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CANTONEUn anno impegnativo per il sindacato dei docenti

20.11.19 - 18:31
Dalla pausa per i docenti di scuola dell’infanzia, all’ottimizzazione dei consigli di classe, fino alla riforma del liceo
TiPress - foto d'archivio
Un anno impegnativo per il sindacato dei docenti
Dalla pausa per i docenti di scuola dell’infanzia, all’ottimizzazione dei consigli di classe, fino alla riforma del liceo

LUGANO - Anche nel corso di quest’anno il sindacato OCST-Docenti si è impegnato su più fronti, con una visione a medio e lungo termine. Più in generale «non cesserà di invitare i partiti politici, i genitori e la società tutta a seguire con maggiore attenzione e determinazione quanto sta accadendo ai piani di studio della scuola dell’obbligo ticinese».

Scuola dell’infanzia - Il sindacato OCST-Docenti ha rivendicato una pausa di almeno mezz’ora per i docenti (i quali lavorano ininterrottamente dalle 8.30 alle 16 e oltre) e l'abolizione dell'addebito delle spese del pranzo (trattandosi di una prestazione lavorativa obbligatoria intesa per di più come vero e proprio momento educativo). Quest’ultima è stata una conquista, ma anche la pausa sembra un’eventualità presto possibile.

Scuola elementare - Per le scuole elementari l’OCST-Docenti sta approfondendo la questione della tutela e del sostegno dei docenti durante le uscite scolastiche con pernottamento.

Scuola media - Il sindacato  sta operando «per evitare che a concorrere per l’insegnamento nelle scuole medie siano soltanto candidati con il titolo accademico minimo richiesto (ovvero il bachelor nella materia di insegnamento, oltre al titolo abilitante)». Siccome con la nuova Legge stipendi sono state abolite le distinzioni salariali a seconda dei titoli universitari detenuti dal docente, uniformando gli stipendi e retribuendo dunque allo stesso modo i detentori di bachelor, di master o di dottorato, il sindacato «teme che si stiano perdendo negli anni profili accademici forti».

La scuola professionale - Al prossimo tavolo tecnico con il DECS «si riprenderà il confronto sul riconoscimento orario per i periti degli esami di maturità, contestando in particolare l’ammontare degli indennizzi e chiedendo l’estensione delle indennità agli esami scritti oltre agli orali come avviene attualmente».

Scuola media superiore - Il sindacato ha partecipato ai lavori sull’ottimizzazione dei consigli di classe condotti dal gruppo costituito ad hoc, ottenendo dal DECS la decisione di un prolungamento del primo semestre, allineato a gennaio e non più a dicembre. Inoltre i giudizi scritti verranno anticipati da fine marzo-aprile a gennaio-febbraio, diventando un accompagnamento dei voti numerici semestrali.

Stipendi - Nei mesi scorsi il sindacato ha anche fornito assistenza a quanti hanno chiesto informazioni sulla concessione di uno scatto salariale supplementare a titolo di indennità per i docenti (e i funzionari) maggiormente sfavoriti dal passaggio dalla precedente scala stipendi all’attuale. 

Uno studio sui docenti - Il sindacato ha verificato la possibilità per la SUPSI-DFA di analizzare scientificamente le effettive condizioni lavorative dei docenti nella scuola. Prossimamente chiederà un incontro con la Divisione della scuola per proporle di sostenere tale studio.

Meno ore - L’OCST-Docent sta agendo con determinazione sia per la richiesta della riduzione di un’ora lezione a settimana (per i funzionari da 42 ore a 40 ore), sia a difesa della proposta governativa di rifinanziamento dell’Istituto di Previdenza del Canton Ticino, attualmente in via di ultimazione.

Riforma del liceo - Il sindacato critica «la brevità del tempo dato ai docenti per comprendere i contorni del progetto e per confrontarsi tra di loro, perlomeno a livello di istituto». E il fatto che il Decs abbia difeso il nuovo piano settimanale con il «rischio di sottoccupazione di alcuni docenti per qualche anno», per l’Ocst «fa emergere i difetti nella gestione della revisione». 

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