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CANTONE / SVIZZERADisoccupazione in lieve aumento

08.11.19 - 08:03
Il tasso in Ticino a fine ottobre è del 2,6%. In aumento dello 0.1% su base mensile, mentre su base annua si registra un calo dello 0.2%
Tipress (archivio)
In Ticino i senza lavoro alla fine del mese scorso erano 4436.
In Ticino i senza lavoro alla fine del mese scorso erano 4436.
Disoccupazione in lieve aumento
Il tasso in Ticino a fine ottobre è del 2,6%. In aumento dello 0.1% su base mensile, mentre su base annua si registra un calo dello 0.2%

BELLINZONA / BERNA - Torna a salire, seppur leggermente, la disoccupazione in Svizzera: in ottobre il tasso dei senza lavoro si è attestato al 2,2%, contro il 2,1% di settembre, valore più basso dal 2001. Nel confronto su un anno vi è stata invece una contrazione di 0,1 punti. I disoccupati hanno inoltre di nuovo superato la soglia psicologica di 100'000 persone, per la prima volta dal maggio scorso.

Stando ai dati diffusi oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) alla fine di ottobre 101’684 persone erano iscritte presso gli uffici regionali di collocamento (URC), 2'586 in più di 31 giorni prima. Nel confronto su dodici mesi è stato osservato un calo di 5'631 unità.

In Ticino i senza lavoro erano 4'436: 163 più di settembre e 277 in meno di ottobre 2018. A titolo di confronto, la media annua del 2018 è stata di 4'953, quella del 2017 di 5'667. A sud delle Alpi il tasso è ora al 2,6% (+0,1 mensile, -0,2 annuo), mentre nei Grigioni la disoccupazione è all'1,3% (+0,5% mese, -0,1% anno). Nel cantone trilingue i senza lavoro erano a ottobre 1'422 (+570 su settembre e -89 su base annua).

Secondo Boris Zürcher, capo della Direzione del lavoro presso la SECO, «l'aumento di ottobre è puramente stagionale». La leggera progressione non è quindi da addebitare all'andamento congiunturale. Numerosi indicatori lasciano presagire un rallentamento dell'economia globale, «ma in Svizzera questa tendenza non ha ancora interessato l'occupazione».

La componente stagionale è riscontrabile a livello settoriale e regionale. Il numero di senza lavoro, ad esempio, è aumentato nel settore alberghiero e di conseguenza nei cantoni turistici come i Grigioni e il Vallese. Stesso trend al rialzo nell'edilizia. In questi rami economici sono fortemente rappresentati i lavoratori stranieri, il cui tasso di disoccupazione è salito su base mensile dal 3,6% al 3,8%, mentre tra gli svizzeri è rimasta ferma all'1,6%.

I dati diffusi oggi indicano inoltre che tra i giovani (15-24 anni) il tasso è sceso al 2,3% (dal 2,5% di settembre); nella fascia 25-49 anni è salito al 2,3% (dal 2,2%) e tra gli over 50 è aumento al 2,1% (dal 2,0%). Va peraltro considerato che i disoccupati sono solo una parte delle persone in cerca di lavoro: quelle iscritte negli uffici di collocamento erano 176’495, 5’072 in più di settembre.

La SECO ha pubblicato anche i dati relativi al lavoro ridotto, che si riferiscono però allo scorso agosto: la disoccupazione parziale in quel mese ha interessato 964 persone (+29,6% rispetto a luglio) e 72 aziende (+24,1%). Secondo i dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, sempre in agosto, 2’662 persone hanno esaurito il diritto alle prestazioni dell'assicurazione contro la disoccupazione.

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COMMENTI
 

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Va bene accetto il tuo punto di vista pur non condividendolo. Sono figlio di emigrati, ma mio padre non ha rimpianti, qua ha trovato la sua seconda casa e ha cresciuto la famiglia. Non fosse andato via da ragazzo dal suo paese, non avrebbe vissuto certe esperienze. Lui ha dovuto più che voluto emigrare ma ha capito che fosse rimasto nel suo nido (per inciso non morivano di fame ma il futuro non pareva roseo, come il Ticino odierno) non avrebbe avuto alcun arricchimento. Per questo non vedo come una cosa frustrante o negativa il fatto di dover allontanarsi da casa. Ho un figlio di 15 anni e mi auguro con tutto il cuore che possa e voglia cercare nuove vie, nuovi mondi. Sarà lui a decidere, magari farà l'impiegato a Lugano ma non saprebbe mai cosa si perderebbe a non guardare oltre il proprio naso. Comunque sia se vuoi restare e sei open Mind, il lavoro spesso lo trovi anche qua. Basta adattarsi. Io l'ho fatto.

franco1956 4 anni fa su tio
Maroto moglie e fglio(facciamo solo 1)con la cassa malati e l'affitto,se ne vanno 2300_2400 franchi.Sti besughi ti offrono 3000 fr.Mi spiegate come vivo???

Lore62 4 anni fa su tio
Risposta a franco1956
...te lo "spiegano" loro....ti dicono che NON hai le competenze adeguate oltre al lavoro per vivere in Ticino con 3000 Fr! XD Ecco perché si cerca il "disperato" ma MOLTO "laureato" che lavora per un "ciotolino di riso"

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Risposta a Lore62
Lei deve essere molto frustrata/o, dai suoi reiterati commenti che regolarmente leggo

Lore62 4 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Frustrato io?? Hihi...non mi conosci...fammi un piacere va, non leggere i miei commenti, perché non hai ancora capito perché scrivo quello che ho scritto...Saluti

OCP 4 anni fa su tio
Ma nel solo Ticino abbiamo circa 68'000 frontalieri su una popolazione totale (quindi anche chi non può essere professionalmente attivo come anziani e bambini) di circa 350'000 abitanti. Quindi ben il 19.5% di tutta la popolazione Ticinese sono frontalieri... e scusate se è poco. Possibile che non si trovino persone abbastanza qualificate residenti? Strano perché prima della libera circolazione mi ricordo che si diceva che il personale svizzero era ottimamente formato, dopo l'introduzione della libera circolazione sembra che gli svizzeri (residenti compresi) tutto d'un colpo non sanno più neppure fare la O con un bicchiere. Non dico che non c'è bisogno di frontalieri, ma il 19.5% della popolazione totale mi sembra davvero troppo.

dan007 4 anni fa su tio
Risposta a OCP
E pertanto i frontalieri aumentano tra pochi hanno ci sarà un livellamento degli stipendi che si abbassano per garantire la sopravvivenza delle aziende con i costi che aumentano tutto il business si è orientato al mercato immobiliario che per il momento tira sono molto inquieto per i miei figli e il loro futuro

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Risposta a dan007
Io no. Per mio figlio il futuro è il mondo. Girare girare fare esperienze, il mondo non è il Ticino. USA, Inghilterra, Germania, Australia, Irlanda, Giappone, Svezia, Canada opportunità a tonnellate. A meno di non voler rimanere nella comfort zone a vita, che poi tanto comfort non è...

OCP 4 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Ovvio, le opportunità all'estero ci sono. Bisogna decidere se tornare ai tempi degli emigranti perché DOVEVANO emigrare... o agli emigranti perché VOGLIONO emigrare. La differenza è sostanziale.

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Risposta a OCP
Oggi è diverso. Non si emigra per fame o guerre (dall'Europa). Si emigra per fare esperienze e vivere la vita

OCP 4 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Ah secondo te si emigra perché uno si sveglia la mattina e decide di fare esperienze? Dillo ai vari laureati che in Svizzera non trovano posto o semplicemente a chi non trova lavoro. Comunque guarda che l'emigrazione non è solo uscire dall'Europa... anche sono andare in Italia è emigrazione e guardando bene bene anche essere costretti a cambiare cantone è una forma di emigrazione. Ma davvero credi che esistono solo gli studenti universitari che "emigrano" in Australia per imparare l'inglese e fare esperienze (che ci sta per carità)? Se questo è il tuo pensiero sull'emigrazion scusami... ma ti sei perso qualche puntata.

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Risposta a OCP
Di puntate non ne ho perse, stia tranquillo. Ho girato abbastanza per avere una visione ampia del mondo. Il lavoro sotto casa è un retaggio del passato, tuttavia secondo me cambiare cantone non è una forma di emigrazione, bensì un arricchimento, che uno sia stato costretto o meno. Se io faccio l'archeologo, per esempio, non crederò mica di trovare lavoro sotto casa o nel mio bel Ticino. E E se lo trovo, magari poi rimpiango di non essere andato oltre...cortina. Idem per un medico, per un economista, ecc.. Chiaro che se la tua attività ha un, diciamo così, range più ristretto (con tutto il rispetto, mia madre era addetta alle pulizie e mio padre operaio), allora ci si deve accontentare e lottare con i denti. Ribadisco, lo svizzero medio non ha mai avuto l'abitudine a lottare perché tutto era servito su un piatto, tutto metodico e organizzato e il lavoro c'era per tutti. Oggi non è più così, bisogna prenderne atto e cercare altre vie, non sempre le più comode.

OCP 4 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
E invece, scusa se insisto, di puntate ne hai persa qualcuna. Mi sembra ovvio anche per i paracarri che se vuoi fare l'astrofisico forse il Ticino non è il posto migliore. Che emigrare sia un arricchimento, di solito si. Ma ti ripeto che DOVERE emigrare è molto diverso dal VOLERE emigrare... e abbassa pure i profili, guarda che non emigrano solo eminenze, professori e scienziati. Questi magari (sicuramente) emigrano perché lo vogliono ma ci sono anche tanti operai che emigrano perché DEVONO. Comunque guarda che emigrare significa lasciare il posto di origine per trasferirsi altrove... altrove è anche un altro cantone... mi spiace per te.

Monello 4 anni fa su tio
....Inutile gridare contro i politici ,,,,gli abbiamo votati noi ( ogni popolo merita il governo che ha ) ...la colpa ragazzi è di chi non vota !!

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Risposta a Monello
Piangere e lamentarsi. Sport preferito del ticinese medio. Anziché cercare alternative alla calata degli unni (che poi su 60'000 frontalieri, il 90% è impiegato in attività che il ticinese non vuole svolgere, nel quale non ci sono profili idonei locali o non è interessante per l'autoctono), qua si piange sempre. Muratori, commessi, camerieri, meccanici, industria metalmeccanica, pulizie...ah certo, code dei nostri agli uffici di collocamento per ottenere questi posti. Ma fatemi il piacere.

volabas 4 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Ma tu stai dicendo che 4436 disoccupati in ticino, è tutta gente che non vuole adattarsi ai vari posti di lavoro offerti? Su quasi 68000 frontalieri, i disoccupati in ticino non trovano un posto perché non hanno voglia di lavorare? Non è questione di piangersi addosso come dici tu, ma ammettendo pure che qualcuno non abbia voglia di lavorare, per gli altri si potrebbe trovare il lavoro, certo che per i padroni costa meno pagare un frontaliere che un residente, non bisogna essere una cima per capire certe cose

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Risposta a volabas
Per esperienza diretta (lavoro in un'azienda dove ci sono il 75% di svizzeri o residenti e il 25%), i posti assegnati ai frontalieri sono stati dati solamente perché rifiutati in maniera palese da locali o per mancanza del profilo idoneo. E comunque, se noi fossimo i frontalieri faremmo la stessa cosa, ossia cercare posto dove ti pagano meglio, e se fossimo gli imprenditori assumeremmo, nel limite del possibile e a pari competenze, chi costa meno. La colpa è dei politici e degli imprenditori, ma al loro posto credo proprio che la maggior parti di chi li biasima farebbe lo stesso. Triste realtà ma è così. Mondo è paese, succede la stessa cosa oltre confine con gli immigrati regolari.

Bacaude 4 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Io non ho nulla contro i frontalieri. Ti garantisco però che molti di essi lavorano in banca, in ospedale nelle assicurazioni o, specialmente nelgi ultimi 10 anni, fanno i docenti. E sapete perchè in quest'ultimo settore sono meno che negli altri? perchè qui si cerca davvero solo il profilo che manca poichè il salario è stabilito ex-ante. Rifletteci

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Negli ospedali è ovvio. Dove trovi in Ticino tutti laureati o diplomati per occupare tutti i posti negli ospedali ? Mica tutti studiano medicina qua. Nella scuola, nelle materie umanistiche posso anche condividere. In queste materie l'Italia è avanti anni luce.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Come appena scritto sotto, sti sondaggi non servono a un ca770. Bisogna fare un'analisi dei frontalieri, guardando le mansioni e i settori che impiegano e una sui disoccupati. Poi dopo potremo decidere se è, o meno colpa dei Badì. Visto che abbiamo appurato che un limite ai frontalieri non si può fare, mettiamoci il cuore in pace e troviamo un'altra soluzione. Divieto di accesso agli appalti pubblici alle ditte che hanno più di un x% di personale residente all'estero, agevolazioni fiscali a chi dimostra una percentuale ridotta di frontalieri, .... Diciamo che vosare contro Berna è inutile, l'accordo con l'Italia abbiamo visto che fine ha fatto, ecc. Basta piangere, non siamo all'asilo!

Bacaude 4 anni fa su tio
9 anni di guida leghista. 15 anni di maggioranza leghista. Nr. dei front, a dispetto dei proclama, in continuo aumento. Quando vi accorgerete che alla lega del territorio e dei ticinesi non interessa un beneamato? Ma secondo voi le aziende in questo Cantone sono di proprietà/amiche dei leghisti o della sx? Ma sì. Tanto basta agitare il pupazzetto nero davanti al naso e alle prossime elezioni li voterete ancora, contenti voi...

OCP 4 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Avrai anche ragione perché in politica che io sappia di santi non ce ne sono... ma quando ti scagli così contro la lega accusandola di ogni male... hai pensato a chi è invece che difende a spada tratta la libera circolazione delle persone e che vorrebbe l'entrata nell'UE? Inoltre, forse, non ti sei accorto di come funziona la concordanza svizzera tipica del funzionamento politico in Svizzera. Guarda che la Lega o chiunque altro, non può fare tutto quello che vuole quando vuole, un sistema così si chiamerebbe dittatura e non democrazia. Quindi la responsabilità è di TUTTI i politici. Criticare costruttivamente va benissimo ma se si è coerenti... tu non lo sei.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a OCP
Diciamo che liberali e socialisti generalmente sono contro ogni idea della lega a prescindere (vedi aeroporto). Quindi è abbastanza complicato avere la maggioranza assoluta in Ticino per i sciori di monte boglia. Ergo no maggioranza assoluta, no dominio.

Bacaude 4 anni fa su tio
Risposta a OCP
Ma qui non si tratta di sostenere che la lega sia la causa di tutti i mali o che faccia tutto quello che vuole. Questa è una strumentalizzaziopne del mio pensiero. Qui si tratta di ribadire che non hanno proposto nulla di concreto per aiutare la manodopera locale o almeno preso contromisure per diminuire il nr. di frontalieri. Perchè? perchè secondo me non gli interessa realmente.

OCP 4 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
A me risulta che qualcona hanno proposto ma avevano tutti contro. Comunque a parte quello, visto che nel tuo commento ti scagli sulla Lega (ed è EVIDENTE, basta leggere cosa hai scritto) permettimi di dire che la mia non è affatto strumentalizzazione del tuo pensiero. Altrimeni spiega perché hai scritto solo della Lega come se dovessere lavorare solo loro per risolvere i problemi... e gli altri invece? Tüt a post?

OCP 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Scusami ma anche con la maggioranza assoluta nessun partito potrebbe fare quello che vuole quando vuole e imporre agli altri. Nessun partito avrebbe il dominio in questo senso. Ripeto, se fosse così sarebbe un sistema che si chiamerebbe dittatura e non democrazia.

jena 4 anni fa su tio
DIMEZZIAMO I FRONTALI e poi il TICINO torna a vivere e crescere!!! probabilmente cari politici non vi rendete conto dell'incidenza economica negativa che un disoccupato, uno in assistenza o un precario ha sulla nostra economia!!!! VERGOGNA!!!!

jena 4 anni fa su tio
Risposta a jena
FRONTALIERI (correttore grrrrrr...)

jena 4 anni fa su tio
Risposta a jena
MA QUELLO CHE MI FA INCA..ARE sono i progetti tipo corsia per frontalieri, posteggi per frontalieri, battelli per frontalieri ... e noi chi azzo siamo??????

Meck1970 4 anni fa su tio
60'000 frontalieri.... 60'000 posti di lavoro in meno ...... per i ticinesi .

Ecthelion 4 anni fa su tio
Risposta a Meck1970
E 4400 disoccupati registrati (ca. 6-7'000 includendo i non registrati) in Ticino. fai un po' tu le proporzioni..

Meck1970 4 anni fa su tio
Risposta a Meck1970
Sveglia politici ticinesi !!!!

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a Meck1970
Bisogna vedere che mansioni occupano i frontalieri, perché se su 70'000, 10'000 sono manovali, non penso che un laureato in medicina possa occupare quella mansione (o per lo meno, potrebbe ma non lo farebbe). Questo perché io in primis non andrei a svolgere una mansione differente, e molto meno pagata, di quella nella quale ho investito (tempo e denaro) da giovane.

OCP 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Un po' hai ragione... ma se non trovi nessun tipo di lavoro alla fine si prospettano due alternative: emigrare oppure l'assistenza sociale. Bisognerebbe vedere tra le due il laureato cosa sceglie. Tuttavia guarda che gli iscritti ai vari URC non sono tutti laureati, ci sono una fila di donne di puliza, operai, idraulici, meccanici, impiegati e artigiani vari che stanno cercando lavoro... ma con una paga da frontaliere (che è quella che spesso offrono) qui non ci vivi.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a OCP
Come detto, un numero dice tutto e niente. In ogni caso abbiamo potuto constatare che per gli accordi federali con l'Unione Europea, un limite dei frontalieri non possiamo metterlo. Invece di star qua a vosare, proporrei di discuterne e vedere se c'è una qualche soluzione. Io per esempio mi chiedo come mai non ci sono ancora dei veti di accesso agli appalti pubblici ad aziende con tot frontalieri, agevolazioni fiscali a chi ha lavoratori ticinesi (quelli residenti nel cantone o in Svizzera ovviamente) eccetera.

OCP 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Secondo me, volendo (e per volendo intendo se TUTTE le forze politiche volessero provare a fare qualcosa)... qualcosa si potrebbe fare. Le aliquote delle imposte CANTONALI, se non erro, sono prettamente di competenza del cantone. Basterebbe differenziare le aliquote a dipendenza del numero di frontalieri che un'azienda occupa rispetto al totale dei dipendenti e se questa scelta riescono a dimostrare che è data perché davvero non riescono a trovare manodopera residente. Più frontalieri hai e non riesci a dimostrare che sono necessari perché non ci sono residenti disponibili... più paghi imposte cantonali come azienda.

Lore62 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Opps... purtroppo per noi mi devo aggiornare e correggere...Dal 1° giugno 2019 i cittadini che assumono un impiego in Svizzera o che vi si stabiliscono in veste di autonomi non soggiaceranno più a questi contingenti. Beneficeranno della libera circolazione completa delle persone come i cittadini degli altri Stati membri dell’Unione europea (eccettuata la Croazia). Vedi quanto interessa limitare l'immigrazione...

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a Lore62
La mia è una constatazione personale, difatti se domani piazzassero i militari sul confine, sarei l'ultima persona a lamentarsi. Il messaggio che voglio far passare è molto semplice, ne ho piene le palle dei cori da stadio, e vorrei che per una volta smettessimo di imitare la politica italiana, per tornare seri. Non possiamo limitare i frontalieri? Bene, basta piangere, guardiamo dei dati più precisi e decidiamo cosa fare.¶ L' x % dei fontalieri lavora in una ditta medio-grande di costruzioni? Vietiamo la partecipazione alle ditte Svizzere con più di x% di frontalieri agli appalti pubblici (che pare il futuro dell'edilizia ticinese. Altro? Non ne ho idea, se l'unico dato in nostro possesso è il numero di frontalieri e quello di disoccupati non andiamo molto lontano. E una popolazione senza dati risulta ignorante agli occhi della stessa, e degli altri. Se siamo ignoranti non abbiamo i mezzi per pensare, nel 2019 non basta saper leggere e scrivere per pensare.

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Risposta a Lore62
Comunque i disperati che lei cita, spesso lo sono molto meno degli autoctoni, perché hanno voglia e competenze. Lavorando in una ditta dove il 75% è residente e il 25% frontaliere, posso dire che a farsi il mazzo sono soprattutto questi ultimi perché consci di essere "precari". E questi 25% svolgono un'attività che nessun ticinese o quasi farebbe o difficilmente si troverebbe il profilo adatto dai residenti da Chiasso ad Airolo. Parlo con cognizione di causa.

Lore62 4 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Guarda che oggi disperati lo stiamo diventando TUTTI (ceto medio) residenti e frontalieri, grazie alla politica della "schiavitù moderna" in voga nell'UE! Probabilmente non hai la minima idea di com'era la vita sociale e lavorativa in Ticino prima della CATASTROFICA introduzione della libera circolazione dei "disperati". Sia residenti che frontalieri (allora erano circa 30mila), avevano un LAVORO stabile e ben remunerato, i giovani finito il tirocinio, trovavano quasi subito lavoro ed al primo salario gli permetteva di essere già INDIPENDENTI. TUTTI avevano voglia e competenze per un marcato del lavoro SANO!! Quello che DEVI capire, come molti altri blogger, è che il Ticinese non accetta di fare alcuni lavori SEMPLICEMENTE perché il salario offerto è DA FAME in rapporto al costo della vita da noi!! Non crederai come molti alla barzelletta della mancanza di competenze vero? Solo in pochi settori questo è reale, ma non per 70mila pendolari!! Questo modus operandi di aziende senza scrupoli (non legate al territorio) CREANO SOLO POVERTÀ! Oltre alla concorrenza sleale, distruggono TUTTO il tessuto sociale facendo terra bruciata per i nostri giovani... Il loro SCOPO è ANNIENTARE il costo della lavoro aumentando i profitti, grazie alla GRANDE disponibilità e mobilità dei "DISPERATI"!!...e ne VOGLIONO ancora di piu..

Corri 4 anni fa su tio
Perché non si parla di quelli che non percepiscono più la disoccupazione ? Che percentuale sono? Così si potrebbe fare un altro calcolo con quelli nuovi che entrano...! Lieve aumento e facile da calcolare così...!

Ecthelion 4 anni fa su tio
Risposta a Corri
Perché è una statistica basata su chi si registra, non su sondaggi telefonici. Se uno non si registra, non si registra. Va precisato comunque che ci sono anche persone che non percepiscono la disoccupazione che si registrano agli URC (per beneficiare ad esempio del collocamento privilegiato previsto dalle nuove misure sulla preferenza indigena light).
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