Mala-edilizia, la sentenza a sorpresa: tutti prosciolti gli imputati nel processo Consonni
LUGANO - Era stato definito «il caso di mala-edilizia più grave nella storia Svizzera». Ma le accuse contro la Consonni Contract, azienda di Chiasso specializzata in design d'interni, si è sgonfiato altrettanto clamorosamente. Oggi la Corte delle assise criminali di Lugano, presieduta dal giudice Mauro Ermani, ha prosciolto i sette imputati dai principali capi d'accusa.
Il proprietario e sei dipendenti amministrativi dell'azienda erano accusati di avere sottopagato per anni i collaboratori dell'azienda. Erano stati rinviati a giudizio per usura aggravata, falsità in documenti e ingiuria.
Per il titolare la Pp Chiara Borelli aveva chiesto una pena di tre anni e otto mesi di carcere. Ora il caso sembra a un passo dall'essere archiviato. Le parti hanno dieci giorni di tempo per ricorrere in appello.