Giocare d’anticipo e sapere prevedere gli eventi. Sono le parole d’ordine di Moreno Porfido, 54 anni e padre di 4 figli. La sua carriera “da capogiro"
MINUSIO – La ricetta contro la disoccupazione? Giocare d’anticipo. Chiedetelo a Moreno Porfido, 54enne di Minusio, padre di 4 figli. E chiamatelo pure Mister Lavoro. Sì, perché quest’uomo nel corso della sua vita ha cambiato ben 11 professioni. «E per professioni si intende proprio professioni, non posti di lavoro – precisa –. L’ho fatto sempre giocando d’anticipo, spinto dalla curiosità».
L’apprendistato e via in Svizzera interna – Storia particolare, quella di Porfido. Dopo le scuole medie, a Gordola, un anno fermo, praticamente in sala d’attesa. «Sono sempre stato un asino a scuola», ironizza. Poi l’apprendistato triennale di verniciatore di carrozzeria. Con tanto di attestato federale di capacità. «Al termine, mi sono messo in testa di andare in Svizzera interna. Sapevo che lì si guadagnava di più. E allora mi sono trasferito a Windisch, nel Canton Argovia, per un anno. Ho fatto il manutentore di macchine di cotone. E ho pure perfezionato il tedesco».
Un piede in banca – Moreno Porfido è un ragazzo mai domo. Ha voglia di spaccare il mondo. Un giorno, un suo amico gli dice che a Zurigo, in banca, cercano un fattorino. Lui si presenta e si fa assumere. «Passa un altro anno e prendo coraggio. Chiedo al direttore se mi fa lavorare in un altro reparto. Eccomi dunque nel back office, a fare “la spunta” delle conferme e il tesoriere. Avevo il vizio di sbirciare negli altri uffici. Anche nella Trading Room. Qualche tempo più tardi sono passato a quel settore».
L’organizzazione di viaggi – Ha solo 24 anni, Moreno. Ed è già alla sua quinta professione. «Il mio segreto stava nel capire i miei limiti. Ho sempre fatto solo quello che ero capace di fare». A un certo punto, però, la “morosa” spinge Moreno a rientrare in Ticino. Si apre una parentesi in una società finanziaria. Poi una nuova avventura in un’agenzia viaggi. «Come consulente viaggi e come organizzatore di soggiorni linguistici all'estero».
Un uomo intuitivo – Prima dei 30 anni, Mister Lavoro torna in banca, a Lugano. Diventa funzionario con il grado di procuratore. «Come responsabile del mercato dei cambi e della tesoreria». Nove anni. E un nuovo cambio. In un’altra banca, dove Moreno sarà responsabile finanziario. «Ci sono restato a lungo. Fino alle mie dimissioni. Sono sempre stato intuitivo. Tutte le aziende per cui ho lavorato, dopo la mia partenza o hanno chiuso o hanno subito rivoluzioni. Accadde anche per quella banca, poco dopo il mio addio».
Grazie a Nip & Tuck – La realtà è che Moreno ha già in testa qualcosa d’altro. «Un giorno mi guardo una puntata del telefilm Nip & Tuck. E mi rendo conto che esiste la figura del personal coach. Che cavolo è? Mi informo e scopro una nuova professione. Inizio così una formazione a Lugano».
Nel posto giusto al momento giusto – Oggi Moreno è personal coach, formatore per adulti e consulente al collocamento «Le persone che incontro restano incredule di fronte alla mia storia. Io gliela racconto per spiegare loro quanto sono stato fortunato e come oggi il mercato del lavoro sia diventato più complicato. A me è andata sempre bene, ho sempre avuto un sesto senso che mi ha permesso di anticipare gli eventi. E poi una grandissima motivazione. Ero sempre nel posto giusto al momento giusto».
Paradossi dell’era moderna – Ma un’Odissea come quella di Moreno Porfido potrebbe essere ripetuta da un giovane di oggi? «È estremamente difficile. Adesso si punta tanto sulla formazione, prima si guardava molto la pratica, quello che sapevi fare. Ora devi uscire dalla Bocconi per fare quello che ho fatto io in banca. Da una parte la gente è più formata, ed è un bene. Dall’altra, tutto questo è logorante e crea stress. È un po’ paradossale».
Il sogno ancora da realizzare – Mister Lavoro ora è un uomo felice. Eppure, ha ancora un sogno nel cassetto. «Sin da ragazzino sognavo di fare il fotoreporter. Sono appassionato di fotografia analogica. Non è detto che dopo la pensione ci arrivi. E a quel punto raggiungerei la mia dodicesima professione».