Chiuso il nucleo di Quartino. Tutto il traffico si riversa sulla strada cantonale. Il test video di Tio/20minuti. E la rabbia degli automobilisti: «Vergognoso»
GAMBAROGNO – Lamentele a più non posso nel Gambarogno. Indirizzate sia al Comune, sia al Dipartimento del territorio. Tio/ 20Minuti aveva già riportato la notizia dei disagi venutisi a creare durante gli orari di punta lungo la strada cantonale che da Dirinella porta a Sant’Antonino. Un caos generato, in particolare, dalla recente chiusura al traffico della “zona a 30” del nucleo di Quartino tra le 6 e le 9, e tra le 16 e le 19.
Una congestione unica – Scelta che, dopo il nostro test vissuto in prima persona, appare davvero poco saggia. Come potete vedere nel video che abbiamo realizzato, il traffico alle 7 di mattina è praticamente fermo. Congestionato. E le espressioni colorite delle persone intervistate la dicono lunga sulla tensione che si sta accumulando.
Scintille al volante – «È una vergogna», tuonano in molti. «Arriviamo al lavoro sempre in ritardo», raccontano altri. «E anche molto nervosi», sostengono in parecchi. I mezzi pubblici? Scordatevi il bus. Perché è incolonnato a sua volta. Letteralmente impantanato. Ci sarebbe il treno. Ma dipende dove uno si deve recare.
Voci dal nucleo di Quartino – Intanto, ci facciamo un giro anche nel nucleo di Quartino. A volte, ci dicono, c’è la polizia appostata, pronta ad appioppare multe a chi non obbedisce alle nuove regole. Stavolta non c’è. «Non ne potevamo più della gente che sfrecciava di qui ad alta velocità», racconta una donna. «Questa nuova misura ci voleva proprio – sostiene un altro residente –. Ora anche per i bambini è meno pericoloso».
Al limite della sopportazione – «Non possiamo accontentare tutti – aveva dichiarato a Tio/20minuti il segretario comunale Alberto Codiroli –. La gente di Quartino aveva determinate esigenze». Il problema è che tutto quel traffico che passava di lì, adesso si riversa sulla strada cantonale. I cantieri su suolo italiano (nella zona di Luino in particolare) fanno il resto, contribuendo a ingolfare ulteriormente un contesto di per sé già al limite della sopportazione.
Monitoraggio già al capolinea – Addirittura alcuni agenti di polizia avrebbero reclamato presso il Dipartimento del territorio. Nei prossimi giorni Comune e Cantone si troveranno per cercare una soluzione. O, perlomeno, un compromesso. «Stiamo monitorando la situazione», aveva detto Codiroli. Ma, forse, il tempo del monitoraggio è già scaduto.