La proposta riceve un preavviso negativo perché modificherebbe il concetto architettonico dell'edificio, ma ci sono anche ragioni statiche e di interferenza sull'acustica della sala concertistica
LUGANO - Non passa l’esame del Municipio la mozione targata Ppd per la trasformazione del tetto del Lac in Lounge Bar. «L’idea - si legge nel preavviso alla proposta - è di per sé accattivante...», perché consentirebbe di fruire di una vista idilliaca sul lago di Lugano, nonché di promuovere attività commerciali a supporto finanziario di quelle di servizio pubblico…
Accattivante sì... ma, dal Municipio arriva una duplice obiezione. La prima è di carattere architettonico: «Il polo culturale del Lac è il risultato di un concorso d’architettura vinto dall’architetto Ivano Gianola che ne detiene i diritti d’autore...». Un Lounge Bar modificherebbe il concetto architettonico che «prevedeva l’assenza di qualsivoglia corpo tecnico sul tetto che doveva essere trattato come una quinta facciata». Ma al di là dell’estetica, il progetto aveva già eliminato l’idea di un’ulteriore sala espositiva sopra il tetto della sala concertistica «per ridurre al minimo le interferenze foniche esterne sull’altissima qualità acustica della sala».
La seconda obiezione formulata dal Municipio riguarda aspetti logistici, funzionali e gestionali e i relativi «costi molto importanti» che la realizzazione di una struttura simile comporterebbe.
Dall’accessibilità (che si tradurrebbe in scale e ascensori esterni supplementari), alla sicurezza (il preavviso cita la necessità di «protezioni contro le cadute dal tetto»), alla struttura stessa, che non è stata «dimensionata per supportare un’attività fatta di movimento e che genera delle concentrazioni di carichi anomale».