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BELLINZONAMorto in cantiere: il "colpevole" è la vittima

10.01.20 - 17:09
Si è concluso oggi il processo per un infortunio sul lavoro avvenuto nel 2013 in via Torti. Scagionati i tre imputati per omicidio colposo
tipress
Morto in cantiere: il "colpevole" è la vittima
Si è concluso oggi il processo per un infortunio sul lavoro avvenuto nel 2013 in via Torti. Scagionati i tre imputati per omicidio colposo

BELLINZONA - La responsabilità della tragedia? È del capocantiere. E il capocantiere è deceduto. Si è concluso così, a sette anni di distanza, il processo per un incidente sul lavoro avvenuto il 17 gennaio 2013 in un cantiere di via Torti, a Bellinzona. Lo riferisce la Regione

A perdere la vita, sommerso e soffocato sotto un cumulo di terra cadutogli addosso, era stato un 30enne valtellinese. In qualità di capocantiere, però, l'uomo era anche l'unico responsabile della sicurezza dei lavori e, quindi, anche dell'incidente costatogli la vita. Secondo il giudice Flavio Baggi, che ha presieduto oggi la Corte, se al suo posto fosse perito un operaio, sarebbe stato lo stesso 30enne a subire una condanna per omicidio colposo e franamento per negligenza. 

Assolti quindi il promotore immobiliare e il titolare della ditta di scavi, così come l'operaio che stava manovrando l'escavatore. Per tutti e tre la procuratrice Marisa Alfier aveva pronunciato un decreto d'accusa per omicidio colposo. «Non sapremo mai – ha rimarcato il giudice Biaggi – perché il capocantiere non ha rispettato le norme di sicurezza di cui era il solo responsabile». 

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