Dopo i recenti gravi incidenti, il DT ha introdotto un primo pacchetto di misure relative alla sicurezza. Un secondo verrà valutato in vista della stagione venatoria 2020
BELLINZONA - Dopo i recenti gravi incidenti di caccia - su tutti quello costato la vita a un 50enne del Mendrisiotto - e per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini, il Dipartimento del territorio - per il tramite dell’Ufficio della caccia e della pesca - ha apportato dei correttivi alle normative venatorie valevoli per la caccia tardo autunnale al cervo e al capriolo, nonché per la caccia invernale al cinghiale, il cui inizio è previsto il prossimo 23 novembre.
Maggior distanza dall'abitato - In particolare la distanza minima per l’esercizio della caccia (postazione del cacciatore, posizione della preda, traiettoria del proiettile) dai fabbricati abitati, dai campeggi, dai percorsi vita e dai sentieri naturalistico-didattici è stata aumentata da 50 a 200 metri.
Orario ridotto - Nelle zone dei piani a nord di Bellinzona e dei distretti di Riviera e Blenio, la fascia oraria per l’esercizio della caccia (dalle ore 07.00 alle ore 14.00) è stata ridotta, anticipando alle ore 09.00 l’orario giornaliero di chiusura.
Indumenti visibili - È stato inoltre introdotto, per entrambi i tipi di caccia, l’obbligo per tutti i cacciatori d’indossare indumenti ad alta visibilità (es. giubbotti fosforescenti).
Per la stagione venatoria 2020 il Dipartimento del territorio intende infine valutare un secondo pacchetto di misure sempre volte ad aumentare e migliorare la sicurezza dei cacciatori stessi e della popolazione.