A Monte Carasso, oltre 400 presepi provenienti da ogni parte del mondo. Uno scenario suggestivo immortalato in video. La coordinatrice Maria Elena Guidotti: «Qui ci sono piccoli “gioielli”»
MONTE CARASSO – Oltre 400 presepi provenienti da ogni parte del mondo “nascosti” nelle cantine dell’ex convento delle Agostiniane a Monte Carasso (Bellinzona). Domenica 15 dicembre scatterà una mostra davvero particolare, organizzata per il secondo anno consecutivo dall’ Associazione Benefica Gianni Pestoni. Tio/20minuti, con la telecamera, ha seguito la coordinatrice Maria Elena Guidotti nelle ultime fasi dell’allestimento.
Maria Elena, come si fa a portare in un unico posto oltre 400 presepi?
Io e mio fratello siamo grandi appassionati di presepi. Già solo noi ne abbiamo circa 850. Poi io ho anche un po’ la faccia tosta. Vado e chiedo in giro se la gente ne ha di particolari da prestarci per la mostra.
E qual è stato l’esito?
È nato così un tamtam in tutta la Svizzera italiana. Alcuni presepi arrivano anche dal museo storico di Altdorf, nel canton Uri. Complessivamente abbiamo coinvolto una trentina di collezionisti.
Qual è la caratteristica dei presepi esposti?
Qui ci sono piccoli “gioielli”. Sono tutti particolari, fatti a mano. Originali. Molti danno una seconda vita ad attrezzi del passato. Altri hanno un risvolto sociale. Ce n’è uno realizzato da persone con disabilità. E quello è un presepe che trasmette anche una certa drammaticità.
Per voi è la seconda edizione. Qual è il messaggio di quest’anno?
Il 2019 è stato l’anno del risveglio della coscienza climatica. A allora noi invitiamo tutti a fare una riflessione. Partendo da San Francesco, l’inventore del presepe, nel 1223.
Dunque?
Nel suo Cantico delle Creature lui ci invita a osservare le bellezze della natura, del creato. Ecco, prima di rovinare tutto, forse dovremmo fermarci un attimo anche noi. E pensare. Renderci conto che stiamo andando nella direzione sbagliata.
Resterete “aperti” fino al 12 gennaio. Offerta libera. A chi andrà il ricavato?
Alla Missione di Suor Maria degli Angeli, religiosa originaria di Sementina e attiva in Madagascar, e alla associazione di Helen Schoch, signora di Montecarasso che opera in Ucraina. Due associazioni serie che fanno davvero del bene.