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AttualitàDal fotovoltaico allo studio sui batteri: quando la Supsi progetta al fronte

21.11.19 - 18:11
Il mandato che il Cantone ha stipulato con la scuola comprende sedici ambiti. Tra i molti abbiamo selezionato tre progetti
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Dal fotovoltaico allo studio sui batteri: quando la Supsi progetta al fronte
Il mandato che il Cantone ha stipulato con la scuola comprende sedici ambiti. Tra i molti abbiamo selezionato tre progetti

MANNO - Costruire in funzione del cambiamento climatico. Monitorare gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla qualità delle acque. Ma anche disporre di dati statistici sulle emissioni di CO2 per attuare una pianificazione energetica ottimale. Tra i compiti del mandato affidato dal Cantone alla Supsi, per cui è stato chiesto dal Governo un credito di 1,5 milioni per il periodo 2020/24, ve ne sono molti che toccano le emergenze del presente.

Una panoramica completa sul supporto tecnico-scientifico che la Supsi garantisce all'Amministrazione cantonale dovrebbe comprendere sedici ambiti. Ne abbiamo scelti alcuni.

Costruire in funzione del cambiamento climatico - Il surriscaldamento degli insediamenti richiede un’attenzione nella loro pianificazione per limitare i fenomeni di surriscaldamento, attraverso la ventilazione o misure di raffreddamento naturale. Ad oggi esistono già una varietà di misure disponibili a favore del microclima insediativo.

Dati sull’energia, sulle emissioni rilevanti per il clima - La conoscenza del quadro complessivo del bilancio energetico cantonale, che evidenzi le quantità di energia prodotte sul territorio cantonale, le importazioni, le esportazioni e i consumi nei settori di utilizzazione finale, nonché le emissioni di CO2 costituiscono elementi imprescindibili per attuare una pianificazione energetica e climatica efficace. Scopo del compito è l’aggiornamento dei dati riguardanti l’energia e le emissioni di CO2 a livello cantonale

Inquinamento atmosferico - L’accompagnamento del monitoraggio degli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla qualità delle acque: in particolare la valutazione e la verifica dei punti di prelievo; la partecipazione alla preparazione,redazione, controllo e verifica di rapporti annui, pubblicazioni scientifiche e divulgative.

Tre progetti: il fotovoltaico - Tra i progetti puntuali e meritevoli di attenzione segnaliamo il Lic- Lugaggia Innovation Community dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito. Il progetto affronta la tematica di gestione e organizzazione delle comunità di autoconsumo. Nel caso specifico del progetto pilota il comune di Capriasca ha installato un impianto fotovoltaico da 30 kWp nel villaggio di Lugaggia sul tetto dell’asilo locale. L’Azienda elettrica di Massagno, il distributore che serve l’area, intende promuovere la creazione di una comunità, che collega l’asilo e una decina di case vicine.

Monitoraggio sui batteri resistenti - Un altro progetto vede all’opera il Laboratorio di microbiologia applicata (Lma) con il monitoraggio antibiotico della resistenza nel Lago Lugano e fiumi immissari. L'utilizzo massiccio di antibiotici in ambito clinico e veterinario provoca una loro diffusione nell'ambiente tramite la rete idrica. Ciò innesca una selezione di batteri resistenti che possono ritornare nella sfera umana o possono fungere da serbatoio di geni di resistenza che possono essere trasmessi ad altri batteri patogeni. Il monitoraggio consente di valutare la situazione, di seguirne l'evoluzione temporale, individuare possibili fonti e proporre rimedi adeguati.

Meraviglie sui social - La ricerca della Supsi spazia anche all’ambito più latamente culturale. Un terzo progetto è il Wunderama.ch. Il Museo cantonale di storia naturale ha sostenuto il Laboratorio di cultura visiva della SUPSI - Dipartimento ambiente costruzione e design nello sviluppo dell’applicazione digitale Wunderama.ch per diffondere le maggiori peculiarità degli oggetti conservati nelle proprie collezioni mediante i social network Facebook e Twitter e i messaggi di Whatsapp. Il nome dell’applicazione si rifà alle “Wunderkammer” o “Camere delle meraviglie” dove nel ‘500 e nel ‘600 si collezionavano gli oggetti più rari e bizzarri del mondo naturale.

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