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LUGANOChi conosce l’agente di quartiere, si sente più sicuro

22.11.19 - 11:59
Sono stati presentati stamani i risultati del sondaggio sulla sicurezza. I cittadini più soddisfatti della qualità di vita sono quelli di Castagnola, Carona e Cureggia
Polcom Lugano
Chi conosce l’agente di quartiere, si sente più sicuro
Sono stati presentati stamani i risultati del sondaggio sulla sicurezza. I cittadini più soddisfatti della qualità di vita sono quelli di Castagnola, Carona e Cureggia

LUGANO - A Lugano si sta bene, anche dal punto di vista della sicurezza. Lo dicono i dati statistici nazionali degli anni compresi tra il 2015 e il 2017. E ora lo conferma anche la popolazione, che in generale si dice soddisfatta della qualità di vita. In particolare nei quartieri di Castagnola, Carona e Cureggia. E su tutto il territorio c’è la percezione che i reati e i comportamenti civili siano in diminuzione.

Questi sono solo alcuni dei dati emersi dal sondaggio sulla percezione della sicurezza che la Città di Lugano ha condotto tra gennaio e aprile 2019 in collaborazione con l’Unità di ricerca in criminologia della Scuola di scienze criminali dell’Università di Losanna. Un sondaggio che ha interpellato 14’717 persone e ha ricevuto 7’885 risposte (si tratta di un tasso del 53,6%). E che fondamentalmente traccia un quadro positivo della situazione.

Le preoccupazioni dei cittadini - «Ma dobbiamo andare oltre la statistica, senza commettere l’errore di dire che va tutto bene» ha sottolineato stamani il vicesindaco Michele Bertini, capodicastero Sicurezza. È vero: il 43,5% dei cittadini ritiene che nel corso degli ultimi cinque anni il livello di sicurezza sia migliorato (in un sondaggio del 2009 l’87,6% dichiarava invece che il proprio senso di sicurezza era peggiorato o rimasto invariato). Ma le preoccupazioni non mancano. E riguardano soprattutto aspetti relativi alla situazione economica individuale, dai premi della cassa malati da pagare alla disoccupazione.

La criminalità è vista come un problema dal 5,7% degli interpellati (in Svezia e nel Regno Unito, hanno sottolineato i ricercatori, si trova invece tra le tre principali preoccupazioni). E a Lugano si parla in particolare dei furti nelle abitazioni (soprattutto a Cureggia, Breganzona e Villa Luganese), di guida pericolosa di veicoli (a Barbengo e Carabbia). Seguono il consumo e lo spaccio di stupefacenti in luoghi pubblici, l’inquinamento acustico e il rumore nelle ore serali (principalmente tra i residenti del centro storico).

A tu per tu con l’agente di quartiere - I risultati del sondaggio giocano inoltre a favore della polizia di prossimità. Se il 91,7% dei luganesi si sente sicuro quando esce da solo di giorno nel proprio quartieri, il 65,4% lo è anche quando è buio. E per questi ultimi si tratta soprattutto di cittadini «che conoscono il nome dell’agente di quartiere» come ha sottolineato Stefano Caneppele, professore di criminologia. «Il rapporto di prossimità che la polizia instaura coi cittadini - ha spiegato - porta a un aumento della percezione della sicurezza».

La statistica - Dal punto di vista statistico, dal 2014 a Lugano si osserva un calo di tutte le tipologie di reati. Soltanto il furto di veicoli è, nell’ultimo anno, in controtendenza. Un fenomeno che probabilmente è dovuto alla crescente diffusione di biciclette elettriche, che sembrano allettare i malviventi.

Intervento su più fronti - La sicurezza non è, tuttavia, determinata soltanto dall’azione della polizia, ha ricordato il vicesindaco Bertini sulla base dei risultati. «Contano anche altri fattori, come quelli legati alla socialità». Per questo motivo le autorità non possono dimenticare «una visione più corale, che contribuisce al senso di sicurezza». Il sondaggio ha in questo senso permesso di sentire il polso della popolazione, come ha detto anche il sindaco Marco Borradori.

«Non abbassiamo la guardia» - Che senso ha però condurre un sondaggio quando le statistiche dicono che «tutto va bene»? Marcelo F. Aebi, professore di criminologia, ha spiegato che i risultati presentati oggi sono un punto di riferimento per il futuro. Saranno insomma un termine di confronto. E il comandante della polizia cittadina, Roberto Torrente, da parte sua ha sottolineato che «anche se il senso di sicurezza è aumentato, non possiamo abbassare la guardia».

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COMMENTI
 

ctu67 4 anni fa su tio
pienamente d'accordo " i comportamenti civili stanno diminuendo"!! peccati per gli orari ...dalle 17.00 gli incivilissimi si scatenano nei quartieri ....quando l'ausiliario timbra uscita !
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