Conducenti, commercianti e residenti infuriati. Il Comune: «Siamo in fase sperimentale». E la situazione rischia di colare a picco dopo i lavori di pedonalizzazione in zona stazione
CHIASSO – Due semafori in 200 metri di strada. Spesso sono rossi. E generano code e intoppi. Accade a Chiasso, in via Comacini, col traffico che arriva dall'Italia, dalla dogana situata nelle immediate vicinanze. Conducenti, residenti e commercianti sono furiosi. «Questi semafori ci sono da circa un anno – dice Gianni Fontana, gestore del distributore ENI –. Il flusso del traffico non è più fluido. Viene continuamente bloccato. È pazzesco».
Effetti collaterali – In particolare negli orari di punta, le auto dei pendolari frontalieri incolonnate a Ponte Chiasso e dirette verso l'autostrada si ingolfano quasi subito appena entrate su suolo svizzero. Il risultato? Centinaia di veicoli ammassati lungo via Comacini. L'intento, verosimilmente, era quello di diluire il flusso di macchine pronte a riversarsi in autostrada. L'effetto collaterale, tuttavia, pare essere lampante.
A volte manca anche la sincronia – «Questi semafori sono sempre rossi, sovente non sono neanche sincronizzati tra loro», racconta una signora. «Ti bloccano sempre, anche se non c'è nessuno che deve passare da altre parti», aggiunge un'altra automobilista.
Indietro di 15 anni – Gianni Fontana si fa portavoce di un malumore diffuso nella zona. «Questo è un progetto vecchio di 15 anni. Lo hanno portato avanti, considerando il traffico di 15 anni fa. Adesso il traffico non è più quello. Ci troviamo confrontati, di conseguenza, con questo disagio. Qui si fanno i lavori, senza controllare prima cosa succede».
Sotto sorveglianza – Un attacco diretto alle autorità comunali. Rudy Cereghetti, responsabile dell'Ufficio tecnico, è consapevole della problematica. «Ci troviamo ancora in una fase sperimentale – ammette –. C'è sicuramente il potenziale di ottimizzazione. Cantone e Comune stanno sorvegliando quanto accade. Confido sul fatto che si possano trovare i dovuti correttivi».
Paradossi – «L'unico giorno in cui tutto è funzionato bene – puntualizza con ironia un residente – è quando è saltato tutto per un guasto. Lì la gente si è arrangiata e regolata da sola». «Il traffico scorrerebbe benissimo senza questi semafori – sostiene Fontana –. Ci si trova di fronte al rosso per fare attraversare persone che non ci sono. Non ha senso».
L'incognita – E attenzione. Dopo i lavori di pedonalizazzione in corso nella zona della stazione ferroviaria, la situazione potrebbe aggravarsi in via Comacini. «È così – conferma Cereghetti –. Ma l'ente pubblico deve guardare l'interesse generale. Si vuole fare in modo che il traffico circoli sull'asse periferico, dunque anche in via Comacini».
Un'ulteriore bufera – E qui scoppia un'altra polemica. Perché i commercianti situati nella zona della stazione sembrano non essere affatto felici di questa scelta del Comune. «È una pura idiozia – tuona Luca Tarchini, gerente dell'omonima tabaccheria di fronte alla stazione –. Si vuole ammazzare del tutto il commercio a Chiasso. Si chiudono vie inutilmente per fare circolare bus vuoti. È uno spreco totale di soldi».