Critiche al Dipartimento del territorio che ha «ignorato il loro parere», non dando il giusto peso ai problemi di sicurezza
GORDOLA - Dodici date dal 23 novembre al 22 dicembre. Il Dipartimento del territorio (DT) ha informato ieri i cacciatori dell’apertura della battuta tardo autunnale, con alcune restrizioni. Ma le persone contrarie a questo provvedimento sono proprio gli stessi cacciatori, in particolare la Federazione cacciatori ticinesi (FCTI), che invita gli altri a valutare se prendere parte alla caccia tardo autunnale, in particolare nel valli del Sopraceneri.
Un problema etico - Il DT ha previsto la chiusura della parte alta della Leventina e della Valle Bedretto e ha portato la quota massima per tutto il territorio cantonale a 1’200 metri. Restrizioni che per la FCTI «non sono adeguate e addirittura controproducenti soprattutto nell’ottica della sicurezza». Sono gli stessi cacciatori a sollevare «il problema etico» della caccia ad «animali già duramente provati dalle avverse condizioni climatiche».
La sicurezza - Le forti nevicate in alto costringono gli animali a spostarsi a quote più basse. «Ciò comporterà una concentrazione della selvaggina e di conseguenza dell’attività venatoria in questi territori, con un rischio dunque marcatamente accresciuto di incidenti». La FCTI contesta anche la decisione del DT di portare la distanza minima dagli abitati a 200 m, che «avrà come effetto di aumentare ulteriormente la presenza di cacciatori nelle poche aree dove sarà possibile prelevare la selvaggina, con tutti i rischi che si possono facilmente immaginare».
«Ci hanno ignorato» - La FCTI aveva esplicitamente chiesto di non aprire, perlomeno nei distretti Leventina e Blenio, la caccia tardo autunnale per il termine previsto, con la possibilità di rivedere questa decisione a dipendenza degli sviluppi della meteo. Per questo motivo «deplora che ancora una volta il suo parere sia stato ignorato». I cacciatori che decideranno di prendere parte alla caccia tardo autunnale vengono invitati a «osservare scrupolosamente le regole di sicurezza».