadenazzo.

Rivola ha illustrato la genesi del progetto della Via del Ceneri a partire da Cadenazzo e la sua estensione a Monteceneri e Gambarogno, con la conseguente nascita delle Terre del Ceneri, il comparto per la promozione turistico-territoriale. Rivola ha mostrato i punti d’interesse che saranno valorizzati tra Cadenazzo e il passo del Monte Ceneri, dove sorgerà la nuova Piazza Ticino.

L’inaugurazione della Via del Ceneri avverrà il prossimo 21 marzo. La parola è poi passata a Fabio Bonetti, direttore dell’Otr di Ascona-Locarno (Lago Maggiore e Valli), che ha sottolineato come Le Terre del Ceneri stanno mutando immagine e puntano a diventare una destinazione turistica nel cuore del Ticino.

Una realtà, questa, testimoniata anche da una nuova carta turistica che nasce dalla collaborazione tra Ticino Turismo e le tre Otr. Sono poi intervenuti due ospiti di grande competenza che hanno trattato di due aspetti di particolare rilievo ambientale e storico del territorio. Nicola Patocchi, direttore della Fondazione Bolle di Magadino, ha illustrato le attività che svolge l’ente per la salvaguardia del caratteristico habitat alla foce del fiume Ticino e per lo studio e la divulgazione in materia ambientale. Di particolare interesse le immagini proiettate che ricostruiscono, a partire da analisi del sottosuolo, l’evoluzione del territorio negli ultimi 25mila anni, mostrando come è avvenuta la formazione del Piano di Magadino.

Paolo Germann, memoria storica delle infrastrutture militari a Sud delle Alpi, ha invece ricostruito il clima politico-militare che tra fine Ottocento e inizio del Novecento portò alla creazione delle fortificazioni militari in Ticino. Suggestive immagini d’epoca hanno mostrato com’era il forte di Magadino nella prima metà del Novecento. Mentre la competenza di Germann ha descritto la tipologia di armamenti utilizzati e i motivi dei luoghi scelti per la dislocazione delle strutture di difesa. La serata è proseguita con Nicola Demaldi, fotografo di Sertus Image, che in questi anni ha documentato la realizzazione delle gallerie di Alptransit.

Demaldi ha proiettato in anteprima alcune immagini realizzate per Le Terre del Ceneri e che confluiranno in un volume che sarà disponibile da marzo e che si può già riservare presso le Cancellerie dei Comuni di Cadenazzo, Gambarogno e Monteceneri. Si tratta di un volume fotografico che immortala, attraverso l’obiettivo del fotografo bellinzonese, i luoghi più suggestivi delle Terre del Ceneri, ma che mostra anche volti e storie del territorio. Alcune di queste foto saranno poi presenti nella mostra che Demaldi inaugurerà in autunno a Castelgrande a Bellinzona. Un apprezzato rinfresco ha concluso la serata. Dopo l’incontro a Cadenazzo nel mese di dicembre e quello di gennaio a Monteceneri, si è così concluso il tour di presentazione del progetto alla popolazione dei tre centri delle Terre delle Ceneri.

Ora non resta quindi che aspettare il 21 marzo 2020 quando le genti del Ceneri di ritroveranno al passo del Monte Ceneri, nella nuova Piazza Ticino, per l’inaugurazione della Via del Ceneri.

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