Per il PS l'impresa non vale la spesa: «Per riattivare nuovi e numerosi voli di linea servirebbero altri 60-70 milioni oltre a quelli già approvati da Gran Consiglio e Consiglio comunale»
LUGANO - Il Partito Socialista di Lugano, I Verdi di Lugano e il Partito Comunista hanno deciso di lanciare congiuntamente il referendum contro il credito di 5,8 milioni di franchi - deciso dal Consiglio Comunale di Lugano lo scorso 25 novembre 2019, per rilanciare l'aeroporto e coprire le perdite d’esercizio della Lugano Airport SA.
Per la riuscita - segnala lo stesso PS in una nota - occorrono 3'000 firme di cittadine e cittadini con diritto di voto a Lugano. Le liste, anche se incomplete, dovranno essere rinviate ai promotori entro martedì 31 dicembre 2019.
«L’aviazione di linea in Ticino non ha più futuro» - Durante un’assemblea straordinaria al Palazzo dei Congressi, il PS è stato chiaro: «Siamo contrari a investire altri 9.6 milioni di franchi (5.76 milioni della Città, 3.84 del Cantone) che si aggiungono ai 40 milioni di denaro pubblico già versati dal 2006 al 2018. La concorrenza della ferrovia e dei vicini terminal internazionali rende obsoleto per i voli di linea l’aeroporto di Lugano-Agno. Lo dimostrano i fatti: nessuna compagnia di linea vola più!», sottolineano in una nota.
Secondo il PS, infatti, «per riattivare, se mai fosse possibile, nuovi e numerosi voli di linea, Cantone e Città dovrebbero prolungare la pista interrando la strada cantonale Agno-Muzzano (circa 30 milioni di franchi), coprire disavanzi fin oltre il 2030 e concedere nuovo capitale per altri investimenti. In tutto, altri 60-70 milioni oltre ai 9.6 già approvati da Gran Consiglio e Consiglio comunale».
«Si illudono i lavoratori» - Il PS, in sostanza, vede la spesa come una perdita di denaro: «Invece di buttare via altri milioni - sottolinea - è meglio avviare un piano di ricollocamento del personale in esubero, che a breve rimarrà in ogni caso senza lavoro, vista l’assenza di voli di linea (le lettere di disdetta partiranno a gennaio secondo quanto indicato dal Municipio di Lugano): il ricollocamento del personale è senz’altro possibile viste le competenze acquisite e visto il turnover nelle amministrazioni pubbliche e parapubbliche (Città, Cantone, aziende di trasporto sussidiate)».