Ben 153 appartamenti sull'ultima collina verde di Breganzona. Il progetto sta creando malumori tra i residenti
LUGANO - Il "pratone" di Breganzona è diventato un bosco di modine. In quello che è l'ultimo spazio verde della frazione luganese - il parco della storica villa Censi - sorgeranno tredici nuovi stabili. In pratica un mini-quartiere. Il progetto sta suscitando non poco malumore tra i residenti.
La domanda di costruzione, presentata a fine novembre, non è passata inosservata. Prevede in totale 153 appartamenti da costruire da zero, dove oggi verdeggia una collina di vigne e alberi da frutto. A lanciare la polemica sono stati i Verdi di Lugano, sulla loro pagina Facebook.
«Non solo a Brè, Gandria e Valcolla... ecco anche a Breganzona l'effetto delle lungaggini nella revisione dei Piani Regolatori di Lugano» si legge nel post, con tanto di foto del campo cosparso di modine. E gli abitanti della zona non l'hanno presa meglio.
«È uno scempio» sbotta una donna del posto. «Una volta qui avevamo un paesaggio da cartolina, tutto prati». Anche la pagina Lugano-Vintage polemizza sulla «colata di cemento» che «farà impallidire il vecchio nucleo del paese». Nostalgia a parte, qualcuno si preoccupa invece per il traffico, e per gli affitti «già altissimi in questa zona».
I nuovi edifici non abbasseranno la media dei prezzi. «Sette volumi presenteranno appartamenti di standard alto, gli altri sei di standard medio» si legge nella domanda di costruzione presentata dallo studio Baumschlager Eberle di San Gallo. Committente: Swiss Life. Il colosso assicurativo dovrà vedersela, però, con alcune opposizioni. Il termine per presentarle è il 17 dicembre, e i vicini assicurano che non mancheranno.