L’appello lanciato dai sindaci del distretto ai colleghi del Luganese: «Ancora molto può essere fatto sul vostro territorio contro i posteggi selvaggi e per promuovere la mobilità aziendale»
MENDRISIOTTO - «Così non si può andare avanti». Ha i toni esasperati di una regione soffocata dal traffico la lettera aperta che cinque sindaci dei principali centri del Mendrisiotto hanno scritto ai loro colleghi del Luganese. «Solo qualche mese fa credevamo che lo stato deprecabile di intasamento delle nostre strade non potesse peggiorare, ma ci eravamo sbagliati». In queste ultime tre settimane, si legge nell’appello sottoscritto dai sindaci di Chiasso, Mendrisio, Novazzano, Stabio e Vacallo, «la situazione si è decisamente deteriorata e la nostra regione è al limite della sopportazione».
Tutti fermi - Le conseguenze denunciate nella lettera sono quelle note: «L’aria inquinata e gli ingorghi interminabili minano fortemente la nostra qualità di vita, in particolare delle fasce più sensibili della popolazione come gli anziani ed i bambini». Come anche la causa: «Ogni giorno la nostra regione è invasa da veicoli che imboccano l’autostrada anche per raggiungere il Luganese, bloccando di fatto la mobilità del Mendrisiotto. Tutti fermi».
Inermi davanti al serpentone - Ogni sera, ricordano i sindaci del distretto, i nostri cittadini assistono inermi allo stesso spettacolo. Il serpentone di autovetture rimane fermo per ore in colonna, diretto verso i valichi. Le code iniziano già a Lugano nord e si estendono fino ai nostri confini». Davanti al groviglio viario, gli stessi amministratori si dichiarano «consapevoli del fatto che un problema di tale complessità non sia di facile soluzione e che gli enti locali non dispongano di tutti gli strumenti per poterli risolvere». Ma…
«Potete fare molto anche voi» - Tuttavia, ed è allora che la lettera si trasforma in SOS, i Comuni possono agire. I cinque sindaci ricordano le azioni intraprese nella regione per migliorare la viabilità e invitano i colleghi del Luganese a fare di più: «Così non si può andare a avanti, ed è per questo che rivolgiamo a voi il presente appello poiché, a nostro parere, ancora molto può essere fatto sul vostro territorio per inibire i posteggi abusivi, regolamentare i posteggi privati e promuovere misure di sostenibilità aziendale.
Le aziende virtuose - Nella nostra regione, ricordano i cinque sindaci, «ci sono aziende virtuose con centinaia di dipendenti che arrivano con pullman ed organizzano il trasporto collettivo dei dipendenti. Diverse aziende hanno introdotto tasse sui posteggi e questo indipendentemente dalla tassa di collegamento. Altre aziende promuovono il car pooling, altre hanno sottoscritto l’abbonamento aziendale e quindi sostengono finanziariamente i loro dipendenti nell’utilizzo dei mezzi pubblici». Il problema del traffico, conclude la lettera aperta, «richiede una strategia strutturata ma realizzare almeno quanto è nelle competenze dei Comuni può lenire nel breve termine gli effetti dannosi di un traffico incontrollato».