Le FFS fanno chiarezza sull'episodio di questa mattina. E assicurano: l'affollamento del TiLo era «una situazione del tutto eccezionale»
MENDRISIO/LUGANO - Le FFS dicono la loro sulla vicenda di una donna svenuta oggi su un treno TiLo tra Mendrisio e Lugano. Il convoglio viaggiava effettivamente con un numero di passeggeri «maggiore del solito e del tutto eccezionale» conferma il portavoce Patrick Walser contattato da Tio/20minuti.
L'affollamento non è però da ricondurre a una formazione ridotta - il treno viaggiava con formazione regolare - bensì «a un problema tecnico di infrastruttura». Un treno Eurocity diretto a Zurigo da Milano Centrale «è stato soppresso e di conseguenza i passeggeri si sono riversati sul TiLo» precisano le Ferrovie federali.
Quanto al malore della passeggera «né la polizia dei trasporti né nessun altro servizio delle Ffs è stato allertato dai passeggeri, e quindi nemmeno l'ambulanza». Il portavoce delle Ferrovie approfitta per ricordare che «sui treni è presente il tasto di emergenza, grazie a cui ci si può subito mettere in contatto con una centrale operativa della polizia».
Sulle cause dell'incidente l'ex regia federale invita a «non correre a conclusioni affrettate». Non è detto che il malore fosse dovuto alle condizioni di viaggio. «I treni TiLo sono adibiti e pensati per viaggiare anche con persone in piedi». Il treno in questione dispone infatti di 373 posti in piedi e 250 a sedere, precisano le FFS.
Nel frattempo è la donna a rassicurare tutti sui social: «Sto bene, ringrazio chi si è prodigato per darmi soccorso, inoltre le FFS per il servizio che ci offrono giornalmente».