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AGNOL'uomo da un centinaio di voli all'anno: «Treno o auto non sono un'alternativa»

27.11.19 - 15:38
Da Agno, Rolando Rappi volava settimanalmente in tutta Europa. Ora il volo per Zurigo non c'è più e ne paga le conseguenze. Ma non solo lui: «Senza aeroporto il Ticino rinuncia a un sacco di soldi»
Ti Press/FB
L'uomo da un centinaio di voli all'anno: «Treno o auto non sono un'alternativa»
Da Agno, Rolando Rappi volava settimanalmente in tutta Europa. Ora il volo per Zurigo non c'è più e ne paga le conseguenze. Ma non solo lui: «Senza aeroporto il Ticino rinuncia a un sacco di soldi»

AGNO - «Temiamo che qualcuno non abbia compreso bene cosa rappresenti l'aeroporto per il Ticino: è fondamentale per i congressi, per il turismo e anche per la comodità dei ticinesi». Così si era espressa ieri Melanie Tisat-Rihs, collaboratrice di Lugano Airport. Una tesi sposata appieno da Rolando Rappi, che gestisce per una grossa azienda i rivenditori di buona parte dell’Europa. Percorrendo distanze impossibili da coprire in auto o in treno.

Prima dell'annullamento dei voli, volava settimanalmente a Zurigo e da lì decollava verso altre destinazioni. E per uno che viaggia per affari, tra aereo e treno non c’è partita. «Abitando ad Agno, partivo da casa a piedi e dopo una mezzoretta mi trovavo già in volo. Arrivavo a Zurigo, bevevo un caffè, controllavo le mail e proseguivo il mio viaggio», spiega Rappi. Tempo totale: poco più di due ore, «senza stress». 

Il treno non è un'alternativa - Al contrario, senza l'aeroporto di Agno, deve prendere il trenino (FLP), cambiare a Lugano, prendere il treno e fare un paio di cambi prima di raggiungere Zurigo-Kloten: «Arrivo che sono già trascorse oltre tre ore. E devo ancora fare il check in!». Insomma, se si vuole andare solo a Zurigo, il treno può essere un’alternativa valida. Ma se il viaggio prosegue in aereo, no.

Il comfort non ha prezzo - Naturalmente tutta questa comodità ha un prezzo, «ma quando sei per 2-3 giorni a una fiera vuoi arrivare a casa il prima possibile, anche a costo di spendere un po’ di più», sottolinea il nostro interlocutore.

Impossibile lavorare - E al ritorno c’è pure il problema della coincidenza con il treno: «Spesso la si perde per qualche minuto e bisogna attendere ancora un’ora». Un’attesa che non permette di lavorare, come invece si può fare nella lounge dell’aeroporto. «Anche lavorare sul treno, specie al venerdì sera, è praticamente impossibile. È già buono se si riesco a viaggiare seduto», lamenta il manager. L’alternativa di volare su Malpensa viene ugualmente giudicata negativamente: «Essendo un volo internazionale, i tempi per i controlli si allungano. Poi c’è ancora l’autostrada da fare…».

Svalutazione del Ticino - La conseguenze di un'eventuale chiusura definitiva dell'aeroporto di Agno, per Rolando Rappi, sono chiare: «Abbiamo investito molti soldi in strutture come il LAC e organizziamo congressi internazionali che portano 1500-2000 persone in Ticino. Ma se sull’invito scriviamo che non c’è un aeroporto in molti rinunciano, e il Ticino rinuncia a un sacco di soldi».

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