Il Ticino perde un locale storico. “Serata nostalgia” con ex collaboratori e clienti. Sul palco lo Swiss Elvis. Gianni Morici: «Qui dentro ho messo l’anima. Spiace per le nuove generazioni»
BELLINZONA – Addio Peter Pan. Scatta il conto alla rovescia per lo storico bar di Bellinzona. I proprietari dello stabile hanno deciso che l'esercizio pubblico deve chiudere, per lasciare spazio ad altri progetti. Intanto, c'è attesa per la "serata nostalgia" di venerdì 6 dicembre. «Sono invitate tutte le persone che in quasi 28 anni di storia hanno avuto a che fare con il mitico "Pit" – spiega il responsabile Gianni Morici –. Dai clienti ai collaboratori».
Metà della sua vita spesa lì dentro – Sul palco, per l'occasione, si esibirà Nino Zucca, lo Swiss Elvis. «Abbiamo sempre avuto un'anima rock – precisa Morici –. Giusto dunque omaggiare Presley, una leggenda, con il King of the Rock "nostrano"». Le attività del Peter Pan non cesseranno completamente. Morici lo aveva già preannunciato. Proseguiranno con la musica live all'ex Ramarro e con gli eventi al Chupito. «Verrà però a mancare la magica atmosfera del bar che si era creata qui in quasi tre decenni – ammette Morici –. Io ho 48 anni. L'ho aperto a 20. Ho passato qui dentro più di metà della mia vita».
I Vomitors per il commiato definitivo – Fa tenerezza Gianni Morici. È emozionato. Commosso. Si scusa a più riprese, a voce bassa, davanti alle telecamere di Tio/ 20 Minuti. Ha le lacrime agli occhi. Passano dal bar anche alcuni avventori abituali. L'amarezza è tanta. «Si chiude un ciclo», dice sconsolato un cliente. E di fatto è proprio così. «Andremo avanti fino a Natale circa – fa notare Morici –. Il contratto scade il 31 dicembre. Ci sarà ancora un concerto dei Vomitors, al 21 dicembre, il gruppo che inaugurò il locale nel lontano 1992, poi sul vecchio Pit calerà definitivamente il sipario».
Un pensiero per i giovani – Bellinzona perde un altro pezzo di vita mondana. E non solo Bellinzona, ma anche il Ticino, che già si trova confrontato con l'imminente chiusura di altri due ritrovi storici nel Sopraceneri. Morici non fa polemica. Ma è comunque scosso. «A Bellinzona personalmente non ho mai avuto resistenze in tutti questi anni di musica. Nessuno si è praticamente mai lamentato per quello che ho fatto. Nonostante questo, è normale che io sia dispiaciuto. In particolare per le nuove generazioni, che non avranno più la fortuna di avere a disposizione determinati punti di ritrovo. E poi perché qui lascio veramente tanti, tantissimi ricordi».