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CANTONEBosia Mirra, la Lega: «Sarà caos asilo!»

31.10.19 - 14:45
Il partito di via Monte Boglia bacchetta la Corte d'appello di Locarno accusandola di aver cercato «attenuanti farlocche per assolvere l'ex deputata socialista»
tipress (archivio)
Bosia Mirra, la Lega: «Sarà caos asilo!»
Il partito di via Monte Boglia bacchetta la Corte d'appello di Locarno accusandola di aver cercato «attenuanti farlocche per assolvere l'ex deputata socialista»

LUGANO - «Sconcerto». È questo lo stato d'animo tra le file della Lega dei Ticinesi per la sentenza che, di fatto, non scagiona, ma riduce di molto la pena inflitta dalla Procura penale di Bellinzona all’ex deputata PS Lisa Bosia Mirra.

Una sentenza, quella della Corte d'appello di Locarno che, per i leghisti, «conferma quanto da tempo si sospetta: ovvero, che i tempi lunghi della CARP sono dovuti al fatto che la Corte è andata alla spasmodica ricerca di attenuanti farlocche, con l’obiettivo di giungere ad un’assoluzione, rispettivamente – come è stato il caso – ad una condanna irrisoria». La pena pecuniaria sospesa, inflitta dalla precedente istanza all’ex deputata PS, è stata ridotta da 8’800 a 2’200 franchi, mentre la multa da 1000 franchi è stata annullata.

Secondo la Lega, insomma, «grazie ad una serie di attenuanti di fantasia, al limite del grottesco la pena viene ridotta ai minimi termini».

Una vittoria, secondo il partito di via Monte Boglia, dei «sostenitori dell’azzeramento delle frontiere», coloro che «sognano di trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano, già esultano per questa sentenza manifestamente politica».

La Lega dei Ticinesi esprime in tal senso «tutta la propria preoccupazione», sostenendo che la scelta politica della CARP evidenzierebbe l’intenzione di giungere «a una depenalizzazione dell’immigrazione clandestina e di chi la favorisce, in barba alle leggi svizzere».

«Tale andazzo - concludono i leghisti -, assieme alla riapertura dei porti italiani stabilita dal nuovo governo non eletto del Belpaese, espone il Ticino ad un grave rischio di ritorno del caos asilo. Qualcuno se ne dovrà assumere la responsabilità».

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