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CANTONE / CONFINEBus per i frontalieri? «Noi non ne sappiamo nulla»

17.12.19 - 11:02
Oltreconfine si parla di uno «studio svizzero di fattibilità» per l’introduzione del trasporto elettrico. Ma AutoPostale e il Cantone non ne sono a conoscenza
TiPress - foto d'archivio
Bus per i frontalieri? «Noi non ne sappiamo nulla»
Oltreconfine si parla di uno «studio svizzero di fattibilità» per l’introduzione del trasporto elettrico. Ma AutoPostale e il Cantone non ne sono a conoscenza

VARESE - Bus elettrici che conducono i frontalieri in Ticino. Un unico mezzo, non inquinante, che trasporta 30-40 frontalieri da questa parte del confine, evitando che lo stesso numero di auto si accalchi sulle strade. A leggerla così sembra una buona idea. Idea che è apparsa la scorsa settimana sulle pagine de La Prealpina.

Il quotidiano di Varese e dintorni menziona «uno studio di fattibilità in dirittura d’arrivo tra multinazionali che si occupano di energia elettrica e società di trasporto legate ad AutoPostale della regione di frontiera». Lo stesso sindaco di Cremenaga ha espresso al giornale italiano entusiasmo. «Si potrebbe salire a Luino, passando da Ponte per arrivare a Zurigo sempre con i mezzi pubblici», ha dichiarato.

Abbiamo quindi cercato informazioni più precise sul fantomatico “gigante giallo per i frontalieri” rivolgendoci ai diretti interessati. La risposta di AutoPostale, però, non è quella che ci saremmo aspettati: «Non conosciamo lo studio - fa sapere il servizio stampa -. Siamo fieri di voler costruire una flotta elettrica insieme ai nostri partner in Ticino, tuttavia i piani finora si riferiscono solo al Ticino». A inizio ottobre AutoPostale e l’Azienda Elettrica Ticinese (Aet) hanno firmato una dichiarazione d’intenti per promuovere la mobilità elettrica. Mentre AutoPostale prevede di utilizzare e gestire gli autobus elettrici, Aet insieme ad altri partner fornirà l‘infrastruttura di ricarica e l’energia rinnovabile.

Risposta simile è giunta anche dal Dipartimento del territorio (Dt), a cui «non risulta che siano in corso progetti di questo tipo».

Domenico Rigazzi, sindaco di Cremenaga, dal canto suo precisa che «la fonte momentaneamente è riservata» e «l’innovativo progetto è ancora in fase embrionale».

Pare proprio che per il “bus dei frontalieri” bisognerà ancora attendere.

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COMMENTI
 

anndo76 4 anni fa su tio
magari fosse vero... anche se sembra piu' la classifa "notizia" per aumentare tirature dei giornali in questione....poi spero di sbagliarmi

miba 4 anni fa su tio
Se fosse attrattivo perché no?

Pino.45 4 anni fa su tio
Con il nuovo orario 2020/21 la corsa Ponte Tresa Luino con Autopostale parte alle 4.45 e sara coperta per ogni mezzora negli orari di punta ed il resto della giornata ogni ora un Autopostale fino alle oo.15. Il bus dei frontalieri é l'anno prossimo con il nuovo orartio sara realta ma i frontalieri prenderanno questi bus? che da Luino Fornasette Ponte tresa e tram fino a Lugano e via Berna Zurigo?. In Italia mancano in questa zona i Posteggi Park/ride.l'unico Comune impegnato é Ponte Cremenaga grazie Sindaco sei stato da esempio, Luino deve seguire altrimenti gi Autopostali messi a disposizione della Svizzera circoleranno a vuoto e le macchine intaseranno le nostre strade del basso ed alto Malcantone. Grazie Sindaco si Cremenaga d'aver mosso le acque in Italia e Grazie alla Svizzera di aver già incluso negli orari il "bus dei frontalieri" Importante avere i bus che funzionano a diesel o elettricita questo è futuro

francox 4 anni fa su tio
A parte gli scherzi, hanno già provato con un battello sul lago maggiore ma i frontalieri non l'hanno nemmeno ca..ato. Il giorno di massimo afflusso è stato di tre passeggeri.

Nicklugano 4 anni fa su tio
Si potrebbe pensare anche ad un collegamento aereo da Varese e Como per Lugano-Agno, magari con i Pilatus. Che ne dice il megamanager Merlo ?

Bayron 4 anni fa su tio
Hahaha!!
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