Legambiente ha inserito la Chiasso-Milano nella top ten delle tratte ferroviarie più malmesse nel Belpaese. E ci spiega perché
LUGANO/MILANO - È messa peggio della Agrigento-Palermo. O della Battipaglia-Metaponto. La linea ferroviaria tra Chiasso e Milano è finita nella top ten delle peggiori d'Italia, stilata ogni anno da Legambiente. E rischia di creare «un effetto imbuto» che, nei prossimi anni, potrebbe peggiorare ulteriormente.
Possibile? Mentre le FFS si preparano a inaugurare la galleria di base del Ceneri, promettendo un servizio più efficiente e veloce, oltre confine la situazione «non è affatto migliorata» avverte l'associazione italiana. E a preoccuparsi non sono solo gli ambientalisti. A sollevare dei dubbi era stato anche un insospettabile Marco Borradori, sindaco di Lugano, al "taglio del nastro" dei nuovi Giruno.
Le preoccupazioni, in effetti, sembrano giustificate. Ne è convinta la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto. «Parliamo della linea più trafficata della Lombardia, con qualcosa come 48mila pendolari al giorno, e con gravi problemi strutturali».
Anzitutto il numero di convogli, «inadeguato rispetto alla quantità dei viaggiatori» sottolinea Meggetto. Aumentare le carrozze «risolverebbe il problema della compressione dei pendolari soprattutto negli orari di punta» tanto per cominciare. Ma il vero problema è il numero delle corse.
«La linea è arrivata a saturazione, e occorrerebbe un investimento consistente per potenziarla» polemizza Legambiente. «Al momento la Regione Lombardia ha previsto degli investimenti di ammodernamento, ma sono lontanissimi dal risolvere il problema». Un progetto per quadruplicare i binari tra Monza e Seregno è stato abbandonato (a inizio anni Duemila) per il costo giudicato eccessivo: 3 miliardi di euro. «Da allora non c'è traccia di una pianificazione di interventi strutturali di grande portata su questa linea».
Senza aumentare i binari il rischio è che, con il completamento di Alptransit, la linea giunga al collasso. Gli ambientalisti ne sono convinti. «Senza un potenziamento della linea, i treni internazionali ostruiranno la tratta. Creando un problema ulteriore ai collegamenti locali».