Il cantiere abbandonato di Breganzona, oggetto di diverse polemiche, è pronto a ripartire. Lo annunciano i nuovi proprietari
LUGANO - Era stato soprannominato "l'obbrobrio" di Breganzona. Un pugno nell'occhio per gli abitanti del quartiere: quattro piani di cemento abbandonati, là dove una volta si stendeva il verde pubblico. Ora però nel famigerato cantiere, aperto nel 2015 e bloccato pochi mesi dopo – a causa del fallimento del costruttore Raffaello Molina – qualcosa si muove.
Dopo quattro anni di degrado, diverse interrogazioni comunali e un'indagine per reati patrimoniali a carico del promotore immobiliare, nel sedime all'angolo tra via Camara e via Vergiò sono stati rimontati i ponteggi. Il fondo era andato all'asta esattamente un anno fa, e ad aggiudicarselo era stata la banca Wir, principale creditore, per quattro milioni di franchi.
Ora i nuovi proprietari – una proprietà con sede a Zugo – contattati confermano che «tutto è pronto» e i lavori partiranno a breve. Il Dicastero edilizia privata della Città, dal canto suo, auspica che la riqualifica «avvenga in tempi rapidi».