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CANTONEStriscia prosegue il "botta e risposta" sui frontalieri

26.10.19 - 12:12
Nel mirino dell’inviata Rajae Bezzaz questa volta è finito il consigliere comunale di Lugano Omar Wicht
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L'inviata di Striscia Rajae Bezzaz.
L'inviata di Striscia Rajae Bezzaz.
Striscia prosegue il "botta e risposta" sui frontalieri
Nel mirino dell’inviata Rajae Bezzaz questa volta è finito il consigliere comunale di Lugano Omar Wicht

LUGANO - “Striscia la Notizia” ormai ci ha preso gusto con il Ticino. La popolare trasmissione di Canale 5 ieri ha dedicato nuovamente parte della sua finestra serale per proseguire il “botta e risposta” innescato ormai da qualche settimana tra i due versanti del confine. Nel mirino, questa volta, ci è finito il consigliere comunale Omar Wicht. Il titolo del servizio? «Tutta colpa dei frontalieri».

«Sono 66mila gli italiani che ogni giorno attraversano il confine per andare a lavorare in Svizzera. Gentaglia che ruba il lavoro ai ticinesi onesti che pagano le tasse», ha ironizzato l’inviata Rajae Bezzaz facendo sarcasticamente il verso alle posizioni più volte espresse dall’esponente del legislativo luganese (che non ha però voluto parlare ai microfoni della trasmissione).

Una su tutte - rievocata anch’essa in chiusura di servizio -, è la “proposta” di costruire un muro tra Como e la Svizzera, che aveva trovato a suo tempo un’ampia eco proprio sulle testate d’oltreconfine e alla quale l’inviata ha riservato una frecciata: «Il rischio è che poi quel muro lo faccia costruire a dei frontalieri sottopagati».

La Bezzaz ha inoltre intervistato altre persone, tra cui un ex frontaliere tornato a lavorare in Italia, sottolineando che tra «salari più bassi, cambio sfavorevole e nessuna tutela, la vita del frontaliere non è tutta rose e fiori».

«Un servizio confuso» - Sulla propria pagina Facebook il consigliere comunale ha brevemente definito quello di Striscia come «un servizio un po’ confuso». Successivamente, in una nota, Wicht ha pure spiegato anche la decisione di non concedersi ai microfoni della trasmissione di Canale 5: «Il problema lavoro, ormai è chiaro a tutti, c’è poco da aggiungere. Non mi sono prestato ad un intervista a Striscia, in quanto il problema in questione è molto delicato e sicuramente non da discutere davanti alle telecamere di un Tg che fa satira».

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