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BELLINZONANuovi cestini in città, «ma il buco è troppo piccolo»

08.12.19 - 23:16
Sono pensati per contrastare i "furbetti" della spazzatura casalinga, ma per alcuni sono scomodi. La Città: «Ce li vogliono imitare»
Foto lettore Tio/20minuti
Nuovi cestini in città, «ma il buco è troppo piccolo»
Sono pensati per contrastare i "furbetti" della spazzatura casalinga, ma per alcuni sono scomodi. La Città: «Ce li vogliono imitare»

BELLINZONA - «Non si riesce più a buttare nulla che sia più grande di un fazzoletto di carta». È questa la lamentela di un cittadino di Bellinzona, che si aggiunge ad altre voci simili. A essere incriminati sono i nuovi cestini apparsi nei quartieri della capitale, rei di avere buchi troppo piccoli in cui risulta difficile depositare i rifiuti.

L’obiettivo della città è palese: si vuole evitare la “carovana” di spazzatura casalinga nei cestini comunali. Da quando è stato introdotto il sacco rosso a pagamento, infatti, sono apparsi i consueti “furbetti” che portano fuori i rifiuti in piccole quantità nei sacchettini, da abbandonare in città alla prima occasione.

Ma le dimensioni ridotte dei nuovi cestini di Bellinzona rischia di creare un effetto indesiderato. «Se non riescono a buttarle, alcuni abbandonano le schifezze a lato, sull’asfalto. E ne risente il decoro della città. Se poi i cestini non vengono svuotati tutti i giorni e la spazzatura accumulata a terra rimossa, la situazione diventa velocemente degrado».

Critiche rispedite al mittente dal Settore servizi urbani e ambiente della Città: «Nei quartieri della città di Bellinzona la vuotatura dei cestini viene effettuata almeno una volta al giorno, e per i nuclei più volte al giorno». Il responsabile Giorgio Christen sostiene che «la tipologia attuale dei cestini ha risolto molti problemi», tra cui «il deposito indiscriminato di sacchi per la raccolta dei rifiuti, per di più non ufficiali, e quella di diverse tipologie di materiali riciclati che devono essere smaltiti negli appositi spazi, previsti negli ecocentri e negli ecopunti». 

Abusi e «maleducazioni» che hanno «obbligato la Città a intervenire molto rapidamente» per salvaguardare i cestini che «sono concepiti per una tipologia di rifiuto che non è quella con cui purtroppo ci vediamo spesso confrontati». 

Quanto ai cestini “con il buco troppo piccolo”, sembra che le lamentele dei cittadini non vedano un riscontro nelle autorità. «Diversi comuni ticinesi prendono spunto dalla loro tipologia per introdurli nei loro comprensori», conclude Christen. Un risultato che fornisce solo conferme alla Città: «Le scelte prese sono apprezzate anche da altri servizi comunali».

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