Tre fratelli italiani sono stati condannati ieri per bancarotta fraudolenta a 2 anni sospesi
LUGANO - Non sconteranno un solo giorno di carcere i tre fratelli italiani a processo ieri al Tribunale penale di Lugano per bancarotta fraudolenta e falsità in documenti. I tre - come riferiscono oggi i media ticinesi - hanno patteggiato e sono stati condannati a 2 anni sospesi con la condizionale.
La vicenda risale ad una decina di anni fa, più precisamente al periodo tra il 2008 e il 2011, durante il quale i tre imputati avevano distratto circa 20 milioni di franchi da una società svizzera ad una seconda, a loro riconducibile, con sede in Italia.