Il Comune ha deciso di seguire il Cantone. Pioggia di milioni per risanare la struttura. Come l'ha presa chi lavora al fronte? Il nostro video tra dipendenti e commercianti
LUGANO – Non solo il Cantone. Ora c'è anche il Comune di Lugano a volere salvare l'aeroporto di Agno. La notizia è della serata di lunedì: luce verde a un credito di 5,76 milioni di franchi per risanare, e rivalorizzare, Lugano Airport SA. Sperando che poi, nel giro di un anno, sul "treno" salga qualche facoltoso privato. Come l'avranno presa i collaboratori della struttura, confrontati per mesi con lo spettro del fallimento? Tio/ 20Minuti si è recato con la telecamera tra i collaboratori dell'aeroporto.
La paura del referendum – Una cosa emerge subito. C'è la paura di un referendum. Perché nonostante la buona notizia scaturita dal Consiglio comunale, c'è chi non è sereno. I Verdi vogliono che si faccia dietrofront. Forse anche il PS. E poco importa se la Conferenza dei sindaci del Malcantone ha palesemente manifestato l'idea di contrastare il possibile referendum. «E`chiaro che ci pensiamo – racconta Melanie Tisat-Rihs, collaboratrice di Lugano Airport –. Perché temiamo che qualcuno non abbia compreso bene cosa rappresenti l'aeroporto di Agno per il Ticino. L'aeroporto è fondamentale per i congressi, per il turismo e anche per la comodità dei ticinesi».
Commercianti che gettano la spugna – Ma poi c'è anche un altro problema. Diversi commercianti, anche se si rifiutano di parlare davanti alla telecamera, non stanno credendo nel possibile rilancio di Lugano Airport. L'edicola probabilmente chiuderà. Stessa cosa per una ditta di trasporto merci. Idem per uno snack bar e per un altro importante spazio. «E che teniamo aperto a fare – ci dice un negoziante a microfoni spenti – se tanto qui non passa nessuno? Va bene il rilancio. Ma intanto bisogna arrivare a fine mese. E a noi i soldi non li regala nessuno».
Speranze e sospiri di sollievo – Allegria da parte di Michela Kessel, ricezionista della JetCar Rent (noleggio auto). «Fantastico, si va avanti – ammette sorridendo –. Questi mesi sono stati tristi, tetri, sempre sul chi vive». Passa di lì un cittadino col cane. Vive ad Agno da tanti anni. «Per fortuna il Comune ha appoggiato l'aeroporto. Agno senza l'aeroporto sarebbe triste».
La popolazione potrebbe dare una mano – «Tiriamo un po' il fiato – sostiene Moreno Valli, un altro dipendente di Lugano Airport –. Adesso però anche la popolazione dovrebbe crederci. Qui ci sono dei bar, dei ristoranti. I ticinesi potrebbero venire qui a fare l'aperitivo, a mangiare, si potrebbero organizzare eventi».