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MURALTODiecimila mattoncini per ridare forma al Castello di Muralto

17.10.19 - 16:04
Un modello fatto con i Lego dell’antico maniero è esposto alle scuole comunali
Comune di Muralto
Diecimila mattoncini per ridare forma al Castello di Muralto
Un modello fatto con i Lego dell’antico maniero è esposto alle scuole comunali

MURALTO - Rivive, in scala ridotta, il Castello di Muralto. È infatti esposto presso le scuole comunali un modellino dello storico maniero, realizzato con circa 10mila pezzi Lego da Maurizio Battaglia, appassionato modellista, già autore di numerosi modelli di residenze e fortezze storiche ticinesi come i castelli di Locarno e Ascona.

Oggi quasi completamente scomparso, il Castello ha una grande valenza storica per Muralto, tanto da essere raffigurato sullo stemma del Comune. Edificato su una precedente struttura d’epoca longobarda, fu residenza della nobile famiglia dei Muralti, che lo ampliò intorno all’anno Mille, nel periodo del suo massimo splendore. A quest’epoca si ispira la riproduzione di Maurizio Battaglia, arricchita da personaggi e dettagli della vita quotidiana dell’epoca.

Le reali fattezze della struttura non sono note. In assenza di dipinti o disegni, l’autore si è basato sugli scarsi documenti storici esistenti, sulle frammentarie testimonianze del passato e sulle vestigia rimaste dopo le distruzioni dei secoli successivi. Presso il vicolo dei Muralti e l’omonima piazzeta, a sud della Stazione FFS, oggi rimangono l’entrata est con un arco araldico e una corte ad archi e colonnato. L’area è stata recentemente valorizzata dal Comune con il rifacimento della pavimentazione e degli arredi urbani della piazzetta.

«Non conoscendo esattamente l’aspetto originario, mi sono rifatto anche ai metodi costruttivi del periodo», spiega Battaglia. Il risultato è un modello che, pur non essendo una riproduzione fedele, si avvicina il più possibile allo stile e alle dimensioni (davvero imponenti) di questa residenza fortificata, che ebbe un ruolo centrale nella lunga storia di Muralto. Un aneddoto tra i tanti: Federico “il Barbarossa” si rifugiò nel castello, dopo essere stato battuto nella battaglia di Legnano del 1176.

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